Il sistema dei diritti umani dell’ASEAN rappresenta un esperimento peculiare nel panorama della regione asiatica. L’istituzione della ASEAN Intergovernmental Commission on Human Rights (AICHR) e l’adozione della ASEAN Human Rights Declaration (AHRD) hanno segnato un passo significativo verso la formalizzazione di un quadro normativo regionale in materia di diritti umani. Tuttavia, tali sviluppi si caratterizzano per un approccio eminentemente intergovernativo e di natura prevalentemente dichiarativa, che solleva interrogativi sulla loro effettiva capacità di garantire tutela concreta. Il presente lavoro si propone di evidenziare i principali limiti del sistema, tra i quali spiccano il rispetto del principio di non ingerenza e la prassi decisionale basata sul consenso, elementi che contrassegno il paradigma del cosiddetto ASEAN way e riducono notevolmente l’autonomia degli organi competenti. L’AICHR, inoltre, risulta dotata di un mandato limitato, prevalentemente promozionale e privo di competenze investigative o sanzionatorie. A ciò si aggiungono le divergenze politiche e normative tra gli Stati membri, nonché la persistenza di gravi violazioni dei diritti civili, politici e delle libertà fondamentali in diversi contesti nazionali. Al tempo stesso stanno emergendo nuovi fattori che potrebbero portare ad una maggiore incisività nella tutela dei diritti, grazie alla pressione delle organizzazioni della società civile e alle modifiche procedurali in seno all'AICHR (come l'introduzione informale del meccanismo delle comunicazioni individuali). La tesi mira ad individuare le potenzialità che attualmente presenta il sistema dei diritti umani dell’ASEAN, nella prospettiva del passaggio dalla mera promozione dei diritti ad un primo accenno di protezione, anche a prescindere da una radicale riforma normativa.

Il sistema dei diritti umani dell'ASEAN: limiti, sfide e prospettive future

ALBERTIN, ANDREA
2024/2025

Abstract

Il sistema dei diritti umani dell’ASEAN rappresenta un esperimento peculiare nel panorama della regione asiatica. L’istituzione della ASEAN Intergovernmental Commission on Human Rights (AICHR) e l’adozione della ASEAN Human Rights Declaration (AHRD) hanno segnato un passo significativo verso la formalizzazione di un quadro normativo regionale in materia di diritti umani. Tuttavia, tali sviluppi si caratterizzano per un approccio eminentemente intergovernativo e di natura prevalentemente dichiarativa, che solleva interrogativi sulla loro effettiva capacità di garantire tutela concreta. Il presente lavoro si propone di evidenziare i principali limiti del sistema, tra i quali spiccano il rispetto del principio di non ingerenza e la prassi decisionale basata sul consenso, elementi che contrassegno il paradigma del cosiddetto ASEAN way e riducono notevolmente l’autonomia degli organi competenti. L’AICHR, inoltre, risulta dotata di un mandato limitato, prevalentemente promozionale e privo di competenze investigative o sanzionatorie. A ciò si aggiungono le divergenze politiche e normative tra gli Stati membri, nonché la persistenza di gravi violazioni dei diritti civili, politici e delle libertà fondamentali in diversi contesti nazionali. Al tempo stesso stanno emergendo nuovi fattori che potrebbero portare ad una maggiore incisività nella tutela dei diritti, grazie alla pressione delle organizzazioni della società civile e alle modifiche procedurali in seno all'AICHR (come l'introduzione informale del meccanismo delle comunicazioni individuali). La tesi mira ad individuare le potenzialità che attualmente presenta il sistema dei diritti umani dell’ASEAN, nella prospettiva del passaggio dalla mera promozione dei diritti ad un primo accenno di protezione, anche a prescindere da una radicale riforma normativa.
2024
The ASEAN Human Rights System: Limitations, Challenges and Future Outlook
diritti umani
ASEAN
tutela
promozione
protezione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/98571