La cura che ti raggiunge: la telemedicina come strumento per l'autonomia e la qualità di vita in dialisi peritoneale domiciliare

ABSTRACT PROBLEM: Chronic Kidney Disease (CKD) is an increasingly prevalent condition that, in its most severe stage, requires renal replacement therapy; among these, Haemodialysis (HD) remains the most widely used technique compared to Peritoneal Dialysis (PD). The self-management of PD at home is complex and demands a multidisciplinary approach to support patients in developing appropriate behaviours aimed at ensuring therapeutic effectiveness and reducing the risk of complications such as peritonitis or catheter displacement, which can lead to treatment failure. Standard models of care, typically consisting of initial training and periodic check-ups, have proven insufficient in addressing patients’ characteristics and their modern individual, occupational, and family needs. The interpretation of these evolving needs, and the potential role of technological support in complementing standard practices, remains insufficiently defined and inconsistent. Understanding its potential benefits offers valuable insight for innovation and the development of new nursing competencies. AIM: The study aims to explore nursing care programmes that integrate continuous education and monitoring within an innovative tele-follow-up system, enabling the evaluation of effectiveness through increased patient adherence to home treatment procedures, a measurable reduction in complication rates, and improved emotional adaptation to self-management. SAMPLE: The sample examined includes adult patients (aged ≥ 18 years) undergoing home-based PD, supported by an integrated tele-follow-up system. MATERIALS AND METHODS: This thesis is a literature review conducted through searches in electronic databases such as PubMed, Cinahl, and Google Scholar, with most articles sourced from PubMed. No language restrictions were applied, but the search was limited to studies published in the last 15 years. Search terms included combinations of MeSH and keywords such as “home peritoneal dialysis,” “telemedicine,” and “tele follow up.” Six studies from various countries, including Thailand, Spain, the United States, and Italy, were included and analysed. The research focused on studies evaluating the impact of nursing care integrated with tele-follow-up on various clinical and psychological outcomes. RESULTS: The findings of this review highlight that nursing care supported by telemedicine has a positive impact on patients, significantly improving self-management, perceived safety, and autonomy. It is also associated with reduced hospitalisation rates, shorter hospital stays, and a lower risk of home dialysis technique failure. Furthermore, these technologies facilitate early identification of complications and enhance communication between patients and healthcare professionals. Tele-assistance also plays a crucial role in supporting caregivers, alleviating the “sense of abandonment” they often experience. Remote monitoring systems create a constant connection between patients, caregivers, and healthcare providers, offering a sense of security that helps mitigate stress and anxiety linked to fears of inadequate monitoring. CONCLUSIONS: The integration of standard nursing care with telemedicine represents a model that not only strengthens patients’ perceived autonomy and confidence but also improves clinical outcomes by reducing complications and hospitalisations. In this evolving context, nurses assume a central role as both technological and relational “coaches.” Keywords: Home peritoneal dialysis, Tele-assistance, Autonomy, Quality of life, Complications.

ABSTRACT PROBLEMA: L'Insufficienza Renale Cronica (IRC) è una patologia in crescita che allo stadio più grave richiede trattamenti dialitici sostitutivi; tra questi, l'Emodialisi (HD) risulta ancora oggi esse-re la metodica più diffusa rispetto alla Dialisi Peritoneale (PD). La gestione autonoma della PD a domicilio è complessa e richiede un intenso lavoro di equipe per accompagnare il paziente ad acquisire comportamenti adeguati, finalizzati all’efficacia terapeutica e alla riduzione del rischio di complicanze, come la peritonite o il dislocamento, fino all’insuccesso del trattamento. I modelli di assistenza standard, composti da formazione iniziale e controlli periodici, si sono rivelati insufficienti a rispondere alle caratteristiche dell’utente e ai bisogni individuali, lavorativi, familiari moderni. Interpretare le nuove esigenze e il possibile supporto tecnologico alle pratiche standard, risulta ancora poco definito e disomogeneo e gli effetti migliorativi rappresentano uno spunto di analisi in ottica di innovazione e nuove competenze assistenziali. SCOPO: Lo studio mira a ricercare programmi di assistenza infermieristica che integrino educazione e monitoraggio continui ad un sistema innovativo di tele-follow-up, consentendo la misurazione dell’efficacia attraverso l'aumento dell'aderenza dei pazienti alle procedure di trattamento domiciliare, la riduzione misurabile dell'incidenza di complicanze, il miglioramento del loro adattamento emotivo all’autogestione. CAMPIONE: Il campione preso in esame include pazienti adulti (età ≥ 18 anni) in trattamento dialitico domiciliare (DP) che siano assistiti con sistema integrato di tele-follow-up. MATERIALE E METODI: Questa tesi è una revisione della letteratura condotta consultando database elettronici come PubMed, Cinahl e Google Scholar, con la maggior parte degli articoli reperiti su PubMed. Non sono state applicate restrizioni linguistiche, ma è stata inserita una restrizione temporale agli ultimi 15 anni. I termini di ricerca includevano combinazioni di MeSH e parole chiave come "home peritoneal dialysis", "telemedicine" e "tele follow up". Sono stati inclusi e analizzati 6 articoli provenienti da diversi Paesi, tra cui Tailandia, Spagna, Stati Uniti e Italia. La ricerca si è concentrata su studi che valutano l'impatto dell'assistenza infermieristica integrata con il tele-follow-up su vari esiti clinici e psicologici. RISULTATI: I risultati della revisione evidenziano che l'assistenza infermieristica supportata dalla telemedicina ha un impatto positivo sul paziente, in termini di miglioramento significativo nell'autogestione e di percezione di sicurezza e autonomia. Risulta essere anche associabile ad una riduzione dei tassi di ospedalizzazione, della durata della degenza e del rischio di fallimento della tecnica dialitica domiciliare. Inoltre, l'uso di queste tecnologie permette l'identificazione precoce delle complicanze e migliora la comunicazione tra paziente e personale sanitario. La tecnologia della tele-assistenza ricopre un ruolo fondamentale anche nel supportare i caregivers, alleviando il "senso di abbandono" che spesso sperimentano. Il sistema di monitoraggio remoto crea una connessione costante tra pazienti, caregiver e operatori sanitari, offrendo un senso di sicurezza che mitiga lo stress e l'ansia legati alla paura di non essere monitorati adeguatamente. CONCLUSIONI: L'integrazione dell'assistenza infermieristica standard con la telemedicina risulta essere un modello che non solo potenzia il percepito del paziente, in termini di autonomia e fiducia, ma migliora anche gli esiti clinici, riducendo le complicanze e le ospedalizzazioni. In questo nuovo scenario, l'infermiere assume un ruolo centrale come "coach" tecnologico e relazionale. Parole chiave: Dialisi peritoneale domiciliare, Teleassistenza, Autonomia, Qualità di vita, Complicanze.