Produzione alimentare e sostenibilità: confronto tra filiere tradizionali e modelli alimentari emergenti

La ricerca di sistemi alimentari sostenibili è oggi una delle priorità centrali dell’Unione Europea e della comunità internazionale. Le preoccupazioni legate al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità e alla sicurezza alimentare spingono i governi a regolare le imprese ed a ripensare i modelli produttivi. Lo scopo è ricercare le differenze e le peculiarità tra “tradizionale” e “sostenibile”, analizzando due alternative emergenti alla filiera convenzionale: i prodotti plant-based e la carne coltivata. Entrambe sono presentate come soluzioni etiche e a basso impatto, ma mostrano, accanto a benefici rilevanti, anche limiti e criticità. Questo lavoro è basato principalmente su fonti accademiche, rapporti istituzionali e bilanci di sostenibilità aziendali. Dopo aver delineato nel primo capitolo il legame tra sistemi alimentari e sviluppo sostenibile, con dati comparativi sugli impatti ambientali, il secondo capitolo analizza il quadro normativo europeo, dal Green Deal alla strategia Farm to Fork, fino al regolamento sui novel foods, mettendo in luce opportunità e contraddizioni nell’approccio dell’UE. Il terzo capitolo si concentra sull’Italia, approfondendo il ruolo delle politiche nazionali, delle imprese tradizionali e di quelle emergenti, e valutando le pratiche ESG adottate, nonchè il comportamento dei consumatori rispetto ai prodotti alimentari emergenti. La sostenibilità alimentare non può essere misurata solo in termini ambientali, ma deve includere anche dimensioni sociali, economiche e culturali. Le alternative plant-based e coltivate, pur offrendo prospettive promettenti, non rappresentano, per il momento, una soluzione definitiva: la vera sfida è favorire una transizione integrata e credibile, capace di bilanciare innovazione, tradizione e responsabilità collettiva.