Memento Musicæ. Pratiche musicali come spazio di trasformazione sociale

This paper addresses the theme of social change through the communicative channel of musical practices, seeing how the effects of music can be narrated with the words of social sciences. Social transformations must necessarily be conveyed through communicative devices, and this paper will show how music, often relegated to a mere pastime, actually has a strong transformative and communicative potential (see Chapter I). In the past, in various cultures, music represented (and sometimes still represents today) a healing ritual, which is why we will take a look at tarantism as studied by De Martino (see Chapter II). we will then move on to a contemporary phenomenon involving the use of music education in areas of widespread social hardship, such as the Venezuelan barrios, which was subsequently imported to Italy, to see how music ennobles territories and social positions, as well as being a synthesiser of dense networks of social capital (see Chapter III), a topic explored in greater depth in the final chapter, which leads us to observe a strong association between music, communication and sociology (see chapter IV) in everyday life and theatre. The thesis is the result of extensive multidisciplinary documentation combined with personal experience and the contribution of some of my Significant Others through formal interviews and informal chats.

L’elaborato affronta il tema del mutamento sociale attraverso il canale comunicativo delle pratiche musicali, vedendo come gli effetti operati dalla musica possano essere narrati con le parole delle scienze sociali. Le trasformazioni sociali devono essere giocoforza veicolate da espedienti comunicativi, e in questa trattazione si vedrà come la musica, spesso declassata a mero passatempo, ha in realtà una forte potenzialità trasformativo-comunicativa (cfr. cap. I). In passato in diverse culture la musica rappresentava (e rappresenta talvolta anche oggi) un rituale curativo, motivo per cui si getterà uno sguardo al tarantismo così come studiato da De Martino (cfr. cap. II); si proseguirà poi con un fenomeno contemporaneo che prevede l’utilizzo dell’educazione musicale in zone di esteso disagio sociale come i barrios venezuelani importato successivamente in Italia, per vedere come la musica nobiliti territori e posizioni sociali, oltre che essere sintetizzatore di fitte reti di capitale sociale (cfr. cap. III), argomento più approfondito nel capitolo finale, che ci porta ad osservare una forte associazione tra musica, comunicazione e sociologia (cfr. cap. IV) nell’ambito quotidiano e teatrale. La tesi è frutto di ampia documentazione multidisciplinare amalgamata all’esperienza personale e al contributo apportato da alcuni dei miei Altri Significativi tramite un’intervista formale e delle chiacchiere informali.