Indagine epidemiologica sugli endoparassiti delle capre nella regione di Kaffrine (Senegal): confronto tra stagione secca e stagione delle piogge

Senegal is a West African country with a total area of 196,722 km². The year is divided into a dry season, roughly from October to May, and a rainy season. The population relies heavily on primary sector activities more for self-sufficiency than for economic purposes, therefore, livestock farming plays a crucial role in food security. For this reason, this study, which is part of the international cooperation project “Capre e Asini - Fase 2” promoted by Veterinari Senza Frontiere Italia (VSF Italia), Cooperazione per il Mondo in via di sviluppo (COMI), and Brooke Senegal, aims to investigate the epidemiology of endoparasites in goats in the rural region of Kaffrine. The survey aims to examine potential risk factors, with a particular focus on seasonal variability, as parasitic infections are a significant but often overlooked problem that negatively affects the health and welfare of animals, as well as their productive and reproductive performances. Thanks to the synergistic work with local veterinary services and the Université du Sine Saloum El Hajj Ibrahima Niasse (USSEIN), it was possible to sample 129 goats in nine villages in the Kaffrine region and analyze their fecal material at the laboratory of the Kaffrine university campus. During field collection, a table was compiled containing anamnestic information selected as possible risk factors: season, age, nutritional status, administration of antiparasitic molecules. A quantitative coprological examination was performed with a McMaster slide on all samples individually to assess the abundance of eggs from different parasites. Subsequently, pools were formed, mainly on a geographical basis, on which a qualitative examination was performed with the CoproKit, the Baermann test for the detection of first-stage larvae of bronchopulmonary nematodes, and coproculture. After 7-10 days of incubation, the latter method allowed for a further Baermann test to be performed to identify the genera of circulating gastrointestinal nematodes. The data collected were processed using IBM SPSS Statistics 29.0 software, which also highlighted any statistically significant associations between the prevalence/abundance of parasites and possible risk factors. The endoparasites investigated were found with the following prevalences: coccidia 93.8%, gastrointestinal strongyles (GIS) 79.8%, Strongyloides spp. 24.8%, Trichiuris spp. 3.1%, cestodes 3.1%, bronchopulmonary strongyles (BPS) 0%, and pinworms 0%. GIS were found to be qualitatively and quantitatively more prevalent during the rainy season, with significantly higher prevalence in subjects not treated with antiparasitic drugs. Among GIS, the genus Haemonchus spp. was found to be the most widespread. Strongyloides spp. showed sensitivity to antiparasitic treatment from a qualitative but not a quantitative point of view. Finally, coccidia were confirmed as ubiquitous endoparasites, with higher parasite loads in young animals. These results provide a better understanding of the epidemiological dynamics of the main parasites affecting goats in the region and enable the development of a timely antiparasitic protocol proportionate to the situation identified. The difficulties of distributing and storing drugs, as well as the economic aspect of therapies and cultural differences, must be taken into account. In addition to direct prophylaxis, it is essential to integrate indirect interventions in livestock management, environmental conditions, and training of the local population.

Il Sénégal è uno Stato dell’Africa Occidentale avente un’estensione territoriale di 196.722 km². Durante l’anno si susseguono la stagione secca, indicativamente da ottobre a maggio, e la stagione delle piogge. La popolazione si affida in modo preponderante alle attività del settore primario più per l’autosostentamento che per finalità economiche, pertanto, l’allevamento riveste un ruolo cruciale per la sicurezza alimentare. Per questo motivo, il presente studio, integrato nel progetto di cooperazione internazionale “Capre e Asini -Fase 2” promosso da Veterinari Senza Frontiere Italia (VSF Italia), Cooperazione per il Mondo in via di sviluppo (COMI) e Brooke Sénégal, si propone di approfondire l’epidemiologia delle endoparassitosi nelle capre della regione rurale di Kaffrine. L’indagine vuole esaminare i potenziali fattori di rischio, con un’attenzione particolare alla variabilità stagionale, poiché le infezioni parassitarie costituiscono una problematica impattante, ma spesso trascurato, che incide negativamente sulla salute e sul benessere degli animali, nonché sulla loro resa produttiva e riproduttiva. Grazie al lavoro sinergico con i Servizi Veterinari locali e con l’Université du Sine Saloum El Hajj Ibrahima Niasse (USSEIN), è stato possibile campionare 129 capre in 9 villaggi della regione di Kaffrine e analizzarne il materiale fecale presso il laboratorio della sede universitaria di Kaffrine. Durante la raccolta in campo, è stata compilata una tabella relativa a delle informazioni anamnestiche, selezionate come possibili fattori di rischio: stagione, età, stato nutrizionale, somministrazione di molecole antiparassitarie. È stato eseguito un esame coprologico quantitativo con vetrino McMaster su tutti i campioni individualmente, per valutare l’abbondanza delle uova dei diversi parassiti. Successivamente sono stati formati dei pool, prevalentemente su base geografica, su cui sono stati effettuati l’esame qualitativo con CoproKit, il test di Baermann per la ricerca delle larve di primo stadio dei nematodi broncopolmonari e la coprocoltura. Quest’ultima metodica, dopo 7-10 giorni di incubazione, ha permesso di effettuare un ulteriore test di Baermann per l’identificazione dei generi di nematodi gastrointestinali circolanti. I dati raccolti sono stati elaborati usando il software IBM SPSS Statistics 29.0, che ha evidenziato anche le eventuali associazioni statisticamente significative tra la prevalenza/abbondanza dei parassiti e i possibili fattori di rischio. Gli endoparassiti indagati si sono manifestati con le seguenti prevalenze: coccidi 93,8%, strongili gastrointestinali (SGI) 79,8%, Strongyloides spp. 24,8%, Trichiuris spp. 3,1%, cestodi 3,1%, strongili broncopolmonari (SBP) 0%, ossiuri 0%. Gli SGI sono risultati qualitativamente e quantitativamente più presenti durante la stagione delle piogge e con prevalenze significativamente maggiori nei soggetti non sottoposti al trattamento antiparassitario. Tra gli SGI, il genere Haemonchus spp. si è affermato il più diffuso. Strongiyloides spp. ha mostrato una sensibilità al trattamento antiparassitario dal punto di vista qualitativo, ma non quantitativo. Infine, i coccidi si sono confermati endoparassiti ubiquitari, con cariche parassitarie più elevate negli animali giovani. Questi risultati consentono di comprendere meglio la dinamica epidemiologica dei principali parassiti che albergano le capre nella regione e di sviluppare un protocollo antiparassitario puntuale e proporzionato alla situazione evidenziata. Devono essere tenute in considerazione le difficoltà di distribuzione e conservazione dei farmaci, nonché l’aspetto economico delle terapie e le differenze culturali. Alla profilassi diretta, è fondamentale integrare interventi indiretti nei confronti della gestione del bestiame, delle condizioni ambientali e della formazione della popolazione locale.