This thesis stems from the idea that education, as a dynamic and relational practice, can no longer rely on a concept of the subject as closed, autonomous, and separate from the world it inhabits. A shift in posture is required toward the living, the territory, and the other. In this perspective, posthumanism is adopted as a theoretical framework to rethink education as an unstable movement made of bodies, materials, and human and non-human forces that coexist within the educational space. The modern educational subject, understood as a rational individual transparent to itself and in a linear relationship with a neutral environment, is thus questioned. In its place emerges a hybrid subject, constituted through affective, technological, material, and political relations. Within this scenario, the territory is no longer a mere backdrop but an active presence that participates in the construction of subjectivity. The research is structured in two parts: a theoretical one, which—starting from the crisis of Humanism and drawing on postcolonial, feminist, environmental, and animal studies—explores the pedagogical implications of posthuman thought; and an experiential one, carried out at the Spazio Sociale Polivalente Agorà in Lido Adriano (RA), where mapping was used as a tool to question the connections and forces that traverse the educational context. The aim is not to provide definitive answers but to open spaces for reflection on how educational practices can become genuinely posthuman and inclusive.

Questa tesi nasce dall’idea che l’educazione, in quanto pratica dinamica e relazionale, non possa più fondarsi su un concetto di soggetto chiuso, autonomo e separato dal mondo che attraversa. È necessario un mutamento di postura nei confronti del vivente, del territorio e dell’altro da sé. In questa prospettiva, il postumanesimo viene assunto come cornice teorica per ripensare l’educazione come movimento instabile, fatto di corpi, materiali e forze umane e non umane che coabitano lo spazio educativo. Viene così messo in discussione il soggetto educativo moderno, inteso come individuo razionale e trasparente a sé, in rapporto lineare con un ambiente neutro. Al suo posto emerge un soggetto ibrido, che si costituisce attraverso relazioni affettive, tecnologiche, materiali e politiche. In questo scenario, il territorio non è più semplice sfondo, ma presenza attiva che partecipa alla costruzione della soggettività. La ricerca si articola in una parte teorica, che, a partire dalla crisi dell’Umanesimo e dai contributi dei movimenti postcoloniali, femministi, ambientalisti e animalisti, indaga le implicazioni pedagogiche del pensiero postumano, e in una parte esperienziale svolta presso lo Spazio Sociale Polivalente Agorà di Lido Adriano (RA), dove la mappatura è stata utilizzata come strumento per interrogare le connessioni e le forze che attraversano il contesto educativo. L’obiettivo non è fornire risposte definitive, ma aprire spazi di riflessione su come le pratiche educative possano diventare realmente postumane e inclusive.

Ibridazioni: nuovi soggetti dell'educazione nel contesto postumano

NGADIUBA, WHITNEY
2024/2025

Abstract

This thesis stems from the idea that education, as a dynamic and relational practice, can no longer rely on a concept of the subject as closed, autonomous, and separate from the world it inhabits. A shift in posture is required toward the living, the territory, and the other. In this perspective, posthumanism is adopted as a theoretical framework to rethink education as an unstable movement made of bodies, materials, and human and non-human forces that coexist within the educational space. The modern educational subject, understood as a rational individual transparent to itself and in a linear relationship with a neutral environment, is thus questioned. In its place emerges a hybrid subject, constituted through affective, technological, material, and political relations. Within this scenario, the territory is no longer a mere backdrop but an active presence that participates in the construction of subjectivity. The research is structured in two parts: a theoretical one, which—starting from the crisis of Humanism and drawing on postcolonial, feminist, environmental, and animal studies—explores the pedagogical implications of posthuman thought; and an experiential one, carried out at the Spazio Sociale Polivalente Agorà in Lido Adriano (RA), where mapping was used as a tool to question the connections and forces that traverse the educational context. The aim is not to provide definitive answers but to open spaces for reflection on how educational practices can become genuinely posthuman and inclusive.
2024
Hybridity: New Subjects of Education in the Posthuman Context
Questa tesi nasce dall’idea che l’educazione, in quanto pratica dinamica e relazionale, non possa più fondarsi su un concetto di soggetto chiuso, autonomo e separato dal mondo che attraversa. È necessario un mutamento di postura nei confronti del vivente, del territorio e dell’altro da sé. In questa prospettiva, il postumanesimo viene assunto come cornice teorica per ripensare l’educazione come movimento instabile, fatto di corpi, materiali e forze umane e non umane che coabitano lo spazio educativo. Viene così messo in discussione il soggetto educativo moderno, inteso come individuo razionale e trasparente a sé, in rapporto lineare con un ambiente neutro. Al suo posto emerge un soggetto ibrido, che si costituisce attraverso relazioni affettive, tecnologiche, materiali e politiche. In questo scenario, il territorio non è più semplice sfondo, ma presenza attiva che partecipa alla costruzione della soggettività. La ricerca si articola in una parte teorica, che, a partire dalla crisi dell’Umanesimo e dai contributi dei movimenti postcoloniali, femministi, ambientalisti e animalisti, indaga le implicazioni pedagogiche del pensiero postumano, e in una parte esperienziale svolta presso lo Spazio Sociale Polivalente Agorà di Lido Adriano (RA), dove la mappatura è stata utilizzata come strumento per interrogare le connessioni e le forze che attraversano il contesto educativo. L’obiettivo non è fornire risposte definitive, ma aprire spazi di riflessione su come le pratiche educative possano diventare realmente postumane e inclusive.
Postumanesimo
Contesto educativo
Soggetto dell'educaz
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/94981