INTRODUZIONE: La transizione digitale in sanità, promossa dal PNRR in Italia, richiede competenze adeguate nel personale. La Digital Health Literacy (DHL) è considerata un prerequisito affinché l’Intelligenza Artificiale (IA) possa essere impiegata nei servizi. Lo studio ha l’obiettivo di indagare le fonti digitali impiegate, valutare il livello di DHL e l'uso dell'IA nel contesto lavorativo del personale dei Dipartimenti di Prevenzione delle AULSS venete coinvolte. MATERIALI E METODI: È stata condotta un'indagine mista, raccogliendo 252 risposte da parte dei dipendenti tramite un questionario; con i dati sono state elaborate frequenze, medie, test del chi-quadro e Fisher. Sono state condotte 5 interviste con Dirigenti e coordinatori dei Dipartimenti per approfondire la loro visione e percezione delle tematiche; le informazioni sono state analizzate mediante la codifica in aree tematiche. RISULTATI E DISCUSSIONE: Il livello di DHL percepito è risultato complessivamente buono (medie superiori a 3.00 su 4), confermato anche dalle abitudini di ricerca sul web. I dipendenti mostrano un uso regolare delle risorse online nell’ambito lavorativo, prediligendo fonti istituzionali, indicando un approccio alla ricerca consapevole. Tuttavia, sono state evidenziate possibili aree di miglioramento nelle metodologie di ricerca avanzata e nella trasmissione delle informazioni all’utente. Riguardo all’IA, il 54,8% dichiara di aver utilizzato strumenti di IA a fini lavorativi, l’uso è spesso sporadico, ma viene richiesta formazione e addestramento per l’applicazione dello strumento nel contesto lavorativo. Un livello adeguato di DHL si associa a una maggiore capacità di valutare criticamente i contenuti generati dall’IA. L’approccio all’IA da parte dei dirigenti è prudente ma aperto, essa viene percepita come un potenziale supporto scientifico e un facilitatore per l’efficienza organizzativa. Permangono preoccupazioni di "deskilling" e la convinzione che l’IA debba essere subordinata a un rigoroso controllo umano. La dirigenza, in linea con i bisogni emersi dai dipendenti nel questionario, esprime unanime consenso sulla necessità di una formazione urgente, che sia differenziata per ruolo e gestita da formatori esterni qualificati.
STUDIO TRASVERSALE SU DIGITAL HEALTH LITERACY E USO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL PERSONALE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DI AULSS 2, AULSS 4 E AULSS 7 DELLA REGIONE VENETO.
SCHIEVENIN, CLAUDIA
2024/2025
Abstract
INTRODUZIONE: La transizione digitale in sanità, promossa dal PNRR in Italia, richiede competenze adeguate nel personale. La Digital Health Literacy (DHL) è considerata un prerequisito affinché l’Intelligenza Artificiale (IA) possa essere impiegata nei servizi. Lo studio ha l’obiettivo di indagare le fonti digitali impiegate, valutare il livello di DHL e l'uso dell'IA nel contesto lavorativo del personale dei Dipartimenti di Prevenzione delle AULSS venete coinvolte. MATERIALI E METODI: È stata condotta un'indagine mista, raccogliendo 252 risposte da parte dei dipendenti tramite un questionario; con i dati sono state elaborate frequenze, medie, test del chi-quadro e Fisher. Sono state condotte 5 interviste con Dirigenti e coordinatori dei Dipartimenti per approfondire la loro visione e percezione delle tematiche; le informazioni sono state analizzate mediante la codifica in aree tematiche. RISULTATI E DISCUSSIONE: Il livello di DHL percepito è risultato complessivamente buono (medie superiori a 3.00 su 4), confermato anche dalle abitudini di ricerca sul web. I dipendenti mostrano un uso regolare delle risorse online nell’ambito lavorativo, prediligendo fonti istituzionali, indicando un approccio alla ricerca consapevole. Tuttavia, sono state evidenziate possibili aree di miglioramento nelle metodologie di ricerca avanzata e nella trasmissione delle informazioni all’utente. Riguardo all’IA, il 54,8% dichiara di aver utilizzato strumenti di IA a fini lavorativi, l’uso è spesso sporadico, ma viene richiesta formazione e addestramento per l’applicazione dello strumento nel contesto lavorativo. Un livello adeguato di DHL si associa a una maggiore capacità di valutare criticamente i contenuti generati dall’IA. L’approccio all’IA da parte dei dirigenti è prudente ma aperto, essa viene percepita come un potenziale supporto scientifico e un facilitatore per l’efficienza organizzativa. Permangono preoccupazioni di "deskilling" e la convinzione che l’IA debba essere subordinata a un rigoroso controllo umano. La dirigenza, in linea con i bisogni emersi dai dipendenti nel questionario, esprime unanime consenso sulla necessità di una formazione urgente, che sia differenziata per ruolo e gestita da formatori esterni qualificati.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/96871