Problema/background: La violenza sessuale è un fenomeno che interessa principal-mente vittime di sesso femminile, in ordine di quasi una donna su tre. È ormai noto che le vittime di tale violenza avranno una tendenza più comune a mani-festare nel tempo disturbi come depressione, ansia, sintomi somatici, tentativi di sui-cidio e disturbi da stress post traumatico. Il fenomeno pur essendo grave risulta sottostimato in ragione del numero elevato di casi non denunciati. L’infermiere, in qualità di professionista sanitario, nello svolgimento della propria at-tività lavorativa, occupa una posizione privilegiata per attuare interventi precoci nei casi di violenza sessuale. Le vittime di violenza sessuale talvolta si rivolgono in primis alle forze dell’ordine dalle quali vengono condotte per un accertamento in Pronto Soccorso o, in alternativa, si recano esse stesse al Pronto Soccorso. L’infermiere svolge, quindi, un ruolo chiave nell’approccio alla vittima di violenza sessuale in quanto è la prima figura sanitaria che prende in carico il/la paziente. Obiettivo: Lo scopo della tesi è di aggiornare una tesi di laurea in Infermieristica ela-borata nel 2017 dalla dr.ssa Marin per verificare come le nuove normative introdotte in questo lasso temporale abbiano o meno modificato la percezione dell’evento da par-te degli infermieri e il loro modo di agire, coinvolgendo i Pronto Soccorso dell’AULSS 6 Euganea e dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. Le componenti fondamentali della tesi sono di verificare: 1. Come è evoluta la conoscenza del fenomeno da parte del personale infermieri-stico; 2. L’entità del fenomeno come percepito da infermieri di pronto soccorso coin-volti nell’indagine; 3. L’utilizzazione nelle unità operative di strumenti/approcci di rilevazione pre-coce e tutela di vittime di violenza sessuale; 4. Le possibili strategie di miglioramento indicate dal personale infermieristico. Materiali e metodi: Si è trattato di uno studio osservazionale trasversale condotto mediante utilizzazione di un questionario prodotto per la tesi sopra citata, composto da 22 domande a scelta multipla inerenti la tematica in oggetto. Il questionario è stato compilato su base volontaria e in forma anonima, garantendo la privacy dei dati rac-colti. Il campione è randomizzato all’interno della popolazione di infermieri che lavo-rano nelle UO sopra citate. Risultati: All’indagine hanno aderito n. 110 infermieri. La maggior parte del campio-ne ha dimostrato una buona conoscenza del fenomeno oggetto di studio. È emerso co-me gli aggiornamenti normativi pubblicati dal 2017 ad oggi abbiano portato a un rad-doppio della consapevolezza dell’esistenza di protocolli appositi all’interno dei Pronto Soccorsi (da 42% nel 2017 a 84,55% oggi). Rimane tuttavia opinione comune da parte degli infermieri la necessità di maggiore formazione e di maggiore confronto post-casistica per accrescere le proprie abilità nella gestione dei casi riguardanti l’argomento oggetto della presente tesi. Conclusioni: La normativa nazionale avente ad oggetto la prevenzione della violenza sessuale sulle donne e le relative conseguenze e le Linee Guida Nazionali in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza coadiuvate dalla diffusa formazione fatta nell’area dei pronto soccorso ha migliorato la consapevolezza degli operatori circa il fenomeno, la conoscenza di procedure specifiche da attuare, l’organizzazione e la modalità di risposta. Rimane tuttavia necessario continuare a fare formazione al personale. Keywords: sexual violence, health effects, victims, sexual behaviour, rape, elderly etc.
INDAGINE SULL’EVOLUZIONE DELLA PERCEZIONE DEGLI INFERMIERI DI PRONTO SOCCORSO SUL FENOMENO DELLA VIOLENZA SESSUALE SULLE DONNE DAL 2017 AD OGGI
CALLIGIONE, CHIARA
2024/2025
Abstract
Problema/background: La violenza sessuale è un fenomeno che interessa principal-mente vittime di sesso femminile, in ordine di quasi una donna su tre. È ormai noto che le vittime di tale violenza avranno una tendenza più comune a mani-festare nel tempo disturbi come depressione, ansia, sintomi somatici, tentativi di sui-cidio e disturbi da stress post traumatico. Il fenomeno pur essendo grave risulta sottostimato in ragione del numero elevato di casi non denunciati. L’infermiere, in qualità di professionista sanitario, nello svolgimento della propria at-tività lavorativa, occupa una posizione privilegiata per attuare interventi precoci nei casi di violenza sessuale. Le vittime di violenza sessuale talvolta si rivolgono in primis alle forze dell’ordine dalle quali vengono condotte per un accertamento in Pronto Soccorso o, in alternativa, si recano esse stesse al Pronto Soccorso. L’infermiere svolge, quindi, un ruolo chiave nell’approccio alla vittima di violenza sessuale in quanto è la prima figura sanitaria che prende in carico il/la paziente. Obiettivo: Lo scopo della tesi è di aggiornare una tesi di laurea in Infermieristica ela-borata nel 2017 dalla dr.ssa Marin per verificare come le nuove normative introdotte in questo lasso temporale abbiano o meno modificato la percezione dell’evento da par-te degli infermieri e il loro modo di agire, coinvolgendo i Pronto Soccorso dell’AULSS 6 Euganea e dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. Le componenti fondamentali della tesi sono di verificare: 1. Come è evoluta la conoscenza del fenomeno da parte del personale infermieri-stico; 2. L’entità del fenomeno come percepito da infermieri di pronto soccorso coin-volti nell’indagine; 3. L’utilizzazione nelle unità operative di strumenti/approcci di rilevazione pre-coce e tutela di vittime di violenza sessuale; 4. Le possibili strategie di miglioramento indicate dal personale infermieristico. Materiali e metodi: Si è trattato di uno studio osservazionale trasversale condotto mediante utilizzazione di un questionario prodotto per la tesi sopra citata, composto da 22 domande a scelta multipla inerenti la tematica in oggetto. Il questionario è stato compilato su base volontaria e in forma anonima, garantendo la privacy dei dati rac-colti. Il campione è randomizzato all’interno della popolazione di infermieri che lavo-rano nelle UO sopra citate. Risultati: All’indagine hanno aderito n. 110 infermieri. La maggior parte del campio-ne ha dimostrato una buona conoscenza del fenomeno oggetto di studio. È emerso co-me gli aggiornamenti normativi pubblicati dal 2017 ad oggi abbiano portato a un rad-doppio della consapevolezza dell’esistenza di protocolli appositi all’interno dei Pronto Soccorsi (da 42% nel 2017 a 84,55% oggi). Rimane tuttavia opinione comune da parte degli infermieri la necessità di maggiore formazione e di maggiore confronto post-casistica per accrescere le proprie abilità nella gestione dei casi riguardanti l’argomento oggetto della presente tesi. Conclusioni: La normativa nazionale avente ad oggetto la prevenzione della violenza sessuale sulle donne e le relative conseguenze e le Linee Guida Nazionali in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza coadiuvate dalla diffusa formazione fatta nell’area dei pronto soccorso ha migliorato la consapevolezza degli operatori circa il fenomeno, la conoscenza di procedure specifiche da attuare, l’organizzazione e la modalità di risposta. Rimane tuttavia necessario continuare a fare formazione al personale. Keywords: sexual violence, health effects, victims, sexual behaviour, rape, elderly etc.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/97293