Imputabilità e devianza: analisi comparata tra criminalità minorile organizzata e la figura del serial killer

This thesis explores the concepts of criminal responsibility and imputability within the Italian criminal justice system, focusing on a comparative analysis of two distinct yet equally significant forms of deviance: youth gangs ("baby gang") and serial killers. The objective is to examine these two phenomena from legal, psychiatric, and criminological perspectives, highlighting their specific characteristics and implications for the penal system. The first part outlines the theoretical framework of imputability, with particular attention to the mental capacity to understand and to will, as well as the legal grounds for its exclusion. The study then delves into the issue of youth gangs, analyzing the legal treatment of juvenile offenders, the minimum age of criminal responsibility, and the balance between rehabilitative and punitive approaches. This is followed by an investigation into serial killers, focusing on recurring mental disorders, the role of psychiatric assessments in criminal trials, and relevant case law from both Italian and international courts. The comparative analysis reveals significant differences in terms of criminal responsibility, judicial treatment, and psycho-social backgrounds, offering broader reflections on the very notion of responsibility. The thesis concludes with reform proposals aimed at improving psychiatric evaluation tools, strengthening prevention measures, and enhancing the role of schools, families, and institutions in addressing deviant behavior.

La presente tesi affronta il tema dell’imputabilità e della responsabilità penale nel diritto penale italiano, con un focus comparativo su due fenomeni devianzali profondamente differenti ma ugualmente rilevanti: le baby gang e i serial killer. L’obiettivo è analizzare queste due figure sotto il profilo giuridico, psichiatrico e criminologico, evidenziandone le peculiarità e le implicazioni per il sistema penale. Dopo una ricostruzione teorica del concetto di imputabilità, con particolare attenzione alla capacità di intendere e di volere e alle cause che ne escludono la sussistenza, l’elaborato esamina il fenomeno delle baby gang, soffermandosi sul trattamento riservato ai minori autori di reato, sull’età imputabile e sull’equilibrio tra approccio repressivo e rieducativo. Segue un approfondimento sui serial killer, con focus sui disturbi mentali ricorrenti, sull’incidenza della perizia psichiatrica nei processi penali e sull’analisi giurisprudenziale di casi emblematici. Il confronto tra le due figure consente di mettere in luce differenze sostanziali in termini di imputabilità, trattamento giudiziario e background psico-sociale, offrendo spunti di riflessione sul concetto stesso di responsabilità penale. La tesi si conclude con alcune proposte di riforma volte a migliorare gli strumenti di valutazione psichiatrica, a rafforzare gli interventi preventivi e a promuovere un maggiore coinvolgimento delle istituzioni educative e familiari nel contrasto alla devianza.