Gli infermieri costituiscono la vera colonna portante della sanità italiana. La loro importanza si è notata ancor di più durante l’emergenza pandemica di Covid-19, sia in ambito pubblico, quindi nelle strutture ospedaliere, sia in ambito privato, quindi nelle strutture come le RSA. Questa tesi vuole osservare le condizioni lavorative dei suddetti soggetti osservando in particolare le principali misure adottare durante il periodo del Covid-19 ed il cambiamento avuto nel post-Covid, facendo un primo confronto di gestione tra le regioni italiane ed un successivo confronto tra l’Italia ed alcuni degli Stati vicini. Si vuole evidenziare la differenza della visione di questi operatori da parte del pubblico, in quanto durante la pandemia erano l’incarnazione degli eroi, mentre, dalle notizie attuali, si notano continue aggressioni ed episodi di violenza nei loro confronti. Si dovrebbe sempre considerare che gli infermieri quotidianamente sono sottoposti a molto stress ed a vari impatti psicologici, oltre che fisici; ma durante la pandemia hanno dovuto sostenere anche la problematica di turni molto lunghi o consecutivi a causa della carenza di personale. Le domande da analizzare sono il perché vi è sempre più carenza di infermieri e dove ve ne è di più, cosa si può fare per evitare la fuga di questi operatori, quali sono le loro condizioni nei Paesi europei vicini e quali iniziative vengono adottate per attrarli. Per cercare di dare una risposta verranno analizzati dei documenti emanati dal ministero e dalla Camera dei deputati, dei documenti europei, degli articoli di associazioni e testate infermieristiche ed articoli di quotidiani redatti dalla pandemia fino ad oggi.
Il ruolo e le politiche per il personale infermieristico in Italia durante e dopo la pandemia Covid-19
NICOLETTO, FRANCESCA
2024/2025
Abstract
Gli infermieri costituiscono la vera colonna portante della sanità italiana. La loro importanza si è notata ancor di più durante l’emergenza pandemica di Covid-19, sia in ambito pubblico, quindi nelle strutture ospedaliere, sia in ambito privato, quindi nelle strutture come le RSA. Questa tesi vuole osservare le condizioni lavorative dei suddetti soggetti osservando in particolare le principali misure adottare durante il periodo del Covid-19 ed il cambiamento avuto nel post-Covid, facendo un primo confronto di gestione tra le regioni italiane ed un successivo confronto tra l’Italia ed alcuni degli Stati vicini. Si vuole evidenziare la differenza della visione di questi operatori da parte del pubblico, in quanto durante la pandemia erano l’incarnazione degli eroi, mentre, dalle notizie attuali, si notano continue aggressioni ed episodi di violenza nei loro confronti. Si dovrebbe sempre considerare che gli infermieri quotidianamente sono sottoposti a molto stress ed a vari impatti psicologici, oltre che fisici; ma durante la pandemia hanno dovuto sostenere anche la problematica di turni molto lunghi o consecutivi a causa della carenza di personale. Le domande da analizzare sono il perché vi è sempre più carenza di infermieri e dove ve ne è di più, cosa si può fare per evitare la fuga di questi operatori, quali sono le loro condizioni nei Paesi europei vicini e quali iniziative vengono adottate per attrarli. Per cercare di dare una risposta verranno analizzati dei documenti emanati dal ministero e dalla Camera dei deputati, dei documenti europei, degli articoli di associazioni e testate infermieristiche ed articoli di quotidiani redatti dalla pandemia fino ad oggi.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/98509