Disuguaglianza e Inospitalità. La Discrepanza Salariale Verticale favorisce la Xenofobia?

This project addresses an in-depth examination of the extent to which economic inequality is associated with xenophobic attitudes, a topic of critical relevance in contemporary societies, broadly characterized and influenced by migratory phenomena. In particular, the aim of the present research is to understand whether, and how, vertical pay gap influences xenophobic attitudes in unequal settings. Xenophobic attitudes are considered as individuals' opposition to immigration dispositions, their perception of cultural threat, their aggressive reactions and their willingness to engage in sharing behaviours in relation to foreigners (Jetten et al., 2015; Bekhuis et al., 2013; Greitemeyer & Sagioglou, 2017). The aforementioned patterns are analysed adopting the Bimboola paradigm (Jetten et al., 2015; Sainz et al., 2023) applied to an organizational context. The role of the inferred normative climate (Sánchez-Rodríguez et al., 2023; Moreno-Bella et al., 2019) is incorporated in the study to understand individuals' perceptions of organizational norms, and if they have an impact on the inequality-xenophobia relationship. The role of relative deprivation (Smith et al., 2012), i.e., the perception of disadvantage relative to a reference group, is hypothesized to be a mediating factor in the relationship between inequality and xenophobia. The main findings include a domino effect between vertical pay gap, masculine and feminine norms, and xenophobic attitudes. Two salient and unanticipated results regard the association between higher inequality and lower xenophobic attitudes, explained through an ingroup-outgroup recategorization hypothesis; and the association between lower inequality and higher opposition to immigration, explained in relation to ingroup distinctiveness reactions and fear of losing wealth positions.

Questo studio si propone di esaminare in modo approfondito in che misura la disuguaglianza economica sia associata ad atteggiamenti xenofobi, un tema di fondamentale rilevanza nelle società contemporanee, ampiamente caratterizzate e influenzate dai fenomeni migratori. In particolare, l'obiettivo della presente ricerca è comprendere se, e in che modo, la discrepanza salariale verticale influenzi gli atteggiamenti xenofobi in contesti caratterizzati da disuguaglianza. Gli atteggiamenti xenofobi sono definiti come l'opposizione all'immigrazione dei partecipanti, la loro percezione di minaccia alla propria cultura, le loro reazioni aggressive, e la loro propensione alla condivisione con gli stranieri (Jetten et al., 2015; Bekhuis et al., 2013; Greitemeyer & Sagioglou, 2017). I modelli sopra citati sono analizzati adottando il paradigma di Bimboola (Jetten et al., 2015; Sainz et al., 2023) applicato a un contesto organizzativo. Il ruolo del clima normativo dedotto (Sánchez-Rodríguez et al., 2023; Moreno-Bella et al., 2019) è incorporato nello studio per comprendere le percezioni degli individui sulle norme organizzative, e se queste hanno un impatto sulla relazione tra disuguaglianza e xenofobia. Si ipotizza che il ruolo della deprivazione relativa (Smith et al., 2012), ovvero la percezione di svantaggio rispetto a un gruppo di riferimento, sia un mediatore nella relazione tra disuguaglianza e xenofobia. I principali risultati includono un effetto domino tra la discrepanza salariale verticale, le norme maschili e femminili, e gli atteggiamenti xenofobi. Due risultati salienti e inaspettati riguardano l'associazione tra una maggiore disuguaglianza e atteggiamenti meno xenofobi, spiegata attraverso un'ipotesi di ricategorizzazione dell'ingroup e dell'outgroup; e l'associazione tra una minore disuguaglianza e una maggiore opposizione all'immigrazione, spiegata in termini di necessità di mantenere un carattere distintivo dell'ingroup e di timore di perdere posizioni di ricchezza.