Mala gente que camina è un romanzo che permette di aprire nella mente del lettore diverse finestre sul mondo (ad esempio sulla questione dei bambini sottratti alle madri durante il periodo franchista) grazie all’estrema accuratezza dell’intreccio tra indagine, storia e, soprattutto, memoria histórica. Ci troviamo nella Spagna contemporanea e il protagonista è un professore di letteratura in un istituto superiore. L’uomo, durante la preparazione di una conferenza ad Atlanta sull’opera Nada dell’autrice Carmen Laforet, inizia ad interessarsi alla complicata storia di Dolores Serma (autrice inventata dallo scrittore), amica intima della Laforet e suocera della madre di un suo alunno. Dietro l’immagine di Dolores, infatti, incontriamo moltissimi punti interrogativi e contraddizioni, prima fra tutte la contrap-posizione tra la sua opera Óxido e la sua partecipazione agli organi del franchismo degli anni ‘30 e‘40, quali la Sección Femenina e l’Auxilio Social. Con la presenza di un’ampia documentazione (tecnica della letteratura della memoria con la quale Benjamín Prado cerca di sensibilizzare), l’autore ci fa im-medesimare appieno nei panni del protagonista, creando una grande suspense che sfocia poi nella ri-soluzione dell’indagine. Mattone dopo mattone, il castello di bugie e di omissioni che aveva costruito questa donna misteriosa nel corso di tutta la sua vita crolla sotto la lettura attenta e appassionata di un lettore interessato alla memoria storica e agli avvenimenti che contraddistinsero quegli anni. Attraverso l’analisi, durante il libro abbiamo la possibilità di interfacciarci con vari temi: inizialmente viene naturale una riflessione sulla memoria histórica, per poi passare all’esplicitazione dei reati con-creti che si verificarono nel periodo franchista (come el robo de los niños e la situazione nelle carceri e negli orfanotrofi) e all’ideologia che stava alla base dell’operato dei fascisti. L’estesa e dettagliata do-cumentazione che Prado fornisce, appare di grande aiuto per la comprensione di ciò che viene narrato. La storia raccontata, pone inoltre in essere una comparazione tra l’idea di memoria storica di coloro che vissero la Guerra sulla propria pelle e coloro che fanno parte delle nuove generazioni. Come si può legge nel romanzo, molti spagnoli non sapevano ancora nulla riguardo al reato del robo de los niños quando venne pubblicato Mala gente que camina, e le persone che sapevano che questo crimi-ne era avvenuto erano solite a mantenere il silenzio. La disposizione riguardante l’allontanamento dei piccoli dalle proprie madri riguardava le teorie di Antonio Vallejo Nájera, uno psichiatra che predicava l'inferiorità dei repubblicani e, in particolare, delle donne di sinistra. Secondo Vallejo Nájera, era ne-cessario separare i figli dalle madri, in modo da evitare che crescessero con la medesima ideologia dei genitori; le sue idee vennero particolarmente prese in considerazione da Francisco Franco, che diede ordine di avviare i sequestri. In secondo luogo, vi è l’assoluta concentrazione sulla storia narrata dal romanzo, e quindi l’indagine e i suoi risultati. Inizia tutto il giorno in cui Juan incontra Natalia Escartín, scoprendo che la suocera di quest’ultima era un’amica intima della scrittrice Carmen Laforet, sulla quale egli stava preparando una conferenza da presentare ad Atlanta. La suocera di Natalia si chiama Dolores Serma, e anch’essa era una scrittrice; se inizialmente Juan aveva intenzione di scoprire qualcosa di più riguardo a questa don-na in modo da sorprendere il proprio pubblico ad Atlanta, in un secondo momento egli inizia a maturare una vera e propria curiosità, quasi ossessiva, sulla donna. Scopre infatti che la scrittrice, sebbene avesse scritto un romanzo nel quale denunciava i crimini del regime franchista, aveva precedentemente militato nella Falange.
