Introduzione: la demenza è una patologia neurologica cronica che compromette l’autonomia delle persone affette e l’indipendenza nella attività strumentali di vita quotidiana (IADL). Con il progressivo invecchiamento della popolazione, la prevalenza della demenza, in particolar modo l’Alzheimer, è destinata a crescere. Per tale motivo la ricerca e l’applicazione di nuove metodologie per aiutare gli assistiti è fortemente necessaria e urgente. Una tecnologia innovativa che, negli ultimi anni, sta prendendo piede è la realtà virtuale. L’obiettivo della tesi è quello di verificarne la sua efficacia nel mantenere intatte le IADL in queste persone. Materiali e metodi: è stata realizzata una revisione di letteratura utilizzando la banca dati PubMed in cui sono state inserite specifiche stringhe di ricerca. Dopo aver applicato le linee guida PRISMA, in questa revisione sono stati selezionati 4 articoli. Risultati: gli studi presi in considerazione hanno mostrato che i pazienti affetti da Alzheimer, che hanno partecipato a trial clinici, i quali prevedevano l’utilizzo della realtà virtuale, hanno riportato dei miglioramenti significativi nello svolgere le attività strumentali di tutti i giorni, dopo le sessioni compiute. Conclusioni: nonostante i limiti riscontrati, la ricerca ha dimostrato che la realtà virtuale è una tecnologia che può essere sfruttata in ambito sanitario per aiutare i pazienti affetti da Alzheimer. Sicuramente i costi e la delicatezza degli strumenti possono costituire elementi di criticità, ma la continua ricerca di innovazione porterà alla creazione di attrezzature utili alla pratica clinica che possono abbattere questi elementi negativi. Keywords: virtual reality, Alzheimer, Alzheimer’s disease, IADL.
La realtà virtuale come strumento per favorire il mantenimento delle IADL nei pazienti affetti da malattia di Alzheimer
PELLIZZARI, GLORIA
2024/2025
Abstract
Introduzione: la demenza è una patologia neurologica cronica che compromette l’autonomia delle persone affette e l’indipendenza nella attività strumentali di vita quotidiana (IADL). Con il progressivo invecchiamento della popolazione, la prevalenza della demenza, in particolar modo l’Alzheimer, è destinata a crescere. Per tale motivo la ricerca e l’applicazione di nuove metodologie per aiutare gli assistiti è fortemente necessaria e urgente. Una tecnologia innovativa che, negli ultimi anni, sta prendendo piede è la realtà virtuale. L’obiettivo della tesi è quello di verificarne la sua efficacia nel mantenere intatte le IADL in queste persone. Materiali e metodi: è stata realizzata una revisione di letteratura utilizzando la banca dati PubMed in cui sono state inserite specifiche stringhe di ricerca. Dopo aver applicato le linee guida PRISMA, in questa revisione sono stati selezionati 4 articoli. Risultati: gli studi presi in considerazione hanno mostrato che i pazienti affetti da Alzheimer, che hanno partecipato a trial clinici, i quali prevedevano l’utilizzo della realtà virtuale, hanno riportato dei miglioramenti significativi nello svolgere le attività strumentali di tutti i giorni, dopo le sessioni compiute. Conclusioni: nonostante i limiti riscontrati, la ricerca ha dimostrato che la realtà virtuale è una tecnologia che può essere sfruttata in ambito sanitario per aiutare i pazienti affetti da Alzheimer. Sicuramente i costi e la delicatezza degli strumenti possono costituire elementi di criticità, ma la continua ricerca di innovazione porterà alla creazione di attrezzature utili alla pratica clinica che possono abbattere questi elementi negativi. Keywords: virtual reality, Alzheimer, Alzheimer’s disease, IADL.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/99402