Numerosi sono i progressi fatti nel trattamento e nella comprensione dei disturbi psichiatrici, tuttavia i pregiudizi verso le persone che convivono con tali condizioni rimangono notevolmente diffusi. Lo stigma può assumere connotazioni differenti e maggiormente complesse nel momento in cui tali persone sono anche autrici di reato. All’interno di questa tesi verrà analizzato in modo particolare lo stigma da parte dei professionisti della salute mentale nei confronti dei pazienti psichiatrici autori di reato con l’obiettivo di comprenderne le conseguenze sull’assistenza e sul percorso di cura. La ricerca si basa sulla revisione della letteratura scientifica e sull’elaborazione di un questionario, tramite Google Moduli, somministrato agli operatori sanitari che operano all’interno di alcuni servizi di salute mentale della regione Veneto, in particolare modo in tre Cooperative Sociali della provincia di Treviso. Dall’analisi dei dati emerge un quadro generalmente positivo, caratterizzato da atteggiamenti di apertura e da una visione favorevole al reinserimento sociale, accompagnata tuttavia da persistenti ambivalenze rispetto alla pericolosità percepita e alla capacità di autonomia di tali pazienti. Questi risultati confermano la presenza di forme sottili di stigma istituzionale, spesso agite in modo inconsapevole, che possono influire sulle relazioni di cura e sui processi riabilitativi. Lo studio evidenzia, inoltre, il ruolo del Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica nel promuovere pratiche professionali inclusive, basate sulla riflessione critica e sulla valorizzazione delle risorse individuali. Sebbene i dati non siano generalizzabili all’intera popolazione dei professionisti della salute mentale, essi offrono spunti utili per la progettazione di percorsi formativi e di interventi organizzativi volti a ridurre lo stigma e a migliorare la qualità della presa in carico.
Tra cura e condanna: lo stigma istituzionale nei confronti dei pazienti psichiatrici autori di reato
GIACOMETTI, VALENTINA
2024/2025
Abstract
Numerosi sono i progressi fatti nel trattamento e nella comprensione dei disturbi psichiatrici, tuttavia i pregiudizi verso le persone che convivono con tali condizioni rimangono notevolmente diffusi. Lo stigma può assumere connotazioni differenti e maggiormente complesse nel momento in cui tali persone sono anche autrici di reato. All’interno di questa tesi verrà analizzato in modo particolare lo stigma da parte dei professionisti della salute mentale nei confronti dei pazienti psichiatrici autori di reato con l’obiettivo di comprenderne le conseguenze sull’assistenza e sul percorso di cura. La ricerca si basa sulla revisione della letteratura scientifica e sull’elaborazione di un questionario, tramite Google Moduli, somministrato agli operatori sanitari che operano all’interno di alcuni servizi di salute mentale della regione Veneto, in particolare modo in tre Cooperative Sociali della provincia di Treviso. Dall’analisi dei dati emerge un quadro generalmente positivo, caratterizzato da atteggiamenti di apertura e da una visione favorevole al reinserimento sociale, accompagnata tuttavia da persistenti ambivalenze rispetto alla pericolosità percepita e alla capacità di autonomia di tali pazienti. Questi risultati confermano la presenza di forme sottili di stigma istituzionale, spesso agite in modo inconsapevole, che possono influire sulle relazioni di cura e sui processi riabilitativi. Lo studio evidenzia, inoltre, il ruolo del Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica nel promuovere pratiche professionali inclusive, basate sulla riflessione critica e sulla valorizzazione delle risorse individuali. Sebbene i dati non siano generalizzabili all’intera popolazione dei professionisti della salute mentale, essi offrono spunti utili per la progettazione di percorsi formativi e di interventi organizzativi volti a ridurre lo stigma e a migliorare la qualità della presa in carico.| File | Dimensione | Formato | |
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Giacometti, Tesi, AA 2024-2025.pdf
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/99172