Oltre la perdita: Strategie infermieristiche per il benessere psicosociale nei pazienti con alopecia chemioindotta

La tesi verte ad analizzare il ruolo dell’infermiere nell’educazione e nel supporto psicologico ai pazienti con alopecia indotta da chemioterapia, attraverso una revisione della letteratura scientifica. L’obiettivo principale è esplorare come la perdita di capelli influenzi il benessere psicologico e la qualità della vita dei pazienti, sia a livello personale che sociale, e identificare gli interventi assistenziali e di supporto messi in atto dal personale infermieristico. È stata effettuata una revisione della letteratura utilizzando fonti scientifiche recenti, focalizzandosi sui meccanismi fisiologici della CIA, sulle strategie di gestione e sugli approcci infermieristici nell’assistenza a questi pazienti. I risultati mostrano che il raffreddamento del cuoio capelluto, ad oggi, rappresenta l’unico metodo approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) per la prevenzione della CIA, con una percentuale di successo fino al 76% se utilizzato per oltre 90 minuti. Tuttavia, l'efficacia di questo trattamento è spesso compromessa da effetti collaterali come cefalea e disagio. Anche la somministrazione di un particolare farmaco ossia il minoxidil si è rivelato efficace nel favorire la ricrescita dei capelli. Inoltre, è emersa l’importanza di strumenti come i Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PdTA) per supportare le decisioni condivise tra pazienti e operatori sanitari. Tuttavia, la scarsità di tempo e la brevità degli incontri tra infermieri e pazienti rappresentano una barriera significativa alla comunicazione efficace e al supporto psicologico. I dati raccolti evidenziano la necessità di un maggiore coinvolgimento infermieristico, sia in termini educativi che relazionali, per migliorare l’assistenza ai pazienti colpiti da alopecia.