Mala gente que camina: la memoria nascosta secondo Benjamín Prado
ZULIAN, CHIARA
2021/2022
Abstract
Mala gente que camina è un romanzo che permette di aprire nella mente del lettore diverse finestre sul mondo (ad esempio sulla questione dei bambini sottratti alle madri durante il periodo franchista) grazie all’estrema accuratezza dell’intreccio tra indagine, storia e, soprattutto, memoria histórica. Ci troviamo nella Spagna contemporanea e il protagonista è un professore di letteratura in un istituto superiore. L’uomo, durante la preparazione di una conferenza ad Atlanta sull’opera Nada dell’autrice Carmen Laforet, inizia ad interessarsi alla complicata storia di Dolores Serma (autrice inventata dallo scrittore), amica intima della Laforet e suocera della madre di un suo alunno. Dietro l’immagine di Dolores, infatti, incontriamo moltissimi punti interrogativi e contraddizioni, prima fra tutte la contrap-posizione tra la sua opera Óxido e la sua partecipazione agli organi del franchismo degli anni ‘30 e‘40, quali la Sección Femenina e l’Auxilio Social. Con la presenza di un’ampia documentazione (tecnica della letteratura della memoria con la quale Benjamín Prado cerca di sensibilizzare), l’autore ci fa im-medesimare appieno nei panni del protagonista, creando una grande suspense che sfocia poi nella ri-soluzione dell’indagine. Mattone dopo mattone, il castello di bugie e di omissioni che aveva costruito questa donna misteriosa nel corso di tutta la sua vita crolla sotto la lettura attenta e appassionata di un lettore interessato alla memoria storica e agli avvenimenti che contraddistinsero quegli anni. Attraverso l’analisi, durante il libro abbiamo la possibilità di interfacciarci con vari temi: inizialmente viene naturale una riflessione sulla memoria histórica, per poi passare all’esplicitazione dei reati con-creti che si verificarono nel periodo franchista (come el robo de los niños e la situazione nelle carceri e negli orfanotrofi) e all’ideologia che stava alla base dell’operato dei fascisti. L’estesa e dettagliata do-cumentazione che Prado fornisce, appare di grande aiuto per la comprensione di ciò che viene narrato. La storia raccontata, pone inoltre in essere una comparazione tra l’idea di memoria storica di coloro che vissero la Guerra sulla propria pelle e coloro che fanno parte delle nuove generazioni. Come si può legge nel romanzo, molti spagnoli non sapevano ancora nulla riguardo al reato del robo de los niños quando venne pubblicato Mala gente que camina, e le persone che sapevano che questo crimi-ne era avvenuto erano solite a mantenere il silenzio. La disposizione riguardante l’allontanamento dei piccoli dalle proprie madri riguardava le teorie di Antonio Vallejo Nájera, uno psichiatra che predicava l'inferiorità dei repubblicani e, in particolare, delle donne di sinistra. Secondo Vallejo Nájera, era ne-cessario separare i figli dalle madri, in modo da evitare che crescessero con la medesima ideologia dei genitori; le sue idee vennero particolarmente prese in considerazione da Francisco Franco, che diede ordine di avviare i sequestri. In secondo luogo, vi è l’assoluta concentrazione sulla storia narrata dal romanzo, e quindi l’indagine e i suoi risultati. Inizia tutto il giorno in cui Juan incontra Natalia Escartín, scoprendo che la suocera di quest’ultima era un’amica intima della scrittrice Carmen Laforet, sulla quale egli stava preparando una conferenza da presentare ad Atlanta. La suocera di Natalia si chiama Dolores Serma, e anch’essa era una scrittrice; se inizialmente Juan aveva intenzione di scoprire qualcosa di più riguardo a questa don-na in modo da sorprendere il proprio pubblico ad Atlanta, in un secondo momento egli inizia a maturare una vera e propria curiosità, quasi ossessiva, sulla donna. Scopre infatti che la scrittrice, sebbene avesse scritto un romanzo nel quale denunciava i crimini del regime franchista, aveva precedentemente militato nella Falange.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi Chiara Zulian, 1195472.pdfa.pdf
accesso aperto
Dimensione
356.44 kB
Formato
Adobe PDF
|
356.44 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/10317