L'otosclerosi è una malattia dell'orecchio medio che comporta alterazioni dell’ossificazione della capsula otica, con conseguente fissazione della staffa, il coinvolgimento più esteso della capsula otica e delle componenti endococleari determina poi un interessamento anche dell’orecchio interno che determinano un quadro progressivo di ipoacusia. Materiali e Metodi Questo studio si propone di esplorare le correlazioni tra i dati audiologici e radiologici nei pazienti affetti da otosclerosi, con l’obiettivo di perfezionare le strategie diagnostiche e terapeutiche. E’ quindi stata esaminata retrospettivamente la storia audiometrica di 100 pazienti con diagnosi di otosclerosi (popolazione A), per identificare eventuali schemi ricorrenti e approfondire il profilo audiologico della patologia. Successivamente, è stato analizzato un sottogruppo di 50 pazienti (popolazione B), in cui sono stati confrontati i dati audiometrici con le immagini ottenute tramite Cone Beam Computed Tomography (CBCT) per valutare qualitativamente e quantitativamente le strutture dell'orecchio medio e interno. Risultati I risultati radiologici ottenuti mediante CBCT hanno consentito di rilevare alterazioni morfostrutturali della capsula otica e dell’osso temporale; le analisi hanno mostrato un'associazione significativa tra il coinvolgimento fenestrale e un peggioramento della soglia uditiva via aerea (+20-24 dB). Le alterazioni della capsula otica (come l'ipodensità della capsula otica) sono state correlate con il peggioramento della soglia uditiva via ossea, suggerendo una componente neurosensoriale, che è in linea con la fisiopatologia retrofenestrale dell'otosclerosi. Le analisi statistiche, inclusa la regressione logistica, hanno confermato la solidità delle correlazioni riscontrate, con buoni tassi di concordanza tra i due operatori per le lesioni fenestrali. Nonostante ciò, la validità predittiva tra i dati audiologici e radiologici è risultata simile tra i due operatori, suggerendo una buona affidabilità complessiva nella diagnosi. Conclusioni L'integrazione dei dati audiologici con quelli radiologici, in particolare per le lesioni fenestrali, emerge come un valido strumento diagnostico capace di migliorare la precisione diagnostica dell'otosclerosi. Tuttavia, è necessaria una standardizzazione dei criteri diagnostici per ridurre la variabilità inter-operatore e aumentare l'affidabilità dei risultati.L'obiettivo di questo studio è effettuare una comparazione retrospettiva tra le metodiche CBCT (Cone beam computed tomography) e audiometria tonale, attraverso valutazioni qualitative e quantitative delle strutture dell'orecchio medio e interno e valutando la tipologia e il grado di ipoacusia in una popolazione di paziente affetti da otosclerosi.

Correlazioni audiologiche e radiologiche in quadri di otosclerosi

STEVANATO, SARA
2024/2025

Abstract

L'otosclerosi è una malattia dell'orecchio medio che comporta alterazioni dell’ossificazione della capsula otica, con conseguente fissazione della staffa, il coinvolgimento più esteso della capsula otica e delle componenti endococleari determina poi un interessamento anche dell’orecchio interno che determinano un quadro progressivo di ipoacusia. Materiali e Metodi Questo studio si propone di esplorare le correlazioni tra i dati audiologici e radiologici nei pazienti affetti da otosclerosi, con l’obiettivo di perfezionare le strategie diagnostiche e terapeutiche. E’ quindi stata esaminata retrospettivamente la storia audiometrica di 100 pazienti con diagnosi di otosclerosi (popolazione A), per identificare eventuali schemi ricorrenti e approfondire il profilo audiologico della patologia. Successivamente, è stato analizzato un sottogruppo di 50 pazienti (popolazione B), in cui sono stati confrontati i dati audiometrici con le immagini ottenute tramite Cone Beam Computed Tomography (CBCT) per valutare qualitativamente e quantitativamente le strutture dell'orecchio medio e interno. Risultati I risultati radiologici ottenuti mediante CBCT hanno consentito di rilevare alterazioni morfostrutturali della capsula otica e dell’osso temporale; le analisi hanno mostrato un'associazione significativa tra il coinvolgimento fenestrale e un peggioramento della soglia uditiva via aerea (+20-24 dB). Le alterazioni della capsula otica (come l'ipodensità della capsula otica) sono state correlate con il peggioramento della soglia uditiva via ossea, suggerendo una componente neurosensoriale, che è in linea con la fisiopatologia retrofenestrale dell'otosclerosi. Le analisi statistiche, inclusa la regressione logistica, hanno confermato la solidità delle correlazioni riscontrate, con buoni tassi di concordanza tra i due operatori per le lesioni fenestrali. Nonostante ciò, la validità predittiva tra i dati audiologici e radiologici è risultata simile tra i due operatori, suggerendo una buona affidabilità complessiva nella diagnosi. Conclusioni L'integrazione dei dati audiologici con quelli radiologici, in particolare per le lesioni fenestrali, emerge come un valido strumento diagnostico capace di migliorare la precisione diagnostica dell'otosclerosi. Tuttavia, è necessaria una standardizzazione dei criteri diagnostici per ridurre la variabilità inter-operatore e aumentare l'affidabilità dei risultati.L'obiettivo di questo studio è effettuare una comparazione retrospettiva tra le metodiche CBCT (Cone beam computed tomography) e audiometria tonale, attraverso valutazioni qualitative e quantitative delle strutture dell'orecchio medio e interno e valutando la tipologia e il grado di ipoacusia in una popolazione di paziente affetti da otosclerosi.
2024
Audiological and Radiological Correlation in Otosclerosis Cases
Otosclerosi
CBCT
Audiometria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/98349