Protein crops, particularly soybean, play a fundamental role in human and animal nutrition, but European and Italian production only partially meets their demand, making large imports necessary. Climate change, characterized by rising temperatures and an unpredictable distribution of precipitation, undermines production stability and favors the spread of biotic stresses. In line with European sustainability strategies, the present research aims to enhance minor pulses as alternatives to soybean, such as faba bean (Vicia faba L. var. major), field bean (Vicia faba L. var. minor), chickpea (Cicer arietinum) and narrow-leafed lupin (Lupinus angustifolius), which could be profitably adapted to Veneto region under climatic change scenario. The experiment was conducted at the experimental farm “Lucio Toniolo” (Legnaro, PD, Veneto), where four typical Mediterranean pulses—faba bean, field bean, chickpea and narrow-leafed lupin—and two varieties of field bean (Tiffany and Prothabon 101) were sowed at three different sowing dates, one in winter and two in spring. Biometric and phenological trends, crop density, number of pods and seeds per plant, commercial yield and harvest index were analysed. The results showed a significant influence of sowing date on all observed parameters. Both faba and field bean had better results under winter sowing data while chickpea performed better under spring sowing date. The Tiffany variety of field bean showed the best performance across all sowing dates. As this is the first year of experimentation, further trials will be necessary to consolidate the results obtained and provide reliable agronomic indications for the introduction of these pulses into Veneto farming systems. 

Le colture proteaginose, in particolare la soia, rivestono un ruolo fondamentale per l’alimentazione umana e animale, ma la produzione europea e italiana copre solo parzialmente il loro fabbisogno, rendendo necessarie grosse importazioni. I cambiamenti climatici, caratterizzati dall’aumento delle temperature e da un’imprevedibile distribuzione delle precipitazioni, compromettono la stabilità produttiva e favoriscono la diffusione fattori di stress biotico. In linea con le strategie europee di sostenibilità, la presente ricerca mira a valorizzare leguminose minori alternative alla soia, come fava (Vicia Faba L. var major), favino (Vicia Faba L. var. minor), cece (Cicer arietinum) e lupino (Lupinus angustifolius), potenzialmente adattabili all’areale veneto in uno scenario di cambiamento climatico. La sperimentazione è stata condotta presso l’Azienda sperimentale “Lucio Toniolo” (Legnaro PD, Veneto), seminando quattro specie di leguminose tipicamente mediterranee - fava, favino, cece e lupino a foglie strette - e due varietà di favino (Tiffany e Prothabon 101) in tre diverse epoche, una invernale e due primaverili. Sono stati analizzati andamenti biometrici e fenologici, densità colturale, numero di baccelli e semi per pianta, resa commerciale e harvest index. I risultati hanno evidenziato un’influenza significativa della data di semina su tutti i parametri osservati: le semine invernali hanno favorito fava e favino, mentre, quelle primaverili il cece. Tra le varietà di favino, Tiffany ha mostrato le migliori prestazioni produttive in tutte le epoche. Trattandosi del primo anno di sperimentazione, saranno necessarie ulteriori prove per consolidare i risultati ottenuti e fornire indicazioni agronomiche affidabili per l’introduzione di queste leguminose minori nei sistemi agricoli veneti.

Leguminose minori da granella nell'areale veneto: primi risultati fenologici e agronomici

SORANNO, GIANLUCA
2024/2025

Abstract

Protein crops, particularly soybean, play a fundamental role in human and animal nutrition, but European and Italian production only partially meets their demand, making large imports necessary. Climate change, characterized by rising temperatures and an unpredictable distribution of precipitation, undermines production stability and favors the spread of biotic stresses. In line with European sustainability strategies, the present research aims to enhance minor pulses as alternatives to soybean, such as faba bean (Vicia faba L. var. major), field bean (Vicia faba L. var. minor), chickpea (Cicer arietinum) and narrow-leafed lupin (Lupinus angustifolius), which could be profitably adapted to Veneto region under climatic change scenario. The experiment was conducted at the experimental farm “Lucio Toniolo” (Legnaro, PD, Veneto), where four typical Mediterranean pulses—faba bean, field bean, chickpea and narrow-leafed lupin—and two varieties of field bean (Tiffany and Prothabon 101) were sowed at three different sowing dates, one in winter and two in spring. Biometric and phenological trends, crop density, number of pods and seeds per plant, commercial yield and harvest index were analysed. The results showed a significant influence of sowing date on all observed parameters. Both faba and field bean had better results under winter sowing data while chickpea performed better under spring sowing date. The Tiffany variety of field bean showed the best performance across all sowing dates. As this is the first year of experimentation, further trials will be necessary to consolidate the results obtained and provide reliable agronomic indications for the introduction of these pulses into Veneto farming systems. 
2024
Neglected grain legumes in Veneto Region: first phenological and agronomic results
Le colture proteaginose, in particolare la soia, rivestono un ruolo fondamentale per l’alimentazione umana e animale, ma la produzione europea e italiana copre solo parzialmente il loro fabbisogno, rendendo necessarie grosse importazioni. I cambiamenti climatici, caratterizzati dall’aumento delle temperature e da un’imprevedibile distribuzione delle precipitazioni, compromettono la stabilità produttiva e favoriscono la diffusione fattori di stress biotico. In linea con le strategie europee di sostenibilità, la presente ricerca mira a valorizzare leguminose minori alternative alla soia, come fava (Vicia Faba L. var major), favino (Vicia Faba L. var. minor), cece (Cicer arietinum) e lupino (Lupinus angustifolius), potenzialmente adattabili all’areale veneto in uno scenario di cambiamento climatico. La sperimentazione è stata condotta presso l’Azienda sperimentale “Lucio Toniolo” (Legnaro PD, Veneto), seminando quattro specie di leguminose tipicamente mediterranee - fava, favino, cece e lupino a foglie strette - e due varietà di favino (Tiffany e Prothabon 101) in tre diverse epoche, una invernale e due primaverili. Sono stati analizzati andamenti biometrici e fenologici, densità colturale, numero di baccelli e semi per pianta, resa commerciale e harvest index. I risultati hanno evidenziato un’influenza significativa della data di semina su tutti i parametri osservati: le semine invernali hanno favorito fava e favino, mentre, quelle primaverili il cece. Tra le varietà di favino, Tiffany ha mostrato le migliori prestazioni produttive in tutte le epoche. Trattandosi del primo anno di sperimentazione, saranno necessarie ulteriori prove per consolidare i risultati ottenuti e fornire indicazioni agronomiche affidabili per l’introduzione di queste leguminose minori nei sistemi agricoli veneti.
favino
fava
cece
lupino
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