Questo lavoro si propone di indagare in che modo il fantastico possa fungere da efficace mezzo di interpretazione di fronte alle novità della tecnica e come le scoperte tecnologiche si aggiungano e si sostituiscano progressivamente ai topos tradizionali nella formazione di un nuovo serbatoio figurale per la resa dell’“effetto fantastico”. Si è scelto come autore esemplare uno dei principali rappresentanti del fantastico novecentesco, Dino Buzzati, ponendo particolare attenzione a una selezione di testi tratti dalla raccolta “Sessanta racconti” (1958). A seguito della rivoluzione antropologica dettata dall’ingente progresso e dalla crescente industrializzazione, il modo fantastico prende progressivamente le distanze dalle sue forme più tradizionali e ottocentesche, percepite ormai come obsolete, per accogliere nuovi temi e inedite strategie retoriche e narrative. Tramite i testi buzzatiani è possibile evidenziare alcuni degli esiti più interessanti di questo cambiamento: Buzzati rilegge e riplasma i grandi temi del passato e li accosta alle più recenti espressioni della modernità conferendo al fantastico contemporaneo un nuovo aspetto e rendendolo occasione di riflessione sull’umano, sulla contemporaneità e sui grandi temi della vita, della morte, del tempo e dell’attesa.
Tra tecnologia e fantastico: i fantasmi contemporanei di Dino Buzzati
MARION, LAURA
2021/2022
Abstract
Questo lavoro si propone di indagare in che modo il fantastico possa fungere da efficace mezzo di interpretazione di fronte alle novità della tecnica e come le scoperte tecnologiche si aggiungano e si sostituiscano progressivamente ai topos tradizionali nella formazione di un nuovo serbatoio figurale per la resa dell’“effetto fantastico”. Si è scelto come autore esemplare uno dei principali rappresentanti del fantastico novecentesco, Dino Buzzati, ponendo particolare attenzione a una selezione di testi tratti dalla raccolta “Sessanta racconti” (1958). A seguito della rivoluzione antropologica dettata dall’ingente progresso e dalla crescente industrializzazione, il modo fantastico prende progressivamente le distanze dalle sue forme più tradizionali e ottocentesche, percepite ormai come obsolete, per accogliere nuovi temi e inedite strategie retoriche e narrative. Tramite i testi buzzatiani è possibile evidenziare alcuni degli esiti più interessanti di questo cambiamento: Buzzati rilegge e riplasma i grandi temi del passato e li accosta alle più recenti espressioni della modernità conferendo al fantastico contemporaneo un nuovo aspetto e rendendolo occasione di riflessione sull’umano, sulla contemporaneità e sui grandi temi della vita, della morte, del tempo e dell’attesa.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11575