La presente tesi, intitolata "Impiego della Dietilamide dell’Acido Lisergico (LSD) nel trattamento dei disturbi depressivi”: si propone di analizzare criticamente le conoscenze attuali riguardanti l’impiego dell’LSD nel trattamento della depressione. L’interesse verso questa sostanza nasce dall’insoddisfazione per i trattamenti convenzionali della depressione, che presentano limiti in termini di efficacia, effetti collaterali e frequente resistenza farmacologica. Il lavoro è strutturato in tre capitoli principali: il primo si concentra sulla depressione e i problemi legati ai trattamenti attuali della depressione, evidenziandone le criticità e la necessità di nuovi approcci terapeutici; il secondo approfondisce la farmacologia dell’LSD, illustrandone la struttura chimica, il meccanismo d’azione (con particolare riferimento all’attivazione del recettore 5 HT2A e alle interazioni con altri recettori serotoninergici e dopaminergici), nonché le sue proprietà farmacocinetiche e metaboliche; il terzo capitolo esamina le evidenze precliniche e cliniche, analizzando studi che ne evidenziano sia i potenziali benefici terapeutici, in particolare la capacità di indurre neuroplasticità e di “resettare” circuiti cerebrali disfunzionali, sia le problematiche inerenti alla sicurezza e alla definizione di protocolli di somministrazione. Attraverso una revisione sistematica della letteratura, il presente lavoro intende fornire un quadro aggiornato e critico del potenziale impiego terapeutico dell’LSD nella depressione resistente, evidenziando le prospettive future e le necessità di ulteriori studi per consolidare questi risultati. L’obiettivo finale è contribuire al dibattito scientifico sulle terapie innovative, proponendo nuovi spunti per la ricerca clinica e psicofarmacologica.
Impiego della Dietilamide dell'Acido Lisergico (LSD) nel trattamento dei disturbi depressivi
BASSO, LEONARDO
2024/2025
Abstract
La presente tesi, intitolata "Impiego della Dietilamide dell’Acido Lisergico (LSD) nel trattamento dei disturbi depressivi”: si propone di analizzare criticamente le conoscenze attuali riguardanti l’impiego dell’LSD nel trattamento della depressione. L’interesse verso questa sostanza nasce dall’insoddisfazione per i trattamenti convenzionali della depressione, che presentano limiti in termini di efficacia, effetti collaterali e frequente resistenza farmacologica. Il lavoro è strutturato in tre capitoli principali: il primo si concentra sulla depressione e i problemi legati ai trattamenti attuali della depressione, evidenziandone le criticità e la necessità di nuovi approcci terapeutici; il secondo approfondisce la farmacologia dell’LSD, illustrandone la struttura chimica, il meccanismo d’azione (con particolare riferimento all’attivazione del recettore 5 HT2A e alle interazioni con altri recettori serotoninergici e dopaminergici), nonché le sue proprietà farmacocinetiche e metaboliche; il terzo capitolo esamina le evidenze precliniche e cliniche, analizzando studi che ne evidenziano sia i potenziali benefici terapeutici, in particolare la capacità di indurre neuroplasticità e di “resettare” circuiti cerebrali disfunzionali, sia le problematiche inerenti alla sicurezza e alla definizione di protocolli di somministrazione. Attraverso una revisione sistematica della letteratura, il presente lavoro intende fornire un quadro aggiornato e critico del potenziale impiego terapeutico dell’LSD nella depressione resistente, evidenziando le prospettive future e le necessità di ulteriori studi per consolidare questi risultati. L’obiettivo finale è contribuire al dibattito scientifico sulle terapie innovative, proponendo nuovi spunti per la ricerca clinica e psicofarmacologica.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/94062