L'impatto del fine vita sulla salute mentale degli infermieri che lavorano in contesti di terminalità: una revisione di letteratura

INTRODUCTION: The care of terminally ill patients is one of the most delicate and complex areas of nursing care. Palliative care, essential for improving the quality of life of patients in an advanced stage of illness, can have a strong impact on healthcare workers. Prolonged contact with death and suffering can in fact expose nurses who work in terminal contexts to forms of physical, emotional, spiritual and psychological distress, potentially limiting their ability to provide compassionate and quality care. OBJECTIVE: This study aims to explore the impact of the end of life on the mental health of nurses working in palliative care contexts, identifying the main challenges, sources of stress and consequences on the care provided. Furthermore, it aims to identify support strategies, effective interventions and available resources, useful to promote the well-being of nurses and support their ability to provide quality care. METHODS: A literature review was carried out by consulting the scientific databases Pubmed and Cinahl. Studies published in the last ten years, from 2015 to 2025, accessible thanks to the Unipd Auth-Proxy service or free access were considered. RESULTS: 26 articles that met the inclusion and exclusion criteria were selected: 11 qualitative studies, 8 quantitative studies, 6 literature reviews and 1 conceptual analysis. Research has confirmed that care in terminal contexts causes significant psychological distress in nurses (anxiety, burnout, compassion fatigue), due to prolonged exposure to suffering; this has repercussions on assistance, especially on quality (reduction of empathy, errors, increased turnover). The ability to provide quality care therefore depends on the protection of the mental health of professionals, which can be achieved both through individual resources (resilience, self-compassion, spirituality) and through structured organizational strategies, such as targeted training, debriefing and psychological support. CONCLUSIONS: Studies have highlighted that the ability to provide quality end-of-life care is not based exclusively on clinical skills, but substantially depends on the psychological well-being and emotional protection of nursing staff. The emotional impact can be considered as an individual problem but represents a systemic criticality that compromises healthcare outcomes. Taking care of those you care for represents an ethical duty, a strategic and organizational priority that allows and guarantees the patient a dignified end of life. Key-words: Nurses, palliative care, end-of-life care, stress, burnout, mental health, resilience, coping strategies, palliative patient.

INTRODUZIONE: La cura del paziente in fase terminale è una delle aree più delicate e complesse dell’assistenza infermieristica. Le cure palliative, essenziali per migliorare la qualità di vita dei pazienti in fase avanzata di malattia, possono avere un forte impatto sui sanitari. Il contatto prolungato con la morte e la sofferenza può esporre infatti gli infermieri che operano in contesti di terminalità a forme di disagio fisico, emotivo, spirituale e psicologico, limitando potenzialmente la loro capacità di fornire un'assistenza compassionevole e di qualità. OBIETTIVO: Questo studio si propone di esplorare l’impatto del fine vita sulla salute mentale degli infermieri che operano in contesti di cure palliative, individuando le principali sfide, le fonti di stress e le conseguenze sull’assistenza erogata. Inoltre, mira a identificare strategie di supporto, interventi efficaci e risorse disponibili, utili a promuovere il benessere degli infermieri e a sostenere la loro capacità di offrire cure di qualità. METODI: È stata redatta una revisione della letteratura mediante consultazione dei database scientifici Pubmed e Cinahl. Sono stati considerati studi pubblicati negli ultimi dieci anni, dal 2015 al 2025, accessibili grazie al servizio Auth-Proxy Unipd o free access. RISULTATI: Sono stati selezionati 26 articoli che rispondevano ai criteri di inclusione ed esclusione: 11 studi qualitativi, 8 studi quantitativi, 6 revisioni di letteratura e 1 analisi concettuale. La ricerca ha confermato che l’assistenza in contesti di terminalità provoca negli infermieri un significativo distress psicologico (ansia, burnout, compassion fatigue), dovuto alla prolungata esposizione alla sofferenza; ciò si ripercuote sull’assistenza, in particolar modo sulla qualità (riduzione d’empatia, errori, aumento turnover). La capacità di fornire cure di qualità dipende quindi dalla tutela della salute mentale dei professionisti, raggiungibile sia attraverso risorse individuali (resilienza, autocompassione, spiritualità), sia mediante strategie organizzative strutturate, come formazione mirata, debriefing e supporto psicologico. CONCLUSIONI: Gli studi hanno evidenziato che la capacità di fornire cure di fine vita di qualità non si fonda esclusivamente sulle competenze cliniche, ma dipende in modo sostanziale dal benessere psicologico e dalla protezione emotiva del personale infermieristico. L’impatto emotivo può essere considerato come un problema individuale ma rappresenta una criticità sistemica che compromette gli esiti assistenziali. Prendersi cura di chi si prende cura rappresenta un dovere etico, una priorità strategica e organizzativa che permette e garantisce al paziente un fine vita dignitoso. Key-words: Infermieri, cure palliative, cure di fine vita, stress, burnout, salute mentale, resilienza, strategie di coping, paziente palliativo.