Fattori di protezione e di rischio della funzione genitoriale sullo sviluppo del bambino: uno sguardo sul maltrattamento e le punizioni corporali nel bambino.

This thesis investigates the role of parental function in child development, with a specific focus on the implications of violent parental and educational practices, such as maltreatment and corporal punishment. Through a critical review of the scientific literature, both theoretical contributions and empirical findings were analyzed to show how adverse family experiences can profoundly affect a child’s developmental trajectory. In particular, the thesis examines the short- and long-term effects of such practices—including physical coercion, emotional neglect, and the systematic use of verbal and physical violence—highlighting their impact on the psychological well-being and the emotional, behavioral, and cognitive development of children and adolescents. The findings confirm that inadequate parental functioning, especially in family contexts characterized by coercive or abusive patterns, is strongly associated with the emergence of psychological difficulties and greater vulnerability to psychopathological disorders during developmental age. Furthermore, the review of the literature shows that the use of corporal punishment, despite its prevalence in many social and cultural contexts, is not only ineffective from an educational perspective but also entails significant risks for children’s mental health and well-being. These considerations apply not only within the family but also in the school environment, where the adoption of physical punitive measures proves equally inadequate and harmful to the educational process. The discussion raises important educational and social questions, emphasizing the urgency of promoting parenting models based on care, protection, and the recognition of children’s developmental needs, with a view to prevention and the safeguarding of a harmonious developmental process.

La presente tesi si propone di indagare il ruolo della funzione genitoriale nello sviluppo del bambino, con un focus specifico sulle implicazioni derivanti da pratiche genitoriali e educative violente, quali il maltrattamento e le punizioni corporali. Attraverso una revisione critica della letteratura scientifica, sono stati analizzati contributi teorici e risultati empirici che evidenziano come le esperienze avverse in ambito familiare possano incidere profondamente sul percorso di crescita del minore. In particolare, l’elaborato esamina gli effetti a breve e lungo termine di tali pratiche, come la coercizione fisica, la trascuratezza affettiva e l’uso sistematico della violenza verbale e fisica, mettendo in luce il loro impatto sul benessere psichico e sullo sviluppo emotivo, comportamentale e cognitivo dei bambini. I dati raccolti confermano che l’inadeguatezza della funzione genitoriale, specialmente in contesti caratterizzati da modalità coercitive o abusanti, risulta strettamente connessa all’insorgenza di difficoltà psicologiche e alla vulnerabilità a disturbi psicopatologici in età evolutiva. L’analisi della letteratura evidenzia, inoltre, come l’uso delle punizioni corporali, nonostante la loro diffusione in molte realtà sociali e culturali, non solo si riveli inefficace dal punto di vista educativo, ma comporti rischi significativi per la salute mentale e il benessere del bambino. Tali considerazioni valgono non solo all’interno della famiglia, ma anche in ambito scolastico, dove l’adozione di pratiche punitive di tipo fisico si dimostra altrettanto inadeguata e dannosa per il processo educativo. La discussione dei risultati solleva interrogativi di rilievo sul piano educativo e sociale, sottolineando l’urgenza di promuovere modelli genitoriali fondati sulla cura, sulla protezione e sul riconoscimento dei bisogni evolutivi del minore, in un’ottica di prevenzione e tutela dello sviluppo armonico.