Il trimetro giambico è uno dei versi più importanti della poesia greca, eguagliato in ciò solo dall'esametro. Del suo ritmo si sono avvalsi poeti che vanno dall'età arcaica alle porte del medioevo (passando per la brillantissima stagione del dramma classico), ognuno dando ad esso una particolare forma. In questa ricerca, che segue un ordine dal generale al particolare, si indagherà prima la storia complessiva di questo verso, poi il suo uso nell'opera tragica di Euripide, e successivamente nella sola tragedia "Oreste"; infine, dopo una dovuta esposizione delle tematiche della tragedia, si prenderanno in considerazioni alcuni passi in trimetri da analizzare nel loro intreccio tra contenuto e forma. Sorregge la tesi la convinzione che la metrica sia una cosa importantissima, soprattutto per gli antichi; nostro sforzo è di ritrovare questa importanza dissolvendo la sclerosi che dei testi apparentemente "muti" portano con sé, per valorizzare qualcosa che spesso resta taciuto, o (peggio) utilizzato solo a fini euristici per costituire filologicamente il testo.
Il trimetro giambico nell'Oreste di Euripide. Riflessioni a partire dalla metrica
MONTELEONE, MATTEO PIO
2024/2025
Abstract
Il trimetro giambico è uno dei versi più importanti della poesia greca, eguagliato in ciò solo dall'esametro. Del suo ritmo si sono avvalsi poeti che vanno dall'età arcaica alle porte del medioevo (passando per la brillantissima stagione del dramma classico), ognuno dando ad esso una particolare forma. In questa ricerca, che segue un ordine dal generale al particolare, si indagherà prima la storia complessiva di questo verso, poi il suo uso nell'opera tragica di Euripide, e successivamente nella sola tragedia "Oreste"; infine, dopo una dovuta esposizione delle tematiche della tragedia, si prenderanno in considerazioni alcuni passi in trimetri da analizzare nel loro intreccio tra contenuto e forma. Sorregge la tesi la convinzione che la metrica sia una cosa importantissima, soprattutto per gli antichi; nostro sforzo è di ritrovare questa importanza dissolvendo la sclerosi che dei testi apparentemente "muti" portano con sé, per valorizzare qualcosa che spesso resta taciuto, o (peggio) utilizzato solo a fini euristici per costituire filologicamente il testo.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/95274