At the outbreak of the October Revolution, the Russian Bolsheviks, having lost the prospect of expanding socialism into Europe, shifted their attention and their diplomatic-military efforts toward East Asia. This macro-region, already destabilized since the early 20th century by a series of disruptive events, found itself, for the first time, permeated by the spread of Marxist ideas and by a new expansionist drive from Moscow. This expansionism was no longer, as in the times of the tsars, aimed at territorial enlargement, but rather at the creation of a complex strategic system which, through agreements and military interventions, would allow Moscow to carve out a leading role in an area where, in fact, the power vacuum created by the collapse of the Chinese Empire had brought various world powers (chiefly the USSR and Japan) into competition. Through the consultation of political-diplomatic studies and documents from the period, this work will reconstruct the series of events that unfolded in East Asia from the establishment of the Chinese Republic in 1911 to the end of the Korean War, identifying the Soviet government's intentions in its engagement with the region. Equally important will be an understanding of how the USSR shaped the area, as well as how its actions influenced European affairs during the Second World War and the early stages of the Cold War.

Allo scoppio della Rivoluzione d'Ottobre, i bolscevichi russi, chiusasi la possibilità di un'espansione del socialismo verso l'Europa, focalizzano la propria attenzione ed i propri sforzi diplomatico-militari verso l'Asia orientale. La macroregione, sconvolta, da inizio Novecento, da una serie di eventi che ne avevano destabilizzato gli equilibri, si trovava, dunque, per la prima volta attraversata dal diffondersi delle idee marxiste e da un nuovo intento espansionistico moscovita: non più, come ai tempi degli zar, diretto all'ampliamento territoriale, bensì alla creazione di un complesso sistema strategico il quale, attraverso accordi ed interventi armati, avrebbe permesso a Mosca di ritagliarsi un ruolo di primo piano in un'area nella quale, difatti, il vuoto di potere creatosi a seguito del crollo dell'Impero cinese metteva in competizione diverse potenze mondiali (su tutte, URSS e Giappone). Attraverso la consultazione di studi e documenti diplomatico-politici dell'epoca, verrà qui ricostruita la serie di avvenimenti che si svilupparono in Asia orientale dall'instaurazione del governo repubblicano Cina, nel 1911, fino alla fine della Guerra di Corea, identificando gli intenti del governo sovietico nel relazionarsi all'area. Fondamentale, oltretutto, sarà la comprensione di come l'URSS abbia plasmato la zona, nonché di come tale azione abbia influito sulle vicende europee durante la Seconda Guerra Mondiale e all'inizio della Guerra Fredda.

La proiezione sovietica in Asia orientale: dalla Rivoluzione d'Ottobre alla Guerra di Corea

ACETO, ANTONIO
2024/2025

Abstract

At the outbreak of the October Revolution, the Russian Bolsheviks, having lost the prospect of expanding socialism into Europe, shifted their attention and their diplomatic-military efforts toward East Asia. This macro-region, already destabilized since the early 20th century by a series of disruptive events, found itself, for the first time, permeated by the spread of Marxist ideas and by a new expansionist drive from Moscow. This expansionism was no longer, as in the times of the tsars, aimed at territorial enlargement, but rather at the creation of a complex strategic system which, through agreements and military interventions, would allow Moscow to carve out a leading role in an area where, in fact, the power vacuum created by the collapse of the Chinese Empire had brought various world powers (chiefly the USSR and Japan) into competition. Through the consultation of political-diplomatic studies and documents from the period, this work will reconstruct the series of events that unfolded in East Asia from the establishment of the Chinese Republic in 1911 to the end of the Korean War, identifying the Soviet government's intentions in its engagement with the region. Equally important will be an understanding of how the USSR shaped the area, as well as how its actions influenced European affairs during the Second World War and the early stages of the Cold War.
2024
Soviet projection in East Asia: from the October Revolution to the Korean War
Allo scoppio della Rivoluzione d'Ottobre, i bolscevichi russi, chiusasi la possibilità di un'espansione del socialismo verso l'Europa, focalizzano la propria attenzione ed i propri sforzi diplomatico-militari verso l'Asia orientale. La macroregione, sconvolta, da inizio Novecento, da una serie di eventi che ne avevano destabilizzato gli equilibri, si trovava, dunque, per la prima volta attraversata dal diffondersi delle idee marxiste e da un nuovo intento espansionistico moscovita: non più, come ai tempi degli zar, diretto all'ampliamento territoriale, bensì alla creazione di un complesso sistema strategico il quale, attraverso accordi ed interventi armati, avrebbe permesso a Mosca di ritagliarsi un ruolo di primo piano in un'area nella quale, difatti, il vuoto di potere creatosi a seguito del crollo dell'Impero cinese metteva in competizione diverse potenze mondiali (su tutte, URSS e Giappone). Attraverso la consultazione di studi e documenti diplomatico-politici dell'epoca, verrà qui ricostruita la serie di avvenimenti che si svilupparono in Asia orientale dall'instaurazione del governo repubblicano Cina, nel 1911, fino alla fine della Guerra di Corea, identificando gli intenti del governo sovietico nel relazionarsi all'area. Fondamentale, oltretutto, sarà la comprensione di come l'URSS abbia plasmato la zona, nonché di come tale azione abbia influito sulle vicende europee durante la Seconda Guerra Mondiale e all'inizio della Guerra Fredda.
Unione Sovietica
Asia orientale
Corea
Cina
Guerra
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/95629