Despite the formal recognition of gender equality at Constitutional, European, and International levels, its effective implementation still remains incomplete. The gender pay gap, in fact, is a clear indicator of inequality, deeply rooted in cultural and social factors. This paper aims to assess the effectiveness of both regulatory and soft law instruments in achieving full gender equality. Following a preliminary definition and comparative analysis of the gap—both in general terms and with specific regard to wages—the examination of the main causes identified by legal scholarship highlights critical issues. Among these, motherhood continues to represent a factor that disadvantages women in the labour market, despite the existence of protective legislation. The analysis of systems designed to address the gender pay gap reveals the key areas in which the legislature is currently intervening: on the one hand, Directive (EU) 2023/970 requires Member States to introduce binding obligations regarding pay transparency; on the other hand, in the realm of soft law, six critical macro-areas have been identified in which results remain unsatisfactory. Within this framework, the UNI/PdR 125:2022 practice allows companies, on a voluntary basis, to undergo an audit system aimed at assessing performance in these areas, in order to obtain a Gender Equality Certification. This certification seeks to combat gender-based discrimination through a system of incentives: certified companies benefit from reputational advantages, additional points in public procurement procedures, and specific tax reliefs. Finally, the analysis of the socio-economic consequences of the pay gap reinforces the urgency of achieving gender equality—not only as a matter of substantive justice, but also as a strategic factor for corporate profitability and the economic well-being of households. The full attainment of this goal requires a profound cultural shift, to be promoted both by the legislature and by international organisations.

Nonostante la parità di genere sia formalmente riconosciuta a livello costituzionale, europeo e internazionale, la sua effettiva attuazione rimane incompleta. Il gender pay gap, infatti, è un indicatore evidente di una disuguaglianza radicata in fattori culturali e sociali. L’elaborato si pone l’obiettivo di valutare l’efficacia degli strumenti, normativi o di soft law, per il pieno raggiungimento della parità di genere. Dopo definizione e analisi comparatistica del divario, sia generale sia salariale, l’approfondimento delle principali cause rilevate dalla dottrina permette di evidenziarne i punti critici: tra questi, la maternità rappresenta ancora oggi una condizione che penalizza le donne nel mercato del lavoro, nonostante l’esistenza di norme a tutela. L’esame dei sistemi di contrasto al gender pay gap mette in luce i fronti su cui il legislatore sta intervenendo: da un lato, la Dir. UE 2023/970 impone agli stati l’introduzione di obblighi stringenti in materia di trasparenza retributiva; dall’altro, nell’ambito della soft law, sono state individuate sei macroaree critiche in cui si registrano risultati insoddisfacenti. In questo contesto, la prassi UNI/PdR 125:2022 consente alle imprese, su base volontaria, di sottoporsi a un sistema di audit finalizzato a valutare le performance in tali ambiti. In caso di esito positivo, è possibile ottenere la Certificazione di parità di genere. Tale certificazione mira a contrastare le discriminazioni di genere attraverso un meccanismo premiale: le imprese certificate beneficiano, infatti, di vantaggi reputazionali, punteggi aggiuntivi nelle graduatorie di bandi pubblici e specifici sgravi fiscali. Infine, l’analisi delle conseguenze socioeconomiche della disparità retributiva ribadisce l’urgenza di raggiungere la parità di genere, non solo quale obiettivo di giustizia sostanziale, ma anche come fattore strategico per la redditività aziendale e il benessere economico delle famiglie. Il pieno raggiungimento di tale obiettivo richiede un cambiamento culturale profondo, che dev’essere promosso sia dal legislatore sia dalle organizzazioni internazionali.

La parità retributiva di genere: analisi del divario salariale e dei sistemi di contrasto

SFORZA, ERIK
2024/2025

Abstract

Despite the formal recognition of gender equality at Constitutional, European, and International levels, its effective implementation still remains incomplete. The gender pay gap, in fact, is a clear indicator of inequality, deeply rooted in cultural and social factors. This paper aims to assess the effectiveness of both regulatory and soft law instruments in achieving full gender equality. Following a preliminary definition and comparative analysis of the gap—both in general terms and with specific regard to wages—the examination of the main causes identified by legal scholarship highlights critical issues. Among these, motherhood continues to represent a factor that disadvantages women in the labour market, despite the existence of protective legislation. The analysis of systems designed to address the gender pay gap reveals the key areas in which the legislature is currently intervening: on the one hand, Directive (EU) 2023/970 requires Member States to introduce binding obligations regarding pay transparency; on the other hand, in the realm of soft law, six critical macro-areas have been identified in which results remain unsatisfactory. Within this framework, the UNI/PdR 125:2022 practice allows companies, on a voluntary basis, to undergo an audit system aimed at assessing performance in these areas, in order to obtain a Gender Equality Certification. This certification seeks to combat gender-based discrimination through a system of incentives: certified companies benefit from reputational advantages, additional points in public procurement procedures, and specific tax reliefs. Finally, the analysis of the socio-economic consequences of the pay gap reinforces the urgency of achieving gender equality—not only as a matter of substantive justice, but also as a strategic factor for corporate profitability and the economic well-being of households. The full attainment of this goal requires a profound cultural shift, to be promoted both by the legislature and by international organisations.
2024
Gender pay equality: analysis of the wage gap and counteracting systems
Nonostante la parità di genere sia formalmente riconosciuta a livello costituzionale, europeo e internazionale, la sua effettiva attuazione rimane incompleta. Il gender pay gap, infatti, è un indicatore evidente di una disuguaglianza radicata in fattori culturali e sociali. L’elaborato si pone l’obiettivo di valutare l’efficacia degli strumenti, normativi o di soft law, per il pieno raggiungimento della parità di genere. Dopo definizione e analisi comparatistica del divario, sia generale sia salariale, l’approfondimento delle principali cause rilevate dalla dottrina permette di evidenziarne i punti critici: tra questi, la maternità rappresenta ancora oggi una condizione che penalizza le donne nel mercato del lavoro, nonostante l’esistenza di norme a tutela. L’esame dei sistemi di contrasto al gender pay gap mette in luce i fronti su cui il legislatore sta intervenendo: da un lato, la Dir. UE 2023/970 impone agli stati l’introduzione di obblighi stringenti in materia di trasparenza retributiva; dall’altro, nell’ambito della soft law, sono state individuate sei macroaree critiche in cui si registrano risultati insoddisfacenti. In questo contesto, la prassi UNI/PdR 125:2022 consente alle imprese, su base volontaria, di sottoporsi a un sistema di audit finalizzato a valutare le performance in tali ambiti. In caso di esito positivo, è possibile ottenere la Certificazione di parità di genere. Tale certificazione mira a contrastare le discriminazioni di genere attraverso un meccanismo premiale: le imprese certificate beneficiano, infatti, di vantaggi reputazionali, punteggi aggiuntivi nelle graduatorie di bandi pubblici e specifici sgravi fiscali. Infine, l’analisi delle conseguenze socioeconomiche della disparità retributiva ribadisce l’urgenza di raggiungere la parità di genere, non solo quale obiettivo di giustizia sostanziale, ma anche come fattore strategico per la redditività aziendale e il benessere economico delle famiglie. Il pieno raggiungimento di tale obiettivo richiede un cambiamento culturale profondo, che dev’essere promosso sia dal legislatore sia dalle organizzazioni internazionali.
Gender pay gap
Pari opportunità
Discriminazione
Misure repressive
Diritto del lavoro
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