Le colonie marine della riviera romagnola, attualmente, si presentano come strutture generalmente abbandonate e spogliate della loro originaria destinazione d’uso. Eppure, in epoca fascista furono protagoniste di importanti vicende politiche e strumento essenziale del regime per la conquista del consenso popolare. Che cosa farne oggi, ora che la stragrande maggioranza delle colonie marine della Romagna ha perduto la sua funzione originaria ed è in attesa di una nuova destinazione d’uso? Pertanto, in questo lavoro di tesi di laurea si analizza in chiave storico-critica il fenomeno delle colonie marine della Romagna, dai suoi esordi fino alla contemporaneità, per poi indagare il motivo che in epoca recente ha steso un velo d’ombra su queste strutture. Oggi, la “capitale” delle colonie marine sul territorio nazionale è Cesenatico, una nota località balneare in provincia di Forlì-Cesena, che con i suoi oltre 700 000 metri cubi di volume edilizio destinato a tali strutture rappresenta un primato in Italia. Tra le 52 colonie ancora esistenti a Cesenatico, quella dell’AGIP costituisce un esempio eccezionale di grande valore a livello storico, artistico e territoriale; pertanto, viene preso come caso studio per il presente lavoro. Sono stati indagati vari aspetti che hanno interessato le città delle colonie marine di Cesenatico. Vengono analizzati gli strumenti urbanistici regionali, provinciali e comunali vigenti nella città cesenaticense per studiare in che modo le colonie marine sono gestite e considerate in un’ottica di rigenerazione e miglioramento del tessuto urbano. La volontà è quella di soffermarsi sulle nuove destinazioni d’uso più adeguate a questi importanti edifici e definire quale strategia può essere la più vincente nell’ottica di una integrazione delle stesse nel tessuto urbano esistente, finalizzata a una ottimizzazione e potenziamento del territorio pubblico. Inoltre, la presente tesi di laurea indaga le potenzialità che il caso AGIP potrebbe manifestare nell’ottica di una rigenerazione urbana finalizzata a un rilancio del turismo sostenibile. Infine, si espongono alcune possibili strategie nei confronti delle “città delle colonie” di Cesenatico che si propongano di sfruttare al massimo le loro potenzialità intrinseche e che includano la monumentale colonia AGIP come punto di partenza per un ripensamento funzionale del tessuto urbano.
Colonia AGIP di Cesenatico: analisi storico critica e formulazione di strategie per la valorizzazione del patrimonio architettonico coloniale e l’attivazione del turismo sostenibile
SARPIERI, FRANCESCA
2021/2022
Abstract
Le colonie marine della riviera romagnola, attualmente, si presentano come strutture generalmente abbandonate e spogliate della loro originaria destinazione d’uso. Eppure, in epoca fascista furono protagoniste di importanti vicende politiche e strumento essenziale del regime per la conquista del consenso popolare. Che cosa farne oggi, ora che la stragrande maggioranza delle colonie marine della Romagna ha perduto la sua funzione originaria ed è in attesa di una nuova destinazione d’uso? Pertanto, in questo lavoro di tesi di laurea si analizza in chiave storico-critica il fenomeno delle colonie marine della Romagna, dai suoi esordi fino alla contemporaneità, per poi indagare il motivo che in epoca recente ha steso un velo d’ombra su queste strutture. Oggi, la “capitale” delle colonie marine sul territorio nazionale è Cesenatico, una nota località balneare in provincia di Forlì-Cesena, che con i suoi oltre 700 000 metri cubi di volume edilizio destinato a tali strutture rappresenta un primato in Italia. Tra le 52 colonie ancora esistenti a Cesenatico, quella dell’AGIP costituisce un esempio eccezionale di grande valore a livello storico, artistico e territoriale; pertanto, viene preso come caso studio per il presente lavoro. Sono stati indagati vari aspetti che hanno interessato le città delle colonie marine di Cesenatico. Vengono analizzati gli strumenti urbanistici regionali, provinciali e comunali vigenti nella città cesenaticense per studiare in che modo le colonie marine sono gestite e considerate in un’ottica di rigenerazione e miglioramento del tessuto urbano. La volontà è quella di soffermarsi sulle nuove destinazioni d’uso più adeguate a questi importanti edifici e definire quale strategia può essere la più vincente nell’ottica di una integrazione delle stesse nel tessuto urbano esistente, finalizzata a una ottimizzazione e potenziamento del territorio pubblico. Inoltre, la presente tesi di laurea indaga le potenzialità che il caso AGIP potrebbe manifestare nell’ottica di una rigenerazione urbana finalizzata a un rilancio del turismo sostenibile. Infine, si espongono alcune possibili strategie nei confronti delle “città delle colonie” di Cesenatico che si propongano di sfruttare al massimo le loro potenzialità intrinseche e che includano la monumentale colonia AGIP come punto di partenza per un ripensamento funzionale del tessuto urbano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/10003