La figura di Camilla eroina virgiliana tra gli "Spiriti Magni": un'indagine tra Antichità e Medioevo.

Nella Commedia Dante assegna un luogo “aperto, luminoso e alto”, il Limbo, e una pena unicamente spirituale ai “giusti” pagani che non possono aspirare alla Grazia di Dio. A questa condizione distinta ed eccezionale, tra le figure femminili, è destinata Cammilla, la virgiliana "virgo bellatrix" eroina dell’Eneide, che racchiude bellezza, virtù, ma soprattutto coraggio, ardore e forza fisica e che sacrifica la sua vita per la salvezza dell’Italia, tema tanto caro a Dante. Riflettendo su alcune terzine della prima Cantica e alla luce del contributo virgiliano e delle riscritture antiche che hanno seguito quel modello (Ovidio, Stazio, Silio Italico), con questa tesi si è analizzata la figura di Camilla e la sua consacrazione nell’opera dantesca, oltre che la rilettura offerta da Petrarca e Boccaccio.