Background Le cardiomiopatie ereditarie, come la cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro (ARVC), rappresentano una delle principali cause di sospensione dall’attività sportiva agonistica. Negli atleti giovani, la diagnosi ha un impatto non solo clinico ma anche psicologico e identitario, rendendo la comunicazione sanitaria un elemento decisivo nel percorso di cura. Scopo dello studio/obbiettivo L’obiettivo del presente studio è indagare le modalità comunicative, educative e relazionali che caratterizzano l’assistenza infermieristica rivolta ai giovani atleti con cardiopatie aritmogene, al fine di individuare strategie efficaci per promuovere l’adattamento psicologico (vissuti emotivi), la consapevolezza e la continuità di cura. Materiale e metodi È stata condotta una revisione della letteratura su PubMed, CHNAHL, Scopus. Sono stati inclusi 15 articoli pubblicati tra il 2010 e il 2025, comprendenti studi qualitativi, osservazionali e contributi di revisione, ma anche fonti istituzionali italiane. Risultati/discussione La diagnosi di malattia genera reazioni di shock, ansia e frustrazione, con difficoltà nella ridefinizione dell’identità sportiva. La comunicazione paternalistica aumenta sfiducia e conflitto, mentre approcci collaborativi e il Shared Decision-Making favoriscono sicurezza e partecipazione attiva. L’infermiere emerge come figura centrale nella mediazione comunicativa delle informazioni cliniche, nel counseling, nell’educazione terapeutica e nella facilitazione del processo decisionale. Conclusioni La gestione delle cardiomiopatie ereditarie negli atleti richiede un approccio multidimensionale. Comunicazione chiara, supporto emotivo e coinvolgimento attivo sono fondamentali per garantire sicurezza e qualità della vita. L’infermiere, grazie alle competenze relazionali ed educative, si conferma figura chiave nel sostegno all’atleta e alla sua famiglia.
Cuore e sport: una revisione sui vissuti dei giovani atleti e strategie comunicative dei sanitari nella cardiomiopatia aritmogena
SORDI, SABRINA
2024/2025
Abstract
Background Le cardiomiopatie ereditarie, come la cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro (ARVC), rappresentano una delle principali cause di sospensione dall’attività sportiva agonistica. Negli atleti giovani, la diagnosi ha un impatto non solo clinico ma anche psicologico e identitario, rendendo la comunicazione sanitaria un elemento decisivo nel percorso di cura. Scopo dello studio/obbiettivo L’obiettivo del presente studio è indagare le modalità comunicative, educative e relazionali che caratterizzano l’assistenza infermieristica rivolta ai giovani atleti con cardiopatie aritmogene, al fine di individuare strategie efficaci per promuovere l’adattamento psicologico (vissuti emotivi), la consapevolezza e la continuità di cura. Materiale e metodi È stata condotta una revisione della letteratura su PubMed, CHNAHL, Scopus. Sono stati inclusi 15 articoli pubblicati tra il 2010 e il 2025, comprendenti studi qualitativi, osservazionali e contributi di revisione, ma anche fonti istituzionali italiane. Risultati/discussione La diagnosi di malattia genera reazioni di shock, ansia e frustrazione, con difficoltà nella ridefinizione dell’identità sportiva. La comunicazione paternalistica aumenta sfiducia e conflitto, mentre approcci collaborativi e il Shared Decision-Making favoriscono sicurezza e partecipazione attiva. L’infermiere emerge come figura centrale nella mediazione comunicativa delle informazioni cliniche, nel counseling, nell’educazione terapeutica e nella facilitazione del processo decisionale. Conclusioni La gestione delle cardiomiopatie ereditarie negli atleti richiede un approccio multidimensionale. Comunicazione chiara, supporto emotivo e coinvolgimento attivo sono fondamentali per garantire sicurezza e qualità della vita. L’infermiere, grazie alle competenze relazionali ed educative, si conferma figura chiave nel sostegno all’atleta e alla sua famiglia.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/99393