Background Dentin hypersensitivity is a common clinical condition characterized by acute and transient pain in response to thermal, chemical or mechanical stimuli, in the absence of odontogenic pathologies. It significantly affects the quality of life, influencing eating habits, oral hygiene and social relationships. The management of this condition requires an accurate differential diagnosis and the application of targeted therapeutic strategies. Materials and methods The aim of this paper is to offer a comprehensive overview of dentine hypersensitivity, analyzing the etiology, diagnostic criteria and therapeutic options. A literature review was conducted via PubMed search including reviews, systematic reviews, randomized clinical trials and meta-analyses published from 2010 to 2025, relating to treatments for dentin hypersensitivity. The selected articles were evaluated based on clinical and scientific relevance, classifying them by the active ingredient or technology used. Results A total of 29 articles including reviews, systematic reviews, randomized clinical trials and meta-analyses for the treatment of dentinal hypersensitivity were included. The analysis revealed that many treatments are able to significantly reduce symptoms. Among these, potassium salts, fluoride and arginine are confirmed as reference home treatments. Innovative biomaterials, such as bioactive glass and nanostructured hydroxyapatite, have shown particular effectiveness in persistent cases. Oxalate and glutaraldehyde/HEMA treatments provide rapid but short-term relief. Ozone and laser technologies represent promising solutions. Overall, the treatments are also effective individually, but their combination offers superior and more stable benefits over time. Conclusions The management of dentin hypersensitivity requires an approach that integrates a careful differential diagnosis to create a targeted and effective therapeutic plan. Future research perspectives will have to focus on the creation of unified protocols starting from long-term clinical studies that evaluate the stability of therapeutic effects. Greater attention should be paid to the development of personalized treatments, with the integration of home and professional treatments.

Introduzione L’ipersensibilità dentinale è una condizione clinica comune caratterizzata da un dolore acuto e transitorio in risposta a stimoli termici, chimici o meccanici, in assenza di patologie odontogene. Essa incide significativamente sulla qualità della vita, influenzando le abitudini alimentari, l’igiene orale e le relazioni sociali. La gestione di questa condizione richiede un’accurata diagnosi differenziale e l’applicazione di strategie terapeutiche mirate. Materiali e metodi Lo scopo del presente elaborato è offrire una panoramica esaustiva sull’ipersensibilità dentinale, analizzando eziologia, criteri diagnostici e le opzioni terapeutiche. È stata condotta una revisione della letteratura mediante ricerca su PubMed includendo revisioni, revisioni sistematiche, studi clinici randomizzati e metanalisi pubblicate dal 2010 al 2025, inerenti ai trattamenti per l’ipersensibilità dentinale. Gli articoli selezionati sono stati valutati in base alla rilevanza clinica e scientifica, classificandoli per il principio attivo o la tecnologia impiegata. Risultati Sono stati inclusi complessivamente 29 articoli tra revisioni, revisioni sistematiche, studi clinici randomizzati e metanalisi per il trattamento dell’ipersensibilità dentinale. Dall’analisi è emerso che molti trattamenti sono in grado di ridurre significativamente la sintomatologia. Tra questi i sali di potassio, il fluoro e l’arginina si confermano come trattamenti domiciliari di riferimento. I biomateriali innovativi, come bioactive glass e idrossiapatite nanostrutturata, hanno mostrato una particolare efficacia nei casi persistenti. I trattamenti a base di ossalati e glutaraldeide/HEMA garantiscono un sollievo rapido ma di breve durata. Le tecnologie a ozono e laser rappresentano soluzioni promettenti. Nel complesso, i trattamenti risultano efficaci anche singolarmente, ma la loro combinazione offre benefici superiori e più stabili nel tempo. Conclusioni La gestione dell’ipersensibilità dentinale richiede un approccio che integri un’attenta diagnosi differenziale per creare un piano terapeutico mirato ed efficace. Le prospettive future di ricerca dovranno concentrarsi sulla creazione di protocolli unificati a partire da studi clinici a lungo termine che valutino la stabilità degli effetti terapeutici. Maggiore attenzione andrà rivolta allo sviluppo di trattamenti personalizzati, con integrazione di trattamenti domiciliari e professionali.

