Introduzione: la gravidanza in età adolescenziale rappresenta una sfida rilevante per i sistemi sanitari, poiché coinvolge vulnerabilità biologiche, psicologiche e sociali tipiche delle giovani madri. L’approccio multidisciplinare dei poli adolescenti, che integra ostetriche, ginecologi, psicologi, assistenti sociali ed educatori, si rivela fondamentale per affrontare in maniera completa e personalizzata le complessità di questa condizione. Questo studio esplora le pratiche di lavoro in team nei consultori del Veneto, focalizzandosi sulla qualità dell’assistenza, le dinamiche interprofessionali e le percezioni dei professionisti coinvolti. Materiale e Metodi: la ricerca si è basata su un approccio qualitativo mediante questionario somministrato a professionisti dei consultori . Lo strumento, composto da domande aperte e chiuse, ha raccolto informazioni sui percorsi assistenziali, sulle modalità di collaborazione interprofessionale e sugli aspetti critici percepiti dai membri del team. Il campione costituito da 92 professionisti operanti in consultori. Risultati: dall’analisi dei dati emerge una diffusa esperienza nella presa in carico delle gravidanze adolescenziali, ma anche una marcata eterogeneità organizzativa tra i servizi. Solo una minoranza dei consultori dispone di protocolli specifici o di percorsi post-partum dedicati, mentre la collaborazione multidisciplinare risulta spesso discontinua. Le analisi statistiche evidenziano un’associazione significativa tra la presenza di protocolli e la frequenza degli incontri d’équipe, così come tra la formazione ricevuta e la percezione di efficacia della presa in carico (p-value < 0,05). Discussione: i risultati indicano che la presa in carico delle adolescenti in gravidanza è fortemente influenzata dalla presenza di poli dedicati e da modelli organizzativi strutturati. La multidisciplinarietà si conferma un elemento chiave, ma la mancanza di linee guida condivise e di formazione specifica limita la continuità assistenziale. La gestione del post-partum emerge come una delle aree più critiche, nonostante la consapevolezza diffusa dell’importanza del sostegno psicologico e genitoriale. Conclusioni: lo studio mette in evidenza l’impegno dei professionisti e il valore del lavoro in rete, ma anche la necessità di potenziare la formazione, la comunicazione tra figure professionali e l’adozione di protocolli regionali condivisi. Promuovere un modello uniforme e integrato di presa in carico consentirebbe di garantire maggiore equità, continuità e qualità dell’assistenza alle giovani madri.
Il ruolo del team multidisciplinare nella presa in carico delle gravidanze adolescenziali nei consultori in Veneto: un’indagine qualitativa
BOSSAN, COSTANZA
2024/2025
Abstract
Introduzione: la gravidanza in età adolescenziale rappresenta una sfida rilevante per i sistemi sanitari, poiché coinvolge vulnerabilità biologiche, psicologiche e sociali tipiche delle giovani madri. L’approccio multidisciplinare dei poli adolescenti, che integra ostetriche, ginecologi, psicologi, assistenti sociali ed educatori, si rivela fondamentale per affrontare in maniera completa e personalizzata le complessità di questa condizione. Questo studio esplora le pratiche di lavoro in team nei consultori del Veneto, focalizzandosi sulla qualità dell’assistenza, le dinamiche interprofessionali e le percezioni dei professionisti coinvolti. Materiale e Metodi: la ricerca si è basata su un approccio qualitativo mediante questionario somministrato a professionisti dei consultori . Lo strumento, composto da domande aperte e chiuse, ha raccolto informazioni sui percorsi assistenziali, sulle modalità di collaborazione interprofessionale e sugli aspetti critici percepiti dai membri del team. Il campione costituito da 92 professionisti operanti in consultori. Risultati: dall’analisi dei dati emerge una diffusa esperienza nella presa in carico delle gravidanze adolescenziali, ma anche una marcata eterogeneità organizzativa tra i servizi. Solo una minoranza dei consultori dispone di protocolli specifici o di percorsi post-partum dedicati, mentre la collaborazione multidisciplinare risulta spesso discontinua. Le analisi statistiche evidenziano un’associazione significativa tra la presenza di protocolli e la frequenza degli incontri d’équipe, così come tra la formazione ricevuta e la percezione di efficacia della presa in carico (p-value < 0,05). Discussione: i risultati indicano che la presa in carico delle adolescenti in gravidanza è fortemente influenzata dalla presenza di poli dedicati e da modelli organizzativi strutturati. La multidisciplinarietà si conferma un elemento chiave, ma la mancanza di linee guida condivise e di formazione specifica limita la continuità assistenziale. La gestione del post-partum emerge come una delle aree più critiche, nonostante la consapevolezza diffusa dell’importanza del sostegno psicologico e genitoriale. Conclusioni: lo studio mette in evidenza l’impegno dei professionisti e il valore del lavoro in rete, ma anche la necessità di potenziare la formazione, la comunicazione tra figure professionali e l’adozione di protocolli regionali condivisi. Promuovere un modello uniforme e integrato di presa in carico consentirebbe di garantire maggiore equità, continuità e qualità dell’assistenza alle giovani madri.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/97031