Lo smart working è entrato a far parte del linguaggio comune a partire dal 2020. La rivoluzione lavorativa data dall’emergere della pandemia di covid-19 ha portato le istituzioni ad attuare misure di contenimento e fermare le attività lavorative in presenza. La possibilità di lavorare da remoto tramite apparecchi e tecnologie digitali ha permesso di far proseguire le attività lavorative a distanza. Da allora, sempre più aziende hanno utilizzato il lavoro da remoto come uno strumento per incrementare la produttività lavorativa dei dipendenti e garantire a quest’ultimi un miglior work-life balance. In questo scritto si pone il focus sul secondo aspetto. In particolare, si cerca di comprendere se lo smart working possa effettivamente migliorare il work-life balance e se si, in che modo. Nel primo capitolo verrà illustrata la rivoluzione lavorativa post covid-19 e verrà definito il concetto di smart working considerando gli aspetti legislativi e i processi di sindacalizzazione. Nel secondo capitolo verrà definito il concetto di work-life balance, l’importanza di quest’ultimo per i lavoratori e gli strumenti per garantirlo. Verrà affrontato il rapporto tra conciliazione vita-lavoro e l’orario di lavoro, facendo riferimento al diritto disconnessione. Nel terzo capitolo verrà affrontato il rapporto tra smart-working e work-life balance e il rapporto del lavoratore con l’autonomia. In particolare, verrà analizzato a quali condizioni il lavoro da remoto può essere uno strumento di conciliazione e quando invece non lo è.
Smart Working e Conciliazione Vita-Lavoro: Opportunità e Limiti del lavoro agile nel contesto post pandemico
COSMELLI, ALESSIO
2024/2025
Abstract
Lo smart working è entrato a far parte del linguaggio comune a partire dal 2020. La rivoluzione lavorativa data dall’emergere della pandemia di covid-19 ha portato le istituzioni ad attuare misure di contenimento e fermare le attività lavorative in presenza. La possibilità di lavorare da remoto tramite apparecchi e tecnologie digitali ha permesso di far proseguire le attività lavorative a distanza. Da allora, sempre più aziende hanno utilizzato il lavoro da remoto come uno strumento per incrementare la produttività lavorativa dei dipendenti e garantire a quest’ultimi un miglior work-life balance. In questo scritto si pone il focus sul secondo aspetto. In particolare, si cerca di comprendere se lo smart working possa effettivamente migliorare il work-life balance e se si, in che modo. Nel primo capitolo verrà illustrata la rivoluzione lavorativa post covid-19 e verrà definito il concetto di smart working considerando gli aspetti legislativi e i processi di sindacalizzazione. Nel secondo capitolo verrà definito il concetto di work-life balance, l’importanza di quest’ultimo per i lavoratori e gli strumenti per garantirlo. Verrà affrontato il rapporto tra conciliazione vita-lavoro e l’orario di lavoro, facendo riferimento al diritto disconnessione. Nel terzo capitolo verrà affrontato il rapporto tra smart-working e work-life balance e il rapporto del lavoratore con l’autonomia. In particolare, verrà analizzato a quali condizioni il lavoro da remoto può essere uno strumento di conciliazione e quando invece non lo è.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/93784