Introduction: In recent years, the focus of the scientific community has progressively shifted from general obesity to the distribution of adipose tissue in specific body areas. Among these, epicardial adipose tissue (EAT), which lies in direct contact with the heart, shows unique features compared to subcutaneous or visceral fat, and its increase has been linked to a higher risk of cardiovascular disease. The aim of this study is to analyze and compare the morpho-structural characteristics of EAT in healthy individuals and in those with cardiovascular conditions, using samples collected through the Body Donation Program of the Human Anatomy Section, Department of Neuroscience, University of Padua. Materials and Methods: Epicardial adipose tissue samples from 8 donors were included in the study. Group A (n = 5) consisted of individuals without cardiovascular disease, while Group B (n = 3) included individuals with a clinical history of heart disease. For this study, samples were taken from the interventricular grooves of the left ventricle. The tissue was processed and subjected to basic histological staining (Hematoxylin & Eosin) to assess tissue organization, and special staining (Azan Mallory) to evaluate the presence and distribution of connective tissue. In parallel, immunohistochemical analyses were performed to assess innervation (S100) and the presence/distribution of mechanoreceptors (PIEZO2). Histological and immunohistochemical results were combined with histomorphometric evaluations. Results: Although morphometric analyses of adipocytes and collagen, as well as immunohistochemical evaluations, did not reveal statistically significant differences, pathological samples showed an increase in innervation and mechanoreceptor presence compared to healthy subjects. Moreover, a significant rise in subepicardial connective tissue was observed, suggesting extracellular matrix remodeling under pathological conditions. Conclusions: These findings suggest that, in the presence of heart disease, EAT undergoes structural changes involving collagen and innervation. Exploring these aspects further may support the development of cardiometabolic intervention strategies and help identify potential early markers of dysfunction.

Introduzione: Negli ultimi anni, l’attenzione della comunità scientifica si è progressivamente spostata dall’obesità generale alla distribuzione del tessuto adiposo in specifici distretti corporei Tra questi, il tessuto adiposo epicardico (EAT), a diretto contatto con il cuore, mostra caratteristiche differenti rispetto al corrispettivo sottocutaneo o viscerale e un suo aumento è stato associato a maggior rischio cardiovascolare. L’obiettivo di questo studio è analizzare e confrontare l’aspetto morfostrutturale dell’EAT in persone sane ed in persone affette da patologie cardiovascolari, utilizzando campioni raccolti nel contesto del Programma di Donazione del Corpo alla Scienza della Sezione di Anatomia Umana, Dipartimento di Neuroscienze, dell’Università degli Studi di Padova. Materiali e metodi: Campioni di tessuto adiposo epicardico (EAT) ottenuti da 8 donatori sono stati inclusi nella coorte di studio. In particolare, il gruppo A (n = 5) comprendeva soggetti senza patologie cardiovascolari, mentre il gruppo B (n = 3) includeva soggetti con una storia clinica di cardiopatie pregresse. Ai fini di questo studio, i campioni sono stati prelevati in corrispondenza dei solchi interventricolari del ventricolo sinistro. I prelievi sono stati processati e quindi sottoposti a colorazioni istologiche di base (Ematossilina & Eosina), volte a determinare l’organizzazione tissutale; e speciali (Azan Mallory), volte a identificare presenza e distribuzione del tessuto connettivo. In parallelo sono state condotte analisi immunoistochimiche per la valutazione dell’innervazione (S100) e della presenza/distribuzione di meccanorecettori (PIEZO2). Le colorazioni istologiche ed immunoistochimiche si sono quindi associate a valutazioni istomorfometriche. Risultati: Sebbene le analisi morfometriche degli adipociti e del collagene, così come le valutazioni immunoistochimiche, non abbiano evidenziato differenze statisticamente significative, nei campioni patologici è stato osservato un aumento dell’innervazione e della presenza di meccanorecettori rispetto ai soggetti sani. Inoltre, è stato riscontrato un incremento significativo del tessuto connettivo subepicardico, indicativo di un processo di rimodellamento della matrice extracellulare in condizioni patologiche Conclusioni: I dati sperimentali suggeriscono come l’EAT in presenza di cardiopatie subisca modifiche strutturali che coinvolgono collagene e innervazione. L’approfondimento di tali aspetti potrebbe supportare lo sviluppo di strategie di intervento cardiometabolico e l’individuazione di potenziali marcatori precoci di disfunzione.

