Il presente elaborato analizza la complessa realtà dei diritti umani in Qatar in occasione del Mondiale di calcio del 2022, evidenziando le contraddizioni tra lo spettacolo sportivo globale e le gravi violazioni dei diritti fondamentali. Nella prima parte viene presentato il contesto politico, economico e sociale del Qatar, illustrando il suo ruolo geopolitico, le condizioni di vita della popolazione e il problematico rapporto del Paese con il rispetto dei diritti umani. Successivamente, l’attenzione si concentra sulle condizioni dei lavoratori migranti, cuore della macchina organizzativa dell’evento: si analizzano le forme di sfruttamento, i limiti delle riforme introdotte e le numerose denunce sollevate da organizzazioni non governative e organismi internazionali, così come la controversa risposta della FIFA e del governo qatariota. Infine, la ricerca affronta le problematiche emerse nel periodo successivo alla competizione, sottolineando l’assenza di misure riparative efficaci e il persistere di criticità legate ai diritti civili. L’assegnazione dei Mondiali 2034 all’Arabia Saudita riapre interrogativi sul legame tra grandi eventi sportivi e tutela dei diritti umani, evidenziando la necessità di un cambiamento nelle politiche internazionali del calcio affinché questo sport possa davvero rappresentare un veicolo di inclusione e rispetto universale
TRA SPETTACOLO E SOFFERENZA: LA REALTA’ DEI DIRITTI UMANI DURANTE IL MONDIALE DI CALCIO IN QATAR DEL 2022
CARDIN, FILIPPO
2024/2025
Abstract
Il presente elaborato analizza la complessa realtà dei diritti umani in Qatar in occasione del Mondiale di calcio del 2022, evidenziando le contraddizioni tra lo spettacolo sportivo globale e le gravi violazioni dei diritti fondamentali. Nella prima parte viene presentato il contesto politico, economico e sociale del Qatar, illustrando il suo ruolo geopolitico, le condizioni di vita della popolazione e il problematico rapporto del Paese con il rispetto dei diritti umani. Successivamente, l’attenzione si concentra sulle condizioni dei lavoratori migranti, cuore della macchina organizzativa dell’evento: si analizzano le forme di sfruttamento, i limiti delle riforme introdotte e le numerose denunce sollevate da organizzazioni non governative e organismi internazionali, così come la controversa risposta della FIFA e del governo qatariota. Infine, la ricerca affronta le problematiche emerse nel periodo successivo alla competizione, sottolineando l’assenza di misure riparative efficaci e il persistere di criticità legate ai diritti civili. L’assegnazione dei Mondiali 2034 all’Arabia Saudita riapre interrogativi sul legame tra grandi eventi sportivi e tutela dei diritti umani, evidenziando la necessità di un cambiamento nelle politiche internazionali del calcio affinché questo sport possa davvero rappresentare un veicolo di inclusione e rispetto universale| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/95671