Studio comparativo dei parametri funzionali e del rischio cardiovascolare in soggetti con incongruenza di genere pre-GAHT e individui cisgender

Presupposti. Le persone transgender e gender-diverse (TGD) che desiderano un aspetto fisico più aderente al genere con il quale si identificano possono intraprendere un percorso medico di affermazione di genere. Attualmente sono in corso numerosi studi volti ad analizzare le modificazioni indotte dalla GAHT nei soggetti transgender, tuttavia è opportuno considerare come tali individui, già prima dell’inizio della terapia ormonale, possano presentare caratteristiche differenti rispetto alla popolazione cisgender di pari età. Scopo dello studio. Il seguente studio longitudinale prospettico si colloca nella fase preliminare del più ampio progetto “CHANGE (Cardio-pulmonary and strengtH ANalysis in transGEnder people)”, volto a valutare gli effetti della terapia ormonale di affermazione di genere e dalla durata complessiva di due anni. In questa prima fase, l’obiettivo è stato quello di analizzare le caratteristiche basali dei soggetti transgender, distinti quindi in AFAB e AMAB, prima dell’avvio del trattamento ormonale. In particolare lo studio mirava a valutare se i soggetti analizzati presentassero differenze significative in termini di rischio cardiovascolare, composizione corporea, capacità aerobica e forza muscolare rispetto a una popolazione cisgender di controllo di pari età. Materiali e metodi. È stata analizzata una coorte di quindici pazienti transgender; ogni partecipante è stato sottoposto a raccolta anamnestica e a valutazione clinica mediante esame obiettivo, bioimpedenziometria per la descrizione della composizione corporea, test da sforzo massimale per analizzare la fitness cardiopolmonare. I partecipanti sono stati valutati anche mediante l’handgrip test per misurare la forza di prensione della mano e i test di valutazione isocinetico e isometrico per quantificare la forza muscolare degli arti inferiori, è stato inoltre eseguito un ecocardiogramma transtoracico per valutare morfologia e funzionalità cardiache. I dati raccolti sono stati confrontati con una coorte di quindici soggetti cisgender di età analoga a cui sono stati somministrati gli stessi test: gli individui AFAB sono stati comparati a donne cisgender mentre i soggetti AFAB a uomini cisgender. Risultati. Lo studio ha rilevato, nella popolazione transgender, una maggiore prevalenza di disturbi psichiatrici, abitudine tabagica e ridotta attività fisica rispetto ai controlli cisgender. Già prima dell’inizio della GAHT è emersa una composizione corporea meno favorevole: in particolare, gli uomini transgender presentavano valori di BMI e percentuale di massa grassa superiori rispetto alle donne cisgender. Al test cardiopolmonare, la popolazione transgender ha mostrato una minore resistenza e tolleranza allo sforzo fisico massimale, con un VO2max relativo significativamente inferiore negli uomini transgender rispetto alle donne cisgender e un VO2max percentuale più basso nelle donne transgender rispetto agli uomini cisgender. I parametri di forza muscolare sono risultati di molto inferiori nelle donne transgender rispetto ai controlli, sebbene senza il raggiungimento di una significatività statistica a causa della ridotta numerosità campionaria. Conclusione. Lo studio ha confrontato una popolazione transgender pre-GAHT con controlli cisgender, evidenziando una maggiore prevalenza di disturbi psichiatrici, fattori di rischio cardiovascolare e una composizione corporea meno favorevole in questa popolazione già prima dell’inizio della terapia ormonale. È emersa inoltre una ridotta capacità aerobica nei soggetti transgender e una forza muscolare inferiore negli individui MtF. Questi risultati sottolineano la necessità di adottare, con questi pazienti, un approccio clinico multidisciplinare, che integri interventi mirati alla prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolare, alla promozione di uno stile di vita sano e un adeguato supporto psicologico.