PRESUPPOSTI: la tesi prende origine dall’interesse personale verso la traumatologia maxillo-facciale dell’area mandibolare. Numerosi sono gli studi che confrontano la tecnica chirurgica e quella conservativa nella frattura di condilo mandibolare ma per quanto riguarda la riabilitazione non esistono al momento protocolli di terapia univoci. OBIETTIVI: lo studio si propone di comparare attraverso la letteratura, la fisioterapia nella frattura di condilo mandibolare post chirurgia e nel trattamento non chirurgico per evidenziarne i punti di forza e di debolezza e quali tecniche riabilitative risultano essere più efficaci. MATERIALI E METODI: sono stati trovati più di un centinaio di studi che rispondono ai requisiti di “close treatment in condyle mandible fractures”, “open vs close treatment in condyle mandible fractures” e “rehabilitation in condyle mandible fracture” nel portale medico Pubmed, ed è stata eseguita una ricerca nei più recenti testi di chirurgia traumatologica maxillo-facciale. RISULTATI: i pazienti sottoposti a trattamento chirurgico e a fisioterapia ad una settimana di distanza dal conseguente blocco intermascellare facente parte della terapia risultano in un ripristino più rapido dell’anatomia normale dell’ATM. Per i pazienti in età evolutiva si predilige l’approccio conservativo con blocco intermascellare di tre settimane associato a fisioterapia (che inizia una settimana dopo) ed il recupero è più lento e va maggiormente monitorato nel tempo, tuttavia, grazie all’alto potenziale di rimodellamento osseo tipico del paziente in età evolutiva l’anatomia articolare viene ripristinata totalmente. CONCLUSIONI: la fisioterapia è risultata essere fondamentale e viene applicata ad entrambe le procedure sia chirurgica che conservativa, viene valutato il percorso riabilitativo nel singolo paziente, ed essa permette la prevenzione dell’anchilosi articolare e un ripristino isometrico ed eccentrico dei muscoli masticatori al fine di evitare il trisma post blocco rigido intermascellare.

La frattura di condilo mandibolare: aspetti comparativi di riabilitazione dopo riduzione conservativa (non chirurgica) e dopo riduzione chirurgica.

SERENA, MASSIMO
2021/2022

Abstract

PRESUPPOSTI: la tesi prende origine dall’interesse personale verso la traumatologia maxillo-facciale dell’area mandibolare. Numerosi sono gli studi che confrontano la tecnica chirurgica e quella conservativa nella frattura di condilo mandibolare ma per quanto riguarda la riabilitazione non esistono al momento protocolli di terapia univoci. OBIETTIVI: lo studio si propone di comparare attraverso la letteratura, la fisioterapia nella frattura di condilo mandibolare post chirurgia e nel trattamento non chirurgico per evidenziarne i punti di forza e di debolezza e quali tecniche riabilitative risultano essere più efficaci. MATERIALI E METODI: sono stati trovati più di un centinaio di studi che rispondono ai requisiti di “close treatment in condyle mandible fractures”, “open vs close treatment in condyle mandible fractures” e “rehabilitation in condyle mandible fracture” nel portale medico Pubmed, ed è stata eseguita una ricerca nei più recenti testi di chirurgia traumatologica maxillo-facciale. RISULTATI: i pazienti sottoposti a trattamento chirurgico e a fisioterapia ad una settimana di distanza dal conseguente blocco intermascellare facente parte della terapia risultano in un ripristino più rapido dell’anatomia normale dell’ATM. Per i pazienti in età evolutiva si predilige l’approccio conservativo con blocco intermascellare di tre settimane associato a fisioterapia (che inizia una settimana dopo) ed il recupero è più lento e va maggiormente monitorato nel tempo, tuttavia, grazie all’alto potenziale di rimodellamento osseo tipico del paziente in età evolutiva l’anatomia articolare viene ripristinata totalmente. CONCLUSIONI: la fisioterapia è risultata essere fondamentale e viene applicata ad entrambe le procedure sia chirurgica che conservativa, viene valutato il percorso riabilitativo nel singolo paziente, ed essa permette la prevenzione dell’anchilosi articolare e un ripristino isometrico ed eccentrico dei muscoli masticatori al fine di evitare il trisma post blocco rigido intermascellare.
2021
Mandibular condyle fracture: comparative rehabilitation aspects after conservative reduction (non surgical) and after surgical reduction.
Riabilitazione
Frattura condilo
Conservativa
Post chirurgia
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