Lo screening audiologico neonatale rappresenta il primo anello di una filiera assistenziale che, se tempestiva e coordinata, consente di prevenire le conseguenze neuro–psico–linguistiche dell’ipoacusia infantile. La tesi ricostruisce, in sei capitoli, cause, classificazione e interventi per l’ipoacusia infantile. Nel primo capitolo vengono descritte le basi anatomo-funzionali del sistema uditivo, la classificazione e la definizione dei diversi tipi di ipoacusia Nel secondo capitolo vengono approfondite le cause genetiche, acquisite e multifattoriali dell’ipoacusia nell’infanzia e il percorso di screening universale in epoca neonatale, con descrizione di metodiche e indicazioni d’uso, inoltre l’impiego di questionari standardizzati per il monitoraggio dello sviluppo comunicativo. Il terzo capitolo definisce il percorso di abilitazione acustica in età evolutiva: criteri di candidabilità, protesizzazione precoce, verifiche oggettive e soggettive del beneficio, presa in carico familiare e sulla persona, e ruolo del counseling nel sostenere, aspettative e competenze comunicative del nucleo familiare. Il quarto capitolo confronta protesi acustiche convenzionali e sistemi impiantabili delineandone indicazioni, limiti e tempistiche, fino alla selezione per impianto cocleare (IC) e al suo inserimento in un programma integrato di follow-up audiologico, logopedico e psicoeducativo. Il quinto capitolo approfondisce l’organizzazione dello screening audiologico neonatale nel contesto della città di Fano, svolto presso il Presidio Ospedaliero “S. Croce”, appartenente all’Azienda Sanitaria Territoriale Pesaro-Urbino – Ospedali Riuniti Marche Nord. Sono descritte le diverse fasi operative del percorso, le procedure dedicate ai neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale (TIN) e le modalità di registrazione informatizzata dei dati attraverso il sistema CeDAP-SIS. Nel complesso, il lavoro sottolinea come la diagnosi entro i primi mesi e l’intervento abilitativo precoce siano determinanti per massimizzare gli esiti linguistici, cognitivi e psicosociali. L’analisi del caso di Fano offre una prospettiva concreta sull’applicazione delle linee guida regionali e internazionali, evidenziando i punti di forza del modello marchigiano e fornendo spunti per il miglioramento continuo dei programmi di screening audiologico neonatale. Infine, nel sesto capitolo viene descritto un caso clinico che ripercorre il percorso audiologico e riabilitativo di una bambina affetta da ipoacusia neurosensoriale congenita, seguita fin dai primi mesi di vita e monitorata fino all’età adolescenziale. L’esame delle varie fasi del percorso assistenziale mostra in modo concreto come la tempestività dello screening e la collaborazione tra più figure professionali possano favorire uno sviluppo comunicativo equilibrato e una piena inclusione nel contesto scolastico e sociale.

Screening audiologico neonatale ed intervento abilitativo protesico precoce

MARGIOTTA, RITA
2024/2025

Abstract

Lo screening audiologico neonatale rappresenta il primo anello di una filiera assistenziale che, se tempestiva e coordinata, consente di prevenire le conseguenze neuro–psico–linguistiche dell’ipoacusia infantile. La tesi ricostruisce, in sei capitoli, cause, classificazione e interventi per l’ipoacusia infantile. Nel primo capitolo vengono descritte le basi anatomo-funzionali del sistema uditivo, la classificazione e la definizione dei diversi tipi di ipoacusia Nel secondo capitolo vengono approfondite le cause genetiche, acquisite e multifattoriali dell’ipoacusia nell’infanzia e il percorso di screening universale in epoca neonatale, con descrizione di metodiche e indicazioni d’uso, inoltre l’impiego di questionari standardizzati per il monitoraggio dello sviluppo comunicativo. Il terzo capitolo definisce il percorso di abilitazione acustica in età evolutiva: criteri di candidabilità, protesizzazione precoce, verifiche oggettive e soggettive del beneficio, presa in carico familiare e sulla persona, e ruolo del counseling nel sostenere, aspettative e competenze comunicative del nucleo familiare. Il quarto capitolo confronta protesi acustiche convenzionali e sistemi impiantabili delineandone indicazioni, limiti e tempistiche, fino alla selezione per impianto cocleare (IC) e al suo inserimento in un programma integrato di follow-up audiologico, logopedico e psicoeducativo. Il quinto capitolo approfondisce l’organizzazione dello screening audiologico neonatale nel contesto della città di Fano, svolto presso il Presidio Ospedaliero “S. Croce”, appartenente all’Azienda Sanitaria Territoriale Pesaro-Urbino – Ospedali Riuniti Marche Nord. Sono descritte le diverse fasi operative del percorso, le procedure dedicate ai neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale (TIN) e le modalità di registrazione informatizzata dei dati attraverso il sistema CeDAP-SIS. Nel complesso, il lavoro sottolinea come la diagnosi entro i primi mesi e l’intervento abilitativo precoce siano determinanti per massimizzare gli esiti linguistici, cognitivi e psicosociali. L’analisi del caso di Fano offre una prospettiva concreta sull’applicazione delle linee guida regionali e internazionali, evidenziando i punti di forza del modello marchigiano e fornendo spunti per il miglioramento continuo dei programmi di screening audiologico neonatale. Infine, nel sesto capitolo viene descritto un caso clinico che ripercorre il percorso audiologico e riabilitativo di una bambina affetta da ipoacusia neurosensoriale congenita, seguita fin dai primi mesi di vita e monitorata fino all’età adolescenziale. L’esame delle varie fasi del percorso assistenziale mostra in modo concreto come la tempestività dello screening e la collaborazione tra più figure professionali possano favorire uno sviluppo comunicativo equilibrato e una piena inclusione nel contesto scolastico e sociale.
2024
Neonatal Audiological Screening and Early Habilitation Intervention with Hearing Prostheses
Screening neonatale
Abilitazione uditiva
Audiometria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/98332