Problema/Background: Gli incidenti stradali rappresentano una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo, con oltre 1,3 milioni di decessi ogni anno. La gestione preospedaliera del trauma, in particolare quella legata all’estricazione dei pazienti intrappolati nei veicoli, è tradizionalmente basata sul principio della “riduzione assoluta dei movimenti spinali”. Tuttavia, numerose evidenze scientifiche recenti mettono in discussione l’efficacia e la necessità dell’immobilizzazione spinale totale, evidenziando come l’autoestricazione ovvero la fuoriuscita autonoma del paziente vigile dal veicolo possa essere una strategia sicura e vantaggiosa nei casi selezionati, riducendo i tempi di intervento e migliorando l’outcome complessivo del paziente. Obiettivi: L’obiettivo di questa tesi è analizzare, attraverso una revisione della letteratura, l’efficacia e la sicurezza dell’autoestricazione nei pazienti coinvolti in incidenti stradali, confrontando questa modalità con le tecniche di estricazione tradizionali. Il lavoro mira, inoltre, a valutare le implicazioni per la pratica infermieristica preospedaliera, con particolare attenzione alla selettività nella restrizione motoria spinale e al ruolo decisionale dell’infermiere nel team di soccorso. Materiali e Metodi: È stata condotta una revisione della letteratura consultando banche dati scientifiche internazionali (PubMed, Scopus, CINAHL) e includendo articoli pubblicati tra il 2010 e il 2025. Sono stati analizzati studi sperimentali, osservazionali e di revisione, focalizzati sul confronto tra autoestricazione e tecniche convenzionali di estricazione e immobilizzazione spinale. Risultati: Gli studi analizzati mostrano che, nei pazienti coscienti, collaboranti e senza deficit neurologici evidenti, l’autoestricazione comporta un movimento spinale pari o inferiore rispetto a quello delle estricazioni assistite con attrezzature tradizionali, riducendo al contempo i tempi di soccorso e il rischio di complicanze secondarie. Le ricerche biomeccaniche e le linee guida di consenso più recenti supportano l’adozione di un approccio selettivo alla restrizione del movimento spinale (SMR), sostituendo l’immobilizzazione di routine con una valutazione clinica individualizzata. Conclusioni: L’autoestricazione rappresenta una modalità sicura, efficace e in linea con i principi di umanizzazione e personalizzazione delle cure nel contesto preospedaliero. L’infermiere, figura sempre più centrale nei servizi di emergenza territoriale, riveste un ruolo chiave nel riconoscere le condizioni in cui l’autoestricazione è indicata e nel gestire in modo critico e consapevole la restrizione motoria spinale. Le evidenze supportano un cambio di paradigma verso un approccio basato sul giudizio clinico e sulla sicurezza del paziente, riducendo l’applicazione indiscriminata di immobilizzazioni e favorendo decisioni operative più rapide e appropriate. Keywords: Autoestricazione, Trauma stradale, Immobilizzazione spinale, Spinal motion restriction
L'utilizzo dell'autoestricazione negli incidenti stradali: revisione della letteratura.
ORSI, FILIPPO
2024/2025
Abstract
Problema/Background: Gli incidenti stradali rappresentano una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo, con oltre 1,3 milioni di decessi ogni anno. La gestione preospedaliera del trauma, in particolare quella legata all’estricazione dei pazienti intrappolati nei veicoli, è tradizionalmente basata sul principio della “riduzione assoluta dei movimenti spinali”. Tuttavia, numerose evidenze scientifiche recenti mettono in discussione l’efficacia e la necessità dell’immobilizzazione spinale totale, evidenziando come l’autoestricazione ovvero la fuoriuscita autonoma del paziente vigile dal veicolo possa essere una strategia sicura e vantaggiosa nei casi selezionati, riducendo i tempi di intervento e migliorando l’outcome complessivo del paziente. Obiettivi: L’obiettivo di questa tesi è analizzare, attraverso una revisione della letteratura, l’efficacia e la sicurezza dell’autoestricazione nei pazienti coinvolti in incidenti stradali, confrontando questa modalità con le tecniche di estricazione tradizionali. Il lavoro mira, inoltre, a valutare le implicazioni per la pratica infermieristica preospedaliera, con particolare attenzione alla selettività nella restrizione motoria spinale e al ruolo decisionale dell’infermiere nel team di soccorso. Materiali e Metodi: È stata condotta una revisione della letteratura consultando banche dati scientifiche internazionali (PubMed, Scopus, CINAHL) e includendo articoli pubblicati tra il 2010 e il 2025. Sono stati analizzati studi sperimentali, osservazionali e di revisione, focalizzati sul confronto tra autoestricazione e tecniche convenzionali di estricazione e immobilizzazione spinale. Risultati: Gli studi analizzati mostrano che, nei pazienti coscienti, collaboranti e senza deficit neurologici evidenti, l’autoestricazione comporta un movimento spinale pari o inferiore rispetto a quello delle estricazioni assistite con attrezzature tradizionali, riducendo al contempo i tempi di soccorso e il rischio di complicanze secondarie. Le ricerche biomeccaniche e le linee guida di consenso più recenti supportano l’adozione di un approccio selettivo alla restrizione del movimento spinale (SMR), sostituendo l’immobilizzazione di routine con una valutazione clinica individualizzata. Conclusioni: L’autoestricazione rappresenta una modalità sicura, efficace e in linea con i principi di umanizzazione e personalizzazione delle cure nel contesto preospedaliero. L’infermiere, figura sempre più centrale nei servizi di emergenza territoriale, riveste un ruolo chiave nel riconoscere le condizioni in cui l’autoestricazione è indicata e nel gestire in modo critico e consapevole la restrizione motoria spinale. Le evidenze supportano un cambio di paradigma verso un approccio basato sul giudizio clinico e sulla sicurezza del paziente, riducendo l’applicazione indiscriminata di immobilizzazioni e favorendo decisioni operative più rapide e appropriate. Keywords: Autoestricazione, Trauma stradale, Immobilizzazione spinale, Spinal motion restriction| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/97415