Dalla performance tecnica alla diagnosi: l'influenza dell'errore tecnico sul rilevamento del carcinoma intervallo della mammella

Il carcinoma della mammella continua a rappresentare una delle principali cause di morte per tumore nella popolazione femminile, nonostante i notevoli progressi raggiunti negli ultimi decenni in ambito preventivo, diagnostico e terapeutico. In questo contesto, lo screening mammografico si è dimostrato uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce, permettendo di individuare tumori in fase iniziale e di intervenire con terapie meno invasive e più efficaci. Nonostante ciò, all’interno di questo sistema, esistono ancora delle criticità che possono ridurre l’efficacia dello screening. Tra queste, una delle più rilevanti è rappresentata dal carcinoma intervallo, ovvero quella neoplasia che compare dopo un esame mammografico di screening che ha dato esito negativo e prima dell’appuntamento successivo previsto dal programma. Questo fenomeno solleva interrogativi importanti sulla qualità dell’intero percorso diagnostico, e porta a riflettere su come ogni fase, dalla preparazione della paziente, all’esecuzione tecnica dell’esame, fino all’interpretazione delle immagini, possa contribuire, nel bene o nel male, al risultato finale. Questa tesi si propone di analizzare il ruolo della performance tecnica nella rilevazione del carcinoma intervallo, con l’obiettivo di individuare le condizioni che ne favoriscono l’insorgenza e proporre strategie di prevenzione. Attraverso l’analisi della letteratura scientifica, delle Linee Guida e di casi concreti, si evidenzia come anche imperfezioni tecniche apparentemente minori possano compromettere la qualità diagnostica delle immagini. I risultati ottenuti sottolineano l’importanza di una formazione mirata e di una maggiore consapevolezza professionale, promuovendo una cultura della qualità e della collaborazione tra le figure coinvolte nello screening. Migliorare la performance tecnica rappresenta un passo essenziale per aumentare l’efficacia dello screening mammografico e garantire diagnosi sempre più tempestive.