Introduzione La depressione post partum rappresenta una delle complicanze psichiche più frequenti del periodo perinatale, con gravi ripercussioni sul benessere della madre, del neonato e del nucleo familiare. L’infermiere, in quanto professionista, svolge un ruolo chiave nella prevenzione, identificazione precoce e gestione di tale disturbo attraverso interventi di educazione, supporto e monitoraggio. Tuttavia, la letteratura evidenzia una scarsa omogeneitànelle modalità di screening e nella definizione dei fattori di rischio, rendendo complessa l’individuazione di strategie assistenziali standardizzate. La presente revisione intente analizzare la letteratura scientifica disponibile al fine di individuare i principali fattori di rischio associati alla depressione post partum e il contributo infermieristico nella sua prevenzione e gestione. Materiali e Metodi È stata condotta una revisione narrativa della letteratura tramite le banche dati PubMed, e Google Scholar, selezionando articoli pubblicati tra il 2001 e il 2024 in lingua italiana e inglese, che trattano la depressione post partum in relazione agli interventi infermieristici e ai fattori di rischio. Sono stati inclusi studi sperimentali, osservazionali e revisioni sistematiche che affrontano il ruolo infermieristico nella depressione post-partum. Le parole chiave utilizzate comprendevano postpartum depression, nursing care, health education, psychological support, screening, risk factors e management. Dopo la selezione, sono stati analizzati cinque articoli principali: Aceti et al. (2012), Forman et al. (2007), O’Hara & Swain (2004), Milgrom et al. (2008) e Romito et al. (2012). Per ciascuno studio sono stati estratti i dati relativi a obbiettivi, campione, metodi, risultati e limiti dichiarati. Risultati Dall’analisi dei cinque articoli emerge che i principali fattori di rischio per la depressione post-partum comprendono: precedenti episodi depressivi, stile di attaccamento insicuro, stress familiare, scarso supporto sociale e presenza di violenza domestica. Gli interventi infermieristicidi tipo educativo e relazionale, come i programmi di counselling, il monitoraggio domiciliare e l’educazione prenatale, si sono dimostrati efficaci nel ridurre l’incidenza della depressione post-partum e nel migliorare il benessere materno. Inoltre, il supporto infermieristico contribuisce alla diagnosi precoce, favorendo l’attivazione tempestiva dei percorsi terapeutici e di rete. Discussione I risultati confermano l’importanza dell’approccio preventivo e multidisciplinare da parte dell’infermiere, che agisce come figura di riferimento nel percorso di assistenza materno-infantile. Tuttavia, le evidenze disponibili presentano limiti metodologici, come campioni ridotti, eterogeneità degli strumenti di valutazione e carenza di follow-up longitudinali. Gli studi analizzati concordano nel riconoscere che un’assistenza infermieristica basata sull’ascolto, la relazione d’aiuto e la valutazione dei fattori psicosociali è determinate per prevenire l’insorgenza o l’aggravamento della depressione post-partum. Conclusioni Dalla revisione emerge che la presa in carico infermieristica strutturata, empatica e continuativa rappresenta un elemento chiave nella prevenzione e nella gestione della depressione post-partum. La formazione dell’infermerie in ambito di salute mentale perinatale, l’implementazione di protocolli di screening e monitoraggio e la collaborazione multidisciplinare tra ospedale e territorio sono strumenti fondamentali per ridurre la prevalenza e le conseguenze della depressione post-partum. Promuovere la cultura dell’ascolto, della relazione e del sostegno psicologico nel percorso nascita significa contribuire non solo alla salute della madre, ma anche al benessere del bambino e della famiglia

Il Ruolo dell’Infermiere nella Depressione Post Partum: Analisi dei Fattori di Rischio

CARLI, SOFIA
2024/2025

Abstract

Introduzione La depressione post partum rappresenta una delle complicanze psichiche più frequenti del periodo perinatale, con gravi ripercussioni sul benessere della madre, del neonato e del nucleo familiare. L’infermiere, in quanto professionista, svolge un ruolo chiave nella prevenzione, identificazione precoce e gestione di tale disturbo attraverso interventi di educazione, supporto e monitoraggio. Tuttavia, la letteratura evidenzia una scarsa omogeneitànelle modalità di screening e nella definizione dei fattori di rischio, rendendo complessa l’individuazione di strategie assistenziali standardizzate. La presente revisione intente analizzare la letteratura scientifica disponibile al fine di individuare i principali fattori di rischio associati alla depressione post partum e il contributo infermieristico nella sua prevenzione e gestione. Materiali e Metodi È stata condotta una revisione narrativa della letteratura tramite le banche dati PubMed, e Google Scholar, selezionando articoli pubblicati tra il 2001 e il 2024 in lingua italiana e inglese, che trattano la depressione post partum in relazione agli interventi infermieristici e ai fattori di rischio. Sono stati inclusi studi sperimentali, osservazionali e revisioni sistematiche che affrontano il ruolo infermieristico nella depressione post-partum. Le parole chiave utilizzate comprendevano postpartum depression, nursing care, health education, psychological support, screening, risk factors e management. Dopo la selezione, sono stati analizzati cinque articoli principali: Aceti et al. (2012), Forman et al. (2007), O’Hara & Swain (2004), Milgrom et al. (2008) e Romito et al. (2012). Per ciascuno studio sono stati estratti i dati relativi a obbiettivi, campione, metodi, risultati e limiti dichiarati. Risultati Dall’analisi dei cinque articoli emerge che i principali fattori di rischio per la depressione post-partum comprendono: precedenti episodi depressivi, stile di attaccamento insicuro, stress familiare, scarso supporto sociale e presenza di violenza domestica. Gli interventi infermieristicidi tipo educativo e relazionale, come i programmi di counselling, il monitoraggio domiciliare e l’educazione prenatale, si sono dimostrati efficaci nel ridurre l’incidenza della depressione post-partum e nel migliorare il benessere materno. Inoltre, il supporto infermieristico contribuisce alla diagnosi precoce, favorendo l’attivazione tempestiva dei percorsi terapeutici e di rete. Discussione I risultati confermano l’importanza dell’approccio preventivo e multidisciplinare da parte dell’infermiere, che agisce come figura di riferimento nel percorso di assistenza materno-infantile. Tuttavia, le evidenze disponibili presentano limiti metodologici, come campioni ridotti, eterogeneità degli strumenti di valutazione e carenza di follow-up longitudinali. Gli studi analizzati concordano nel riconoscere che un’assistenza infermieristica basata sull’ascolto, la relazione d’aiuto e la valutazione dei fattori psicosociali è determinate per prevenire l’insorgenza o l’aggravamento della depressione post-partum. Conclusioni Dalla revisione emerge che la presa in carico infermieristica strutturata, empatica e continuativa rappresenta un elemento chiave nella prevenzione e nella gestione della depressione post-partum. La formazione dell’infermerie in ambito di salute mentale perinatale, l’implementazione di protocolli di screening e monitoraggio e la collaborazione multidisciplinare tra ospedale e territorio sono strumenti fondamentali per ridurre la prevalenza e le conseguenze della depressione post-partum. Promuovere la cultura dell’ascolto, della relazione e del sostegno psicologico nel percorso nascita significa contribuire non solo alla salute della madre, ma anche al benessere del bambino e della famiglia
2024
The Role of the Nurse in Postpartum Depression: Analysis of Risk Factors
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post partum
infermiere
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/97300