Rischi e opportunità: narrazioni digitali dei DAN su TikTok

This thesis explores the delicate balance between risks and opportunities in the narration of eating and nutritional disorders (ENDs) on TikTok. It analyzes how the platform influences the digital narratives of individuals who are experiencing or have experienced these conditions. Starting with a theoretical framework that addresses the concepts of identity, body image, and online storytelling, the study delves into the role of social media, and TikTok in particular, in self-construction and its ambivalent relationship with ENDs. On one hand, it can serve as a potential space for support and awareness; on the other, it can be a vehicle for content that carries a risk of emulation. The research adopts a qualitative approach and focuses on the analysis of three case studies: an influencer's profile (Irene Foramiglio), a personal profile (Maya Puravida), and an institutional profile (Centro Lilac). The analysis considers language, aesthetic choices, modes of interaction with users, and message construction, highlighting the differences between individual and professional approaches. The results demonstrate how content related to ENDs on TikTok navigates a fine line between therapeutic narration and sensationalism. They also show how the communicative responsibility of creators and users plays a key role in the perception and reception of the message. Finally, the thesis highlights the necessity of conscious communication strategies that leverage the platform's educational potential while reducing the risks associated with viewer vulnerability.

Questa tesi esplora il delicato equilibrio tra rischi e opportunità nella narrazione dei disturbi del comportamento alimentare e della nutrizione (DAN) su TikTok, analizzando come la piattaforma influenzi le narrazioni digitali di chi vive o ha vissuto queste esperienze. A partire da un inquadramento teorico che affronta i concetti di identità, immagine corporea e narrazione online, si approfondisce il ruolo dei social media, e in particolare di TikTok, nella costruzione del sé e nella relazione ambivalente con i DAN: da una parte come potenziale spazio di supporto e sensibilizzazione, dall’altra come veicolo di contenuti a rischio di emulazione e spettacolarizzazione. La ricerca adotta un approccio qualitativo e si concentra sull’analisi di tre casi studio: un profilo di un’influencer (Irene Foramiglio), uno personale (Maya Puravida) e uno istituzionale (Centro Lilac). L’analisi considera linguaggi, scelte estetiche, modalità di relazione con gli utenti e costruzione del messaggio, mettendo in luce le differenze tra approcci individuali e professionali. I risultati mostrano come i contenuti legati ai DAN su TikTok si muovano su una linea sottile tra narrazione terapeutica e spettacolarizzazione, e come la responsabilità comunicativa di creator e utenti giochi un ruolo chiave nella percezione e nella ricezione del messaggio. La tesi evidenzia, infine, la necessità di strategie comunicative consapevoli, che valorizzino il potenziale educativo della piattaforma riducendo i rischi connessi alla vulnerabilità degli spettatori.