ABSTRACT Background. La sedazione palliativa è una pratica clinica complessa che si colloca al confine tra assistenza e riflessione etica. Il suo obiettivo non è anticipare la morte, bensì alleviare sintomi refrattari, restituendo al paziente terminale dignità e qualità di vita. Nonostante la presenza di un solido quadro normativo e di linee guida nazionali e internazionali, la consapevolezza dei pazienti e delle famiglie rispetto a questa procedura rimane eterogenea e spesso limitata. In questo contesto, l’infermiere è fondamentale non solo nell’applicazione clinica, ma anche nella comunicazione e nel supporto relazionale. Obiettivo. L’obiettivo di questo studio è indagare le percezioni degli infermieri che operano in contesti di hospice e assistenza domiciliare rispetto al livello di conoscenza e consapevolezza dei pazienti terminali sulla sedazione palliativa. Materiali e metodi. È stato condotto uno studio osservazionale trasversale mediante la creazione di un questionario ad hoc partendo dalla letteratura e validato da esperti del settore, somministrato agli infermieri di un Hospice del Veneto e in due servizi domiciliari di cure palliative. Risultati. Secondo più di metà degli infermieri: i pazienti sono solo “qualche volta” consapevoli della possibilità di ricevere la sedazione palliativa. Le paure più diffuse dei pazienti riguardano la perdita di comunicazione con i familiari e la perdita di coscienza. I conflitti tra pazienti e familiari sull’avvio della sedazione palliativa sono stati riportati da circa un terzo del campione come evento “qualche volta” osservato, dal 15,79% come “spesso”, dal 28,95% come “raramente” e dal 18,42% come “mai”. Oltre il 60% del campione ha evidenziato che l’opinione dei familiari influisce in maniera significativa sulla consapevolezza del paziente e sulle decisioni relative alla sedazione. La formazione del personale sanitario è stata riconosciuta come fattore chiave per migliorare la conoscenza dei pazienti. Conclusioni. Lo studio mette in evidenza l’esigenza di una comunicazione precoce, chiara e multidisciplinare. Rafforzare la formazione specifica in cure palliative rappresenta un passaggio cruciale per migliorare la qualità dell’assistenza, ridurre conflitti decisionali e garantire un approccio eticamente e clinicamente appropriato al fine vita. Keyword: terminal patient, palliative sedation, awareness, knowledge, Hospice, assistance

Sedazione palliativa nei pazienti terminali: coscienza, consapevolezza, e percezioni secondo gli infermieri in Hospice e assistenza domiciliare. Un’indagine esplorativa.

SCORDARI, MARTINA
2024/2025

Abstract

ABSTRACT Background. La sedazione palliativa è una pratica clinica complessa che si colloca al confine tra assistenza e riflessione etica. Il suo obiettivo non è anticipare la morte, bensì alleviare sintomi refrattari, restituendo al paziente terminale dignità e qualità di vita. Nonostante la presenza di un solido quadro normativo e di linee guida nazionali e internazionali, la consapevolezza dei pazienti e delle famiglie rispetto a questa procedura rimane eterogenea e spesso limitata. In questo contesto, l’infermiere è fondamentale non solo nell’applicazione clinica, ma anche nella comunicazione e nel supporto relazionale. Obiettivo. L’obiettivo di questo studio è indagare le percezioni degli infermieri che operano in contesti di hospice e assistenza domiciliare rispetto al livello di conoscenza e consapevolezza dei pazienti terminali sulla sedazione palliativa. Materiali e metodi. È stato condotto uno studio osservazionale trasversale mediante la creazione di un questionario ad hoc partendo dalla letteratura e validato da esperti del settore, somministrato agli infermieri di un Hospice del Veneto e in due servizi domiciliari di cure palliative. Risultati. Secondo più di metà degli infermieri: i pazienti sono solo “qualche volta” consapevoli della possibilità di ricevere la sedazione palliativa. Le paure più diffuse dei pazienti riguardano la perdita di comunicazione con i familiari e la perdita di coscienza. I conflitti tra pazienti e familiari sull’avvio della sedazione palliativa sono stati riportati da circa un terzo del campione come evento “qualche volta” osservato, dal 15,79% come “spesso”, dal 28,95% come “raramente” e dal 18,42% come “mai”. Oltre il 60% del campione ha evidenziato che l’opinione dei familiari influisce in maniera significativa sulla consapevolezza del paziente e sulle decisioni relative alla sedazione. La formazione del personale sanitario è stata riconosciuta come fattore chiave per migliorare la conoscenza dei pazienti. Conclusioni. Lo studio mette in evidenza l’esigenza di una comunicazione precoce, chiara e multidisciplinare. Rafforzare la formazione specifica in cure palliative rappresenta un passaggio cruciale per migliorare la qualità dell’assistenza, ridurre conflitti decisionali e garantire un approccio eticamente e clinicamente appropriato al fine vita. Keyword: terminal patient, palliative sedation, awareness, knowledge, Hospice, assistance
2024
Palliative sedation in terminally ill patients: Awareness, consciousness, and perceptions according to hospice and home care nurses. An exploratory investigation.
sedazione palliativa
paziente terminale
consapevolezza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/97442