Background: L’adolescenza fa riferimento a un periodo di transizione dall’infanzia verso l’età adulta (10-18 anni), durante il quale si affrontano numerosi cambiamenti nel corpo e nella mente e si acquisiscono nuovi ruoli e responsabilità sociali. Parlare di depressione adolescenziale significa fare riferimento a una condizione multifattoriale che influisce sullo sviluppo, sul rendimento scolastico e sulle relazioni sociali e familiari. I ragazzi si sentono incapaci di gestire il confronto con i coetanei, hanno una scarsa motivazione a uscire di casa e non traggono piacere da attività in cui sia prevista la relazione con l’altro. Si tratta di una condizione che può manifestarsi in associazione ad alterazioni dell’appetito, disturbi del sonno, facile affaticabilità, ridotta concentrazione, incapacità di trarre piacere da situazioni di solito gratificanti (anedonia) e pensieri di morte o suicidio. È, pertanto, fondamentale non sottovalutare la presenta di questi sintomi e affrontare la problematica con strategie mirate adatte alle caratteristiche di ogni singolo individuo. Scopo: Scopo della presente revisione è quello di indagare il ruolo dell’infermiere nel processo di assistenza all’adolescente che presenta sintomi di depressione, analizzando gli interventi terapeutico-assistenziali e relazionali utili per migliorare il processo di presa in carico di questa tipologia di pazienti. Materiali e metodi: La ricerca di letteratura è stata condotta su diverse banche scientifiche (PubMed, Google Scholar, WHO) utilizzando diverse stringhe di ricerca composte da parole libere e termini MeSH collegati dall’operatore booleano AND e; sulla base dei risultati sono stati selezionati articoli scientifici pertinenti allo scopo di ricerca pubblicati tra il 2015 e il 2020. Risultati: Dalla revisione di letteratura emerge che la combinazione tra trattamento farmacologico e terapia cognitivo-comportamentale può rappresentare un approccio più efficace per la depressione in età adolescenziale. . Nonostante questo, anche gli interventi complementari, come l’attività fisica e l’integrazione nutrizionale, hanno mostrato effetti positivi sul benessere psicologico. Il ruolo dell’infermiere, in particolare attraverso empatia, ascolto attivo e supporto motivazionale, risulta cruciale nel favorire l’alleanza terapeutica e la resilienza dell’adolescente. Diversi studi a livello europeo hanno, inoltre, dimostrato come sia essenziale anche la figura dell’infermiere scolastico, un professionista che entra maggiormente a contatto con i giovani e che può rappresentare il primo punto di contatto da parte di quel team multidisciplinare che potrà eventualmente garantire la loro presa in carico.. Conclusioni: Gli studi analizzati evidenziano l’importanza di un approccio integrato e multidisciplinare nel trattamento della depressione adolescenziale che unisca psicoterapia, farmacoterapia e interventi complementari personalizzati. L’infermiere emerge come figura chiave nella gestione clinica e relazionale, grazie alla vicinanza al paziente e al suo supporto familiare. Proprio per questa stretta connessione, alcune evidenze sostengono la necessità di introdurre dei percorsi formativi specifici per gli infermieri di salute mentale, favorendo lo sviluppo di competenze empatiche e relazionali già a partire dalla formazione di base. Inoltre, diversi studi sottolineano l’opportunità di investire in modelli innovativi di assistenza e in strategie di prevenzione a livello scolastico, per garantire una presa in carico più tempestiva e olistica. Keywords: Adolescents, Depression, Nursing role, Treatment
Il ruolo dell'infermiere nel processo di assistenza e cura all'adolescente con sintomi di depressione. Ricerca e revisione della letteratura.
BANZATO, MARIA
2024/2025
Abstract
Background: L’adolescenza fa riferimento a un periodo di transizione dall’infanzia verso l’età adulta (10-18 anni), durante il quale si affrontano numerosi cambiamenti nel corpo e nella mente e si acquisiscono nuovi ruoli e responsabilità sociali. Parlare di depressione adolescenziale significa fare riferimento a una condizione multifattoriale che influisce sullo sviluppo, sul rendimento scolastico e sulle relazioni sociali e familiari. I ragazzi si sentono incapaci di gestire il confronto con i coetanei, hanno una scarsa motivazione a uscire di casa e non traggono piacere da attività in cui sia prevista la relazione con l’altro. Si tratta di una condizione che può manifestarsi in associazione ad alterazioni dell’appetito, disturbi del sonno, facile affaticabilità, ridotta concentrazione, incapacità di trarre piacere da situazioni di solito gratificanti (anedonia) e pensieri di morte o suicidio. È, pertanto, fondamentale non sottovalutare la presenta di questi sintomi e affrontare la problematica con strategie mirate adatte alle caratteristiche di ogni singolo individuo. Scopo: Scopo della presente revisione è quello di indagare il ruolo dell’infermiere nel processo di assistenza all’adolescente che presenta sintomi di depressione, analizzando gli interventi terapeutico-assistenziali e relazionali utili per migliorare il processo di presa in carico di questa tipologia di pazienti. Materiali e metodi: La ricerca di letteratura è stata condotta su diverse banche scientifiche (PubMed, Google Scholar, WHO) utilizzando diverse stringhe di ricerca composte da parole libere e termini MeSH collegati dall’operatore booleano AND e; sulla base dei risultati sono stati selezionati articoli scientifici pertinenti allo scopo di ricerca pubblicati tra il 2015 e il 2020. Risultati: Dalla revisione di letteratura emerge che la combinazione tra trattamento farmacologico e terapia cognitivo-comportamentale può rappresentare un approccio più efficace per la depressione in età adolescenziale. . Nonostante questo, anche gli interventi complementari, come l’attività fisica e l’integrazione nutrizionale, hanno mostrato effetti positivi sul benessere psicologico. Il ruolo dell’infermiere, in particolare attraverso empatia, ascolto attivo e supporto motivazionale, risulta cruciale nel favorire l’alleanza terapeutica e la resilienza dell’adolescente. Diversi studi a livello europeo hanno, inoltre, dimostrato come sia essenziale anche la figura dell’infermiere scolastico, un professionista che entra maggiormente a contatto con i giovani e che può rappresentare il primo punto di contatto da parte di quel team multidisciplinare che potrà eventualmente garantire la loro presa in carico.. Conclusioni: Gli studi analizzati evidenziano l’importanza di un approccio integrato e multidisciplinare nel trattamento della depressione adolescenziale che unisca psicoterapia, farmacoterapia e interventi complementari personalizzati. L’infermiere emerge come figura chiave nella gestione clinica e relazionale, grazie alla vicinanza al paziente e al suo supporto familiare. Proprio per questa stretta connessione, alcune evidenze sostengono la necessità di introdurre dei percorsi formativi specifici per gli infermieri di salute mentale, favorendo lo sviluppo di competenze empatiche e relazionali già a partire dalla formazione di base. Inoltre, diversi studi sottolineano l’opportunità di investire in modelli innovativi di assistenza e in strategie di prevenzione a livello scolastico, per garantire una presa in carico più tempestiva e olistica. Keywords: Adolescents, Depression, Nursing role, Treatment| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/98200