Il potenziamento umano: tra progresso e discriminazione

This study focuses on the phenomenon of human enhancement, analyzing how individuals can improve their abilities and exploring the moral and social consequences of such improvements.The first chapter begins with a reflection on the concept of human nature and how the idea of self-improvement has evolved throughout history. It then distinguishes between enhancement as a form of improvement and therapy, and proposes a classification of these enhancements based on their duration—whether temporary, permanent, or reversible—and on their type, that is, whether they concern physical appearance, cognitive abilities, or emotional capacities. The second chapter delves into the significant risk that unequal access to enhancement technologies may generate new forms of discrimination. Such inequalities could emerge both economically and socially, leading to the creation of unprecedented categories of individuals—for example, between those considered “natural” and those who have been “enhanced.” Finally, the third chapter addresses the complex ethical issues related to concepts such as social justice, individual freedom, the world of work, and meritocracy. It also questions the role that institutions should play in regulating and managing these advanced technologies. The main objective of this thesis is to determine whether human enhancement represents a genuine opportunity for societal progress or, conversely, whether it may pose a potential threat to the fundamental principles of equality and human dignity.

Questo studio si concentra sul fenomeno del "potenziamento umano" (human enhancement), analizzando come le persone possano migliorare le proprie capacità, e ne esplora le conseguenze morali e sociali. Il primo capitolo di questo lavoro comincia con una riflessione sul concetto di natura umana e su come l'idea di migliorarsi sia cambiata nel corso della storia. Successivamente, viene fatta una distinzione tra il potenziamento come cura e la terapia, e si propone una classificazione di tali miglioramenti basata sulla loro durata – che può essere temporanea, permanente o reversibile – e sulla loro tipologia, ovvero se riguardino l'aspetto fisico, le capacità cognitive o quelle emotive. Il secondo capitolo approfondisce il rischio significativo che un accesso non equo alle tecnologie di potenziamento possa generare nuove forme di discriminazione. Tali disuguaglianze potrebbero manifestarsi sia a livello economico che sociale, portando alla creazione di inedite categorie di individui, ad esempio tra coloro che sono considerati "naturali" e quelli che sono stati "potenziati". Infine, il terzo capitolo affronta le complesse questioni etiche legate a concetti quali la giustizia sociale, la libertà individuale, il mondo del lavoro e la meritocrazia. Si interroga inoltre sul ruolo che le istituzioni devono avere nella regolazione e nella gestione di queste avanzate tecnologie. L'obiettivo principale di questo elaborato è determinare se il potenziamento umano rappresenti un’opportunità di progresso per la società o se, al contrario, possa configurarsi come una potenziale minaccia ai principi fondamentali di uguaglianza e dignità.