Il presente elaborato nasce dal desiderio di comprendere le ragioni dell’efficacia di una canzone che ha segnato la storia della musica italiana, “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli: una canzone che, pur apparendo semplice nella forma, racchiude una straordinaria complessità artistica e umana e fonde in maniera sorprendente musica, poesia e introspezione, restituendo in pochi versi emozioni che trascendono spazio e tempo. Non provengo da studi musicali tecnici approfonditi, né sono un’esperta del settore, ma essendo da sempre un’appassionata di canzoni e delle storie che si celano dietro di esse, ho voluto approfondire i vari aspetti di una composizione così importante nella storia della canzone italiana, e non solo. L’elaborato si propone dunque di analizzare “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli partendo innanzitutto dal contesto storico e culturale in cui la canzone ha preso vita, e analizzando successivamente gli aspetti caratteristici e i diversi percorsi di reinterpretazione che negli anni hanno contribuito a rinnovarne il significato e la popolarità. La tesi si articola in tre capitoli: il primo approfondisce la figura di Gino Paoli e il contesto in cui nacque la canzone, ponendo attenzione sulla sua struttura musicale e testuale e sull'interpretazione originaria di Mina; il secondo è dedicato alla pratica della reinterpretazione, e prende in esame diverse versioni della composizione realizzate da artiste e artisti italiani appartenenti a stili ed epoche diverse; nel terzo capitolo viene infine affrontato il tema dell’adattamento testuale, analizzando due versioni della canzone in lingue diverse dall’italiano. Il percorso di ricerca si propone di affrontare diversi aspetti della storia della ricezione de “Il cielo in una stanza”, dalle sue origini alle sue più recenti trasformazioni, mettendo in luce la straordinaria capacità di questa canzone di rinnovarsi continuamente pur mantenendo intatta la propria identità artistica ed espressiva.
Gino Paoli, Il cielo in una stanza: analisi e percorsi di reinterpretazione
FABRIS, ELISABETTA
2024/2025
Abstract
Il presente elaborato nasce dal desiderio di comprendere le ragioni dell’efficacia di una canzone che ha segnato la storia della musica italiana, “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli: una canzone che, pur apparendo semplice nella forma, racchiude una straordinaria complessità artistica e umana e fonde in maniera sorprendente musica, poesia e introspezione, restituendo in pochi versi emozioni che trascendono spazio e tempo. Non provengo da studi musicali tecnici approfonditi, né sono un’esperta del settore, ma essendo da sempre un’appassionata di canzoni e delle storie che si celano dietro di esse, ho voluto approfondire i vari aspetti di una composizione così importante nella storia della canzone italiana, e non solo. L’elaborato si propone dunque di analizzare “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli partendo innanzitutto dal contesto storico e culturale in cui la canzone ha preso vita, e analizzando successivamente gli aspetti caratteristici e i diversi percorsi di reinterpretazione che negli anni hanno contribuito a rinnovarne il significato e la popolarità. La tesi si articola in tre capitoli: il primo approfondisce la figura di Gino Paoli e il contesto in cui nacque la canzone, ponendo attenzione sulla sua struttura musicale e testuale e sull'interpretazione originaria di Mina; il secondo è dedicato alla pratica della reinterpretazione, e prende in esame diverse versioni della composizione realizzate da artiste e artisti italiani appartenenti a stili ed epoche diverse; nel terzo capitolo viene infine affrontato il tema dell’adattamento testuale, analizzando due versioni della canzone in lingue diverse dall’italiano. Il percorso di ricerca si propone di affrontare diversi aspetti della storia della ricezione de “Il cielo in una stanza”, dalle sue origini alle sue più recenti trasformazioni, mettendo in luce la straordinaria capacità di questa canzone di rinnovarsi continuamente pur mantenendo intatta la propria identità artistica ed espressiva.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/95168