Gestione delle crisi convulsive in età pediatrica: dalla revisione della letteratura alla proposta di un progetto educativo rivolto a genitori e caregivers

Introduction: Pediatric seizures are sudden and destabilizing events that generate fear, disorientation, and a sense of helplessness in caregivers. In this context, nurses and the team play a fundamental role not only in clinical management but also in supporting families through structured educational programs. Appropriate training improves home management of seizures, reduces complications and inappropriate emergency room visits, and increases the family’s self-efficacy and quality of life. Aim: To identify the most effective educational strategies to support families in the home management of pediatric seizures. Materials and methods: The search was conducted by consulting the international Medline database via PubMed, using free-terms and MeSH terms. Articles published in English within the last 10 years and concerning the pediatric population (≤18 years) were selected. A total of 102 articles were identified, of which 14 were included in the data extraction. Results: The selected studies highlighted a wide variety of educational approaches: structured programs with informational brochures, mannequin or virtual reality simulations, personalized action plans, group psychoeducational interventions, multimedia (video) and visual (magnet) support, modular education programs, and practical demonstrations on the use of emergency medications. Interactive and experiential strategies proved to be the most effective, with a significant increase in self-efficacy, improved ability to recognize and manage crises, and a reduction in inappropriate access to emergency services. Psychoeducational interventions also reduced anxiety and negative experiences related to the illness. Conversely, the sole provision of written material proved to be ineffective. Conclusions: The literature review confirms that a structured training program improves skills, quality of life, and independence, reducing inappropriate use of healthcare services. The emerging evidence supports the need to structure educational projects that combine different educational methodologies.

Introduzione: Le crisi convulsive pediatriche rappresentano eventi improvvisi e destabilizzanti che generano nei caregivers paura, disorientamento e senso di impotenza. In questo contesto, l’infermiere e il team di cura assumono un ruolo fondamentale non solo nella gestione clinica, ma soprattutto nell’accompagnare le famiglie attraverso percorsi educativi strutturati. Un’adeguata formazione consente di migliorare la gestione domiciliare degli episodi, ridurre complicanze e accessi impropri al pronto soccorso, e incrementare autoefficacia e qualità di vita del nucleo familiare. Obiettivo: Individuare le strategie educative più efficaci per supportare le famiglie nella gestione domestica delle crisi convulsive pediatriche. Materiali e metodi: La ricerca è stata condotta consultando la banca dati internazionale Medline tramite PubMed, utilizzando termini liberi e termini MeSH. Sono stati selezionati articoli pubblicati in lingua inglese negli ultimi 10 anni e riguardanti la popolazione pediatrica (≤18 anni). Complessivamente, sono stati individuati 102 articoli, dei quali 14 sono stati inclusi nell’estrazione dei dati. Risultati: Gli studi selezionati hanno evidenziato una grande varietà di approcci educativi: programmi strutturati con opuscoli informativi, simulazioni su manichino o realtà virtuale, piani d’azione personalizzati, interventi psicoeducativi di gruppo, supporti multimediali (video) e visivi (magnete), programmi di educazione modulare e dimostrazioni pratiche sull’uso dei farmaci d’emergenza. Le strategie interattive ed esperienziali si sono dimostrate le più efficaci, con un incremento significativo dell’autoefficacia, una migliore capacità di riconoscere e gestire la crisi e una riduzione degli accessi impropri ai servizi di emergenza. Gli interventi psicoeducativi hanno inoltre ridotto ansia e vissuti negativi legati alla malattia. Al contrario, la sola consegna di materiale scritto, si è rivelata poco efficace. Conclusioni: L’analisi della letteratura conferma che un percorso formativo strutturato consente di migliorare competenze, qualità di vita e autonomia, riducendo il ricorso inappropriato ai servizi sanitari. Le evidenze emerse supportano la necessità di strutturare progetti educativi che combinino diverse metodologie educative.