Introduzione: l’endometriosi è una condizione ginecologica cronica e complessa che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS / WHO) colpisce circa 1 donna su 10 a livello mondiale, quindi il 10% delle donne in età fertile. Si tratta di un processo infiammatorio che colpisce i tessuti pelvici e che si manifesta principalmente con dolore pelvico cronico, dispareunia e infertilità. I sintomi sono molteplici e sono differenti da donna a donna. Questa patologia ha un grande impatto sulla qualità della vita della donna, oltre ad arrecare disagio dal punto di vista fisico può dare ansia, depressione, perdita dell’autostima e isolamento sociale. Secondo le evidenze scientifiche, la scarsa conoscenza della malattia tra la popolazione generale e i professionisti sanitari porta ad un ritardo diagnostico che può superare i 7 anni. Obiettivi: l’obiettivo principale è analizzare il ruolo che può svolgere l’infermiere per ridurre il ritardo diagnostico dell’endometriosi. Un altro obiettivo è determinare quali interventi infermieristici sono fondamentali per migliorare la qualità di vita delle donne che soffrono di endometriosi. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione sistematica della letteratura prendendo in considerazione articoli tra il 2015 e il 2025, consultando la banca dati PubMed. Sono state incluse diverse tipologie di studi, tra cui revisioni sistemiche e studi qualitativi. Risultati: dagli studi è emersa l’importanza dell’infermiere, in quanto figura di riferimento per l’assistenza e l’educazione, che può svolgere un ruolo cruciale nell’individuare precocemente la sintomatologia e nell’orientare le pazienti verso percorsi diagnostici adeguati. Conclusione: ridurre il ritardo diagnostico dell’endometriosi è una priorità sanitaria. Attraverso formazione specifica, consapevolezza del proprio ruolo e collaborazione multidisciplinare, l’infermiere può contribuire in modo significativo al riconoscimento precoce della patologia. È necessario investire in programmi educativi mirati soprattutto nei giovani tramite educazione nelle scuole, alla popolazione in generale, podcast su piattaforme digitali ed ampliare le conoscenze ai professionisti sanitari per promuovere un approccio centrato sulla donna. Parole chiave: endometriosi/endometriosis, ritardo diagnostico/diagnostic delay, infermiere/nurse, promozione della salute/health promotion.
Il ruolo dell'infermiere nel ridurre il ritardo diagnostico dell'endometriosi: un approccio informativo, educativo e multidisciplinare.
GAVA, GIORGIA
2024/2025
Abstract
Introduzione: l’endometriosi è una condizione ginecologica cronica e complessa che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS / WHO) colpisce circa 1 donna su 10 a livello mondiale, quindi il 10% delle donne in età fertile. Si tratta di un processo infiammatorio che colpisce i tessuti pelvici e che si manifesta principalmente con dolore pelvico cronico, dispareunia e infertilità. I sintomi sono molteplici e sono differenti da donna a donna. Questa patologia ha un grande impatto sulla qualità della vita della donna, oltre ad arrecare disagio dal punto di vista fisico può dare ansia, depressione, perdita dell’autostima e isolamento sociale. Secondo le evidenze scientifiche, la scarsa conoscenza della malattia tra la popolazione generale e i professionisti sanitari porta ad un ritardo diagnostico che può superare i 7 anni. Obiettivi: l’obiettivo principale è analizzare il ruolo che può svolgere l’infermiere per ridurre il ritardo diagnostico dell’endometriosi. Un altro obiettivo è determinare quali interventi infermieristici sono fondamentali per migliorare la qualità di vita delle donne che soffrono di endometriosi. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione sistematica della letteratura prendendo in considerazione articoli tra il 2015 e il 2025, consultando la banca dati PubMed. Sono state incluse diverse tipologie di studi, tra cui revisioni sistemiche e studi qualitativi. Risultati: dagli studi è emersa l’importanza dell’infermiere, in quanto figura di riferimento per l’assistenza e l’educazione, che può svolgere un ruolo cruciale nell’individuare precocemente la sintomatologia e nell’orientare le pazienti verso percorsi diagnostici adeguati. Conclusione: ridurre il ritardo diagnostico dell’endometriosi è una priorità sanitaria. Attraverso formazione specifica, consapevolezza del proprio ruolo e collaborazione multidisciplinare, l’infermiere può contribuire in modo significativo al riconoscimento precoce della patologia. È necessario investire in programmi educativi mirati soprattutto nei giovani tramite educazione nelle scuole, alla popolazione in generale, podcast su piattaforme digitali ed ampliare le conoscenze ai professionisti sanitari per promuovere un approccio centrato sulla donna. Parole chiave: endometriosi/endometriosis, ritardo diagnostico/diagnostic delay, infermiere/nurse, promozione della salute/health promotion.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/97359