Rimodellamento del tessuto adiposo epicardico in presenza di patologie cardiovascolari: uno studio comparativo mediante Tecniche Istologiche e Immunoistochimiche

CORTIVO, ISABEL
2024/2025

Abstract

Introduction: In recent years, the focus of the scientific community has progressively shifted from general obesity to the distribution of adipose tissue in specific body areas. Among these, epicardial adipose tissue (EAT), which lies in direct contact with the heart, shows unique features compared to subcutaneous or visceral fat, and its increase has been linked to a higher risk of cardiovascular disease. The aim of this study is to analyze and compare the morpho-structural characteristics of EAT in healthy individuals and in those with cardiovascular conditions, using samples collected through the Body Donation Program of the Human Anatomy Section, Department of Neuroscience, University of Padua. Materials and Methods: Epicardial adipose tissue samples from 8 donors were included in the study. Group A (n = 5) consisted of individuals without cardiovascular disease, while Group B (n = 3) included individuals with a clinical history of heart disease. For this study, samples were taken from the interventricular grooves of the left ventricle. The tissue was processed and subjected to basic histological staining (Hematoxylin & Eosin) to assess tissue organization, and special staining (Azan Mallory) to evaluate the presence and distribution of connective tissue. In parallel, immunohistochemical analyses were performed to assess innervation (S100) and the presence/distribution of mechanoreceptors (PIEZO2). Histological and immunohistochemical results were combined with histomorphometric evaluations. Results: Although morphometric analyses of adipocytes and collagen, as well as immunohistochemical evaluations, did not reveal statistically significant differences, pathological samples showed an increase in innervation and mechanoreceptor presence compared to healthy subjects. Moreover, a significant rise in subepicardial connective tissue was observed, suggesting extracellular matrix remodeling under pathological conditions. Conclusions: These findings suggest that, in the presence of heart disease, EAT undergoes structural changes involving collagen and innervation. Exploring these aspects further may support the development of cardiometabolic intervention strategies and help identify potential early markers of dysfunction.
2024
Remodeling of Epicardial Adipose Tissue in Cardiovascular Diseases: A Comparative Study
Introduzione: Negli ultimi anni, l’attenzione della comunità scientifica si è progressivamente spostata dall’obesità generale alla distribuzione del tessuto adiposo in specifici distretti corporei Tra questi, il tessuto adiposo epicardico (EAT), a diretto contatto con il cuore, mostra caratteristiche differenti rispetto al corrispettivo sottocutaneo o viscerale e un suo aumento è stato associato a maggior rischio cardiovascolare. L’obiettivo di questo studio è analizzare e confrontare l’aspetto morfostrutturale dell’EAT in persone sane ed in persone affette da patologie cardiovascolari, utilizzando campioni raccolti nel contesto del Programma di Donazione del Corpo alla Scienza della Sezione di Anatomia Umana, Dipartimento di Neuroscienze, dell’Università degli Studi di Padova. Materiali e metodi: Campioni di tessuto adiposo epicardico (EAT) ottenuti da 8 donatori sono stati inclusi nella coorte di studio. In particolare, il gruppo A (n = 5) comprendeva soggetti senza patologie cardiovascolari, mentre il gruppo B (n = 3) includeva soggetti con una storia clinica di cardiopatie pregresse. Ai fini di questo studio, i campioni sono stati prelevati in corrispondenza dei solchi interventricolari del ventricolo sinistro. I prelievi sono stati processati e quindi sottoposti a colorazioni istologiche di base (Ematossilina & Eosina), volte a determinare l’organizzazione tissutale; e speciali (Azan Mallory), volte a identificare presenza e distribuzione del tessuto connettivo. In parallelo sono state condotte analisi immunoistochimiche per la valutazione dell’innervazione (S100) e della presenza/distribuzione di meccanorecettori (PIEZO2). Le colorazioni istologiche ed immunoistochimiche si sono quindi associate a valutazioni istomorfometriche. Risultati: Sebbene le analisi morfometriche degli adipociti e del collagene, così come le valutazioni immunoistochimiche, non abbiano evidenziato differenze statisticamente significative, nei campioni patologici è stato osservato un aumento dell’innervazione e della presenza di meccanorecettori rispetto ai soggetti sani. Inoltre, è stato riscontrato un incremento significativo del tessuto connettivo subepicardico, indicativo di un processo di rimodellamento della matrice extracellulare in condizioni patologiche Conclusioni: I dati sperimentali suggeriscono come l’EAT in presenza di cardiopatie subisca modifiche strutturali che coinvolgono collagene e innervazione. L’approfondimento di tali aspetti potrebbe supportare lo sviluppo di strategie di intervento cardiometabolico e l’individuazione di potenziali marcatori precoci di disfunzione.
Epicardico
Adiposo
Cardiovascolare
Istologia
Immunoistochimica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/93885