La presente tesi affronta il tema della tortura in ambito militare da una prospettiva giuridica, etica e medico-legale, con particolare attenzione ai casi in cui essa viene perpetrata contro gli stessi membri delle Forze Armate. Questo aspetto, spesso trascurato o silenziato, rappresenta una realtà complessa, dove il confine tra ciò che è lecito e l’abuso può diventare sottile, fino a produrre gravi violazioni della dignità umana. L’elaborato si sviluppa in tre direzioni complementari. Una prima parte ricostruisce il contesto normativo e istituzionale del mondo militare, con un focus sul dovere di obbedienza e sui diritti del soldato quale persona. La seconda parte analizza la tortura nei suoi aspetti giuridici e medico-legali, ponendo l’accento sull’importante ruolo della medicina legale nella documentazione delle violenze e sulle tecniche più frequentemente utilizzate. La terza parte, infine, è dedicata alla riflessione etica: si indagano i limiti morali dell’obbedienza, la posizione del personale sanitario e le dinamiche di potere che possono legittimare, o coprire, atti di tortura anche nella quotidianità militare, al di fuori dei contesti bellici. L’analisi si fonda su fonti normative nazionali e internazionali, contributi scientifici interdisciplinari, documentazione medico-legale e casi concreti documentati. L’obiettivo è stimolare una riflessione critica sul rapporto tra gerarchia, responsabilità personale e rispetto dei diritti fondamentali, riaffermando che nessuna situazione, neppure la più estrema, può giustificare la sospensione della dignità umana.
La tortura nel contesto militare: analisi giuridica, etica e medico-legale
LORENZIN, LINDA
2024/2025
Abstract
La presente tesi affronta il tema della tortura in ambito militare da una prospettiva giuridica, etica e medico-legale, con particolare attenzione ai casi in cui essa viene perpetrata contro gli stessi membri delle Forze Armate. Questo aspetto, spesso trascurato o silenziato, rappresenta una realtà complessa, dove il confine tra ciò che è lecito e l’abuso può diventare sottile, fino a produrre gravi violazioni della dignità umana. L’elaborato si sviluppa in tre direzioni complementari. Una prima parte ricostruisce il contesto normativo e istituzionale del mondo militare, con un focus sul dovere di obbedienza e sui diritti del soldato quale persona. La seconda parte analizza la tortura nei suoi aspetti giuridici e medico-legali, ponendo l’accento sull’importante ruolo della medicina legale nella documentazione delle violenze e sulle tecniche più frequentemente utilizzate. La terza parte, infine, è dedicata alla riflessione etica: si indagano i limiti morali dell’obbedienza, la posizione del personale sanitario e le dinamiche di potere che possono legittimare, o coprire, atti di tortura anche nella quotidianità militare, al di fuori dei contesti bellici. L’analisi si fonda su fonti normative nazionali e internazionali, contributi scientifici interdisciplinari, documentazione medico-legale e casi concreti documentati. L’obiettivo è stimolare una riflessione critica sul rapporto tra gerarchia, responsabilità personale e rispetto dei diritti fondamentali, riaffermando che nessuna situazione, neppure la più estrema, può giustificare la sospensione della dignità umana.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/99683