Questa tesi di laurea tenta di dare un filo conduttore alla particolare evoluzione di carattere storico, politico e sociale della Repubblica Popolare Democratica di Corea, sempre più presente – oggi – sulla scena internazionale. Le fonti principali, su cui l’intero lavoro è basato, sono composte da saggi di settore, testimonianze di dissidenti e documenti normativi come la Carta costituzionale, che – insieme – hanno permesso di evidenziare il particolare “filo conduttore” di cui prima: la ideologia Juche. Ideologia particolarmente serrata, Juche punta ad insinuarsi (riuscendoci alla perfezione) in tutti i settori afferenti alle dinamiche statali: economia, relazioni internazionali, società e operazioni militari (in cui rientra anche la sperimentazione di ordigni nucleari). Ciò che emerge da questo lavoro di ricerca, oltre alla fondamentale presenza di Juche per spiegare ogni comportamento adottato dalla Corea del Nord finora, è il fatto che in realtà non esiste una univocità di pensiero, vale a dire che sotto molti aspetti (anche, per esempio, nell’applicazione pratica dell’ideologia stessa) vige un regime di incoerenza figlio della non preparazione del leader capostipite: Kim Il-sung. La Dirigenza nordcoreana, dunque, si ritrova in una condizione per la quale per mantenere un filo solido in grado di unire qualunque aspetto potenzialmente vittima della “inconsistency trap”, ha posto in essere una abnorme macchina di propaganda, ancora oggi estremamente importante per il mantenimento dello Status quo e per la legittimazione della Dinastia Kim.
Jucheismo nei sistemi politico e sociale nordcoreani.
PEDDITZI, MATTEO
2021/2022
Abstract
Questa tesi di laurea tenta di dare un filo conduttore alla particolare evoluzione di carattere storico, politico e sociale della Repubblica Popolare Democratica di Corea, sempre più presente – oggi – sulla scena internazionale. Le fonti principali, su cui l’intero lavoro è basato, sono composte da saggi di settore, testimonianze di dissidenti e documenti normativi come la Carta costituzionale, che – insieme – hanno permesso di evidenziare il particolare “filo conduttore” di cui prima: la ideologia Juche. Ideologia particolarmente serrata, Juche punta ad insinuarsi (riuscendoci alla perfezione) in tutti i settori afferenti alle dinamiche statali: economia, relazioni internazionali, società e operazioni militari (in cui rientra anche la sperimentazione di ordigni nucleari). Ciò che emerge da questo lavoro di ricerca, oltre alla fondamentale presenza di Juche per spiegare ogni comportamento adottato dalla Corea del Nord finora, è il fatto che in realtà non esiste una univocità di pensiero, vale a dire che sotto molti aspetti (anche, per esempio, nell’applicazione pratica dell’ideologia stessa) vige un regime di incoerenza figlio della non preparazione del leader capostipite: Kim Il-sung. La Dirigenza nordcoreana, dunque, si ritrova in una condizione per la quale per mantenere un filo solido in grado di unire qualunque aspetto potenzialmente vittima della “inconsistency trap”, ha posto in essere una abnorme macchina di propaganda, ancora oggi estremamente importante per il mantenimento dello Status quo e per la legittimazione della Dinastia Kim.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/9814