La trasformazione digitale dell’economia globale ha modificato profondamente la natura delle imprese transnazionali e le dinamiche del lavoro. Questa tesi esplora l’ascesa delle piattaforme digitali come nuove forme di multinazionali, analizzandone il potere economico, normativo e l’architettura della responsabilità. Al centro del lavoro vi è l’esame del lavoro su piattaforma e della cosiddetta gestione algoritmica, che riformula il rapporto tra datore e lavoratore, spesso celando forme di subordinazione dietro una presunta autonomia. Attraverso un’analisi critica del management algoritmico, la tesi mette in luce le principali violazioni dei diritti dei lavoratori: inquadramenti contrattuali opachi, mancanza di tutele, utilizzo pervasivo dei dati personali e ostacoli all’accesso a rimedi efficaci. Il framework ONU “Protect, Respect and Remedy” viene presentato come strumento interpretativo utile per affrontare le sfide etiche e giuridiche del lavoro digitale, con un focus sulla responsabilità delle imprese e il ruolo degli Stati. Il lavoro si conclude con un’analisi delle risposte normative emergenti, come la Direttiva UE sul lavoro su piattaforma e la proposta di Direttiva sulla due diligence aziendale, interrogandosi infine sulla possibilità e necessità di una due diligence algoritmica. L’obiettivo della tesi è fornire una riflessione critica su come bilanciare innovazione tecnologica e tutela dei diritti fondamentali, proponendo soluzioni per una governance più equa e trasparente del lavoro digitale.
Responsabilizzazione delle imprese verso i diritti umani e la sfida del lavoro su piattaforma digitale
BONASSI, SARA
2024/2025
Abstract
La trasformazione digitale dell’economia globale ha modificato profondamente la natura delle imprese transnazionali e le dinamiche del lavoro. Questa tesi esplora l’ascesa delle piattaforme digitali come nuove forme di multinazionali, analizzandone il potere economico, normativo e l’architettura della responsabilità. Al centro del lavoro vi è l’esame del lavoro su piattaforma e della cosiddetta gestione algoritmica, che riformula il rapporto tra datore e lavoratore, spesso celando forme di subordinazione dietro una presunta autonomia. Attraverso un’analisi critica del management algoritmico, la tesi mette in luce le principali violazioni dei diritti dei lavoratori: inquadramenti contrattuali opachi, mancanza di tutele, utilizzo pervasivo dei dati personali e ostacoli all’accesso a rimedi efficaci. Il framework ONU “Protect, Respect and Remedy” viene presentato come strumento interpretativo utile per affrontare le sfide etiche e giuridiche del lavoro digitale, con un focus sulla responsabilità delle imprese e il ruolo degli Stati. Il lavoro si conclude con un’analisi delle risposte normative emergenti, come la Direttiva UE sul lavoro su piattaforma e la proposta di Direttiva sulla due diligence aziendale, interrogandosi infine sulla possibilità e necessità di una due diligence algoritmica. L’obiettivo della tesi è fornire una riflessione critica su come bilanciare innovazione tecnologica e tutela dei diritti fondamentali, proponendo soluzioni per una governance più equa e trasparente del lavoro digitale.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/95654