IPERSENSIBILITÀ DENTINALE: DALLA COMPRENSIONE DEL PROBLEMA ALLE STRATEGIE DI CURA. UNA REVISIONE DELLA LETTERATURA

PIEROBON, DILETTA
2024/2025

Abstract

Background Dentin hypersensitivity is a common clinical condition characterized by acute and transient pain in response to thermal, chemical or mechanical stimuli, in the absence of odontogenic pathologies. It significantly affects the quality of life, influencing eating habits, oral hygiene and social relationships. The management of this condition requires an accurate differential diagnosis and the application of targeted therapeutic strategies. Materials and methods The aim of this paper is to offer a comprehensive overview of dentine hypersensitivity, analyzing the etiology, diagnostic criteria and therapeutic options. A literature review was conducted via PubMed search including reviews, systematic reviews, randomized clinical trials and meta-analyses published from 2010 to 2025, relating to treatments for dentin hypersensitivity. The selected articles were evaluated based on clinical and scientific relevance, classifying them by the active ingredient or technology used. Results A total of 29 articles including reviews, systematic reviews, randomized clinical trials and meta-analyses for the treatment of dentinal hypersensitivity were included. The analysis revealed that many treatments are able to significantly reduce symptoms. Among these, potassium salts, fluoride and arginine are confirmed as reference home treatments. Innovative biomaterials, such as bioactive glass and nanostructured hydroxyapatite, have shown particular effectiveness in persistent cases. Oxalate and glutaraldehyde/HEMA treatments provide rapid but short-term relief. Ozone and laser technologies represent promising solutions. Overall, the treatments are also effective individually, but their combination offers superior and more stable benefits over time. Conclusions The management of dentin hypersensitivity requires an approach that integrates a careful differential diagnosis to create a targeted and effective therapeutic plan. Future research perspectives will have to focus on the creation of unified protocols starting from long-term clinical studies that evaluate the stability of therapeutic effects. Greater attention should be paid to the development of personalized treatments, with the integration of home and professional treatments.
2024
DENTINAL HYPERSENSITIVITY: FROM UNDERSTANDING THE PROBLEM TO TREATMENT STRATEGIES. A LITERATURE REVIEW
Introduzione L’ipersensibilità dentinale è una condizione clinica comune caratterizzata da un dolore acuto e transitorio in risposta a stimoli termici, chimici o meccanici, in assenza di patologie odontogene. Essa incide significativamente sulla qualità della vita, influenzando le abitudini alimentari, l’igiene orale e le relazioni sociali. La gestione di questa condizione richiede un’accurata diagnosi differenziale e l’applicazione di strategie terapeutiche mirate. Materiali e metodi Lo scopo del presente elaborato è offrire una panoramica esaustiva sull’ipersensibilità dentinale, analizzando eziologia, criteri diagnostici e le opzioni terapeutiche. È stata condotta una revisione della letteratura mediante ricerca su PubMed includendo revisioni, revisioni sistematiche, studi clinici randomizzati e metanalisi pubblicate dal 2010 al 2025, inerenti ai trattamenti per l’ipersensibilità dentinale. Gli articoli selezionati sono stati valutati in base alla rilevanza clinica e scientifica, classificandoli per il principio attivo o la tecnologia impiegata. Risultati Sono stati inclusi complessivamente 29 articoli tra revisioni, revisioni sistematiche, studi clinici randomizzati e metanalisi per il trattamento dell’ipersensibilità dentinale. Dall’analisi è emerso che molti trattamenti sono in grado di ridurre significativamente la sintomatologia. Tra questi i sali di potassio, il fluoro e l’arginina si confermano come trattamenti domiciliari di riferimento. I biomateriali innovativi, come bioactive glass e idrossiapatite nanostrutturata, hanno mostrato una particolare efficacia nei casi persistenti. I trattamenti a base di ossalati e glutaraldeide/HEMA garantiscono un sollievo rapido ma di breve durata. Le tecnologie a ozono e laser rappresentano soluzioni promettenti. Nel complesso, i trattamenti risultano efficaci anche singolarmente, ma la loro combinazione offre benefici superiori e più stabili nel tempo. Conclusioni La gestione dell’ipersensibilità dentinale richiede un approccio che integri un’attenta diagnosi differenziale per creare un piano terapeutico mirato ed efficace. Le prospettive future di ricerca dovranno concentrarsi sulla creazione di protocolli unificati a partire da studi clinici a lungo termine che valutino la stabilità degli effetti terapeutici. Maggiore attenzione andrà rivolta allo sviluppo di trattamenti personalizzati, con integrazione di trattamenti domiciliari e professionali.
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