Il crescente impiego di fonti rinnovabili non programmabili per la produzione di energia elettrica ha reso necessario introdurre nuove soluzioni di flessibilità in grado di garantire l’equilibrio tra domanda e offerta. In tale contesto, i sistemi di accumulo assumono un ruolo strategico, permettendo di disaccoppiare temporalmente produzione e consumo. L’elaborato analizza il costo attualizzato dell’accumulo energetico (Levelised Cost of Storage, LCOS), attraverso la definizione delle metriche economiche di riferimento e il confronto con i costi di generazione delle principali fonti rinnovabili e convenzionali. È stata condotta un’analisi di sensibilità volta a valutare l’influenza dei principali parametri tecnico-economici, in particolare la frequenza di utilizzo, la durata di scarica e il numero di cicli, sul costo finale dell’energia accumulata. Dallo studio emerge che i sistemi di accumulo risultano economicamente sostenibili solo in applicazioni di breve e medio termine, come il peak shaving o il load leveling, dove l’elevata frequenza di utilizzo consente di ammortizzare più rapidamente l’investimento iniziale. Gli accumuli stagionali, invece, presentano costi troppo elevati e un utilizzo troppo sporadico per poter risultare convenienti nel medio periodo. In conclusione, l’accumulo energetico rappresenta un elemento imprescindibile per la transizione verso un sistema elettrico più flessibile e stabile, ma non una soluzione definitiva alla gestione della variabilità stagionale delle fonti rinnovabili. La sostenibilità futura del sistema richiederà un approccio integrato che combini accumulo, gestione intelligente della domanda e sviluppo di reti più interconnesse.
L’accumulo elettrico tra efficienza e convenienza: un'analisi sistemica
MARCELLO, ANNA
2024/2025
Abstract
Il crescente impiego di fonti rinnovabili non programmabili per la produzione di energia elettrica ha reso necessario introdurre nuove soluzioni di flessibilità in grado di garantire l’equilibrio tra domanda e offerta. In tale contesto, i sistemi di accumulo assumono un ruolo strategico, permettendo di disaccoppiare temporalmente produzione e consumo. L’elaborato analizza il costo attualizzato dell’accumulo energetico (Levelised Cost of Storage, LCOS), attraverso la definizione delle metriche economiche di riferimento e il confronto con i costi di generazione delle principali fonti rinnovabili e convenzionali. È stata condotta un’analisi di sensibilità volta a valutare l’influenza dei principali parametri tecnico-economici, in particolare la frequenza di utilizzo, la durata di scarica e il numero di cicli, sul costo finale dell’energia accumulata. Dallo studio emerge che i sistemi di accumulo risultano economicamente sostenibili solo in applicazioni di breve e medio termine, come il peak shaving o il load leveling, dove l’elevata frequenza di utilizzo consente di ammortizzare più rapidamente l’investimento iniziale. Gli accumuli stagionali, invece, presentano costi troppo elevati e un utilizzo troppo sporadico per poter risultare convenienti nel medio periodo. In conclusione, l’accumulo energetico rappresenta un elemento imprescindibile per la transizione verso un sistema elettrico più flessibile e stabile, ma non una soluzione definitiva alla gestione della variabilità stagionale delle fonti rinnovabili. La sostenibilità futura del sistema richiederà un approccio integrato che combini accumulo, gestione intelligente della domanda e sviluppo di reti più interconnesse.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/97735