L'impatto della trasformazione digitale sta apportando profondi cambiamenti sociali, economici e lavorativi potenzialmente pericolosi per la salute e il benessere delle organizzazioni e dei loro dipendenti. Le tecnologie ICT e dell'Industria 4.0, sebbene agevolino le attività lavorative migliorando l'efficienza e riducendo lo sforzo fisico umano, possono contribuire ad aumentare lo stress lavorativo e al peggioramento dell'equilibrio tra lavoro e vita privata. Questo è associato a conseguenze negative per il benessere psicofisico e organizzativo dei lavoratori, che sono chiamati a mettere in atto delle strategie al fine di limitare l'invasione nella sfera privata del lavoro svolto mediante l'utilizzo di strumenti tecnologici. Negli ultimi decenni, inoltre, con l'aspettativa di vita della popolazione in aumento si riscontrano notevoli cambiamenti nella composizione della forza lavoro e nella definizione di lavoratore anziano, i quali necessitano di attenzione da parte delle organizzazioni al fine di limitare le conseguenze psicofisiche negative legate al lavoro per la fascia di dipendenti over 55. Lo studio trasversale è stato condotto nell'ambito del progetto DigitAl lifelong pRevEntion (DARE) con l'obiettivo di comprendere come lo stress causato dall'utilizzo delle tecnologie digitali sul lavoro possa associarsi al burnout lavorativo attraverso un aumento del conflitto lavoro-famiglia e condizionatamente all'età dei lavoratori (modello di mediazione moderata). Comprendere come l'influenza di queste variabili sul burnout vari con l'età può essere di grande utilità al fine di sviluppare policy e regolamentazioni a livello nazionale e organizzativo per garantire un alto livello di benessere psicofisico alla forza lavoro.
Il ruolo del conflitto lavoro-famiglia e dell'età nell'associazione tra technostress e burnout lavorativo: uno studio trasversale condotto nell'ambito del progetto DigitAl lifelong pRevEntion
TARONDO, TOMMASO
2024/2025
Abstract
L'impatto della trasformazione digitale sta apportando profondi cambiamenti sociali, economici e lavorativi potenzialmente pericolosi per la salute e il benessere delle organizzazioni e dei loro dipendenti. Le tecnologie ICT e dell'Industria 4.0, sebbene agevolino le attività lavorative migliorando l'efficienza e riducendo lo sforzo fisico umano, possono contribuire ad aumentare lo stress lavorativo e al peggioramento dell'equilibrio tra lavoro e vita privata. Questo è associato a conseguenze negative per il benessere psicofisico e organizzativo dei lavoratori, che sono chiamati a mettere in atto delle strategie al fine di limitare l'invasione nella sfera privata del lavoro svolto mediante l'utilizzo di strumenti tecnologici. Negli ultimi decenni, inoltre, con l'aspettativa di vita della popolazione in aumento si riscontrano notevoli cambiamenti nella composizione della forza lavoro e nella definizione di lavoratore anziano, i quali necessitano di attenzione da parte delle organizzazioni al fine di limitare le conseguenze psicofisiche negative legate al lavoro per la fascia di dipendenti over 55. Lo studio trasversale è stato condotto nell'ambito del progetto DigitAl lifelong pRevEntion (DARE) con l'obiettivo di comprendere come lo stress causato dall'utilizzo delle tecnologie digitali sul lavoro possa associarsi al burnout lavorativo attraverso un aumento del conflitto lavoro-famiglia e condizionatamente all'età dei lavoratori (modello di mediazione moderata). Comprendere come l'influenza di queste variabili sul burnout vari con l'età può essere di grande utilità al fine di sviluppare policy e regolamentazioni a livello nazionale e organizzativo per garantire un alto livello di benessere psicofisico alla forza lavoro.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